domenica 6 giugno 2010

Non mollare! (ovvero non stramazziamo sul traguardo)

Non mollare!
(ovvero non stramazziamo sul traguardo)

di Carlo Felici (Carolus Felix)

Dopo gli ultimi fatti accaduti in riguardo alla mozione che la Sinistra Socialista dovrà presentare al prossimo congresso del PSI, vorrei fare a “freddo”, alcune semplici e brevi considerazioni.
La prima è un caloroso appello a tutti i compagni che hanno condiviso il cammino che dal primo febbraio ci ha portato alla formazione della Lega Socialista a restare uniti. Questo vuol dire che ora più che mai sono necessarie, pur nelle diverse ed articolate posizioni, delle forme di rispetto reciproco che sono il requisito indispensabile per proseguire il cammino e per non vanificare, proprio sul nascere, il nostro nobile intento. Quindi, chi è iscritto solo a SEL rispetti chi resta iscritto al PSI e vuole proseguire la strada con una mozione integrativa, avendo constatato che il quorum per quella alternativa non è stato raggiunto in tempi utili. E viceversa, chi ritiene di poter ancora permanere nel PSI rispetti e non consideri interlocutori di second’ordine coloro che, o non se la sentono più di far parte del PSI, oppure hanno già fatto altre scelte. Se il nostro intento è quello di costruire, non in maniera settaria, una forte aggregazione sulla base di valori socialisti, superando con ciò le diatribe interne ai vari partiti, credo che dobbiamo, per questo, dare in prima persona il buon esempio. La seconda questione riguarda il fallimento della mozione alternativa. Sappiamo che ciò è stato dovuto a vari fattori sui quali sarà opportuno discutere di persona, ma che sostanzialmente sono riducibili all’atteggiamento poco chiaro di vari compagni del C. N. che o hanno detto di potere trovare firme che non hanno poi trovato, oppure hanno prima mostrato una certa disponibilità al sostegno non seguita poi coerentemente da fatti concreti, ed inoltre anche dalla grave mancata disponibilità per la firma da parte di vari consiglieri socialisti eletti nelle liste di SEL. Nonostante tutte queste difficoltà, non siamo andati molto lontani dal quorum, e questo grazie soprattutto al lavoro di coloro, primo tra tutti Franco Bartolomei, che, con la forza della loro caparbietà e quasi anche della disperazione, hanno cercato di ottenerle fino all’ultimo minuto. E che, sarà il caso di sottolinearlo, avrebbero potuto già molto tempo prima, ripiegare verso una mozione integrativa con un numero di firme nettamente inferiore. Se non lo hanno fatto, vuol dire che hanno combattuto fino in fondo con coerenza e decisione, e non si sono mai arresi. Quindi riconosciamo loro almeno questo grande merito. La mozione alternativa è stata trasformata in una integrativa, si dice, per ragioni strategiche, perché comunque, mediante essa, sarà riconosciuta nel congresso la possibilità di riallacciare un rapporto con SEL. Alcuni evidentemente hanno visto ciò come una resa all’attuale segreteria e come la mancanza di una vera opera di rinnovamento. Ma l’alternativa sarebbe stata soltanto rompere con una scissione e denunciare le irregolarità in tribunale. Un’operazione lunga, costosa, e in definitiva logorante per tutti, non solo per l’attuale dirigenza del partito. E’ legittimo però che, a questo punto, alcuni che avevano lottato ed erano restati nel partito soprattutto o quasi esclusivamente per ottenere un profondo rinnovamento, ora prendano le distanze, e non se la sentano di proseguire una battaglia dentro il PSI che probabilmente possono condurre solo, ed uso un eufemismo: “certi esperti di strategia di partito”. Per tutti, in ogni caso, deve restare aperta la via maestra dell’aggregazione della Lega Socialista, ed è necessario più che mai che, in tempi molto rapidi, si attui la sua assemblea fondativa, proprio per discutere e chiarire le diverse posizioni che all’interno di essa inevitabilmente ci saranno e dovranno convivere, fermi restando gli obiettivi di fondo. Essi infatti restano la ricostruzione di un rapporto fondamentale con SEL e Nichi Vendola, ma anche la sua piena autonomia operativa e di elaborazione dei contenuti finalizzati alla rifondazione di una sinistra su basi socialiste e democratiche. Per una alternativa indispensabile ed urgente in un Paese allo sbando civile morale, sociale ed economico. La strada che abbiamo fatto e tracciato è stata molto importante e non possiamo fermarci in un momento cruciale, come quel maratoneta che stramazza ad un metro dal traguardo. Noi dobbiamo arrivare presto alla meta, guardarci negli occhi, dirci tutto ciò che abbiamo da dirci, senza remore, ma con grande rispetto e profonda onestà intellettuale, specialmente con la consapevolezza che non ci sono né ci saranno facili capri espiatori a cui dare la colpa di ciò che nell’immediato si voleva fosse già realizzato, ma solo un cammino difficile ma entusiasmante da percorrere insieme, e che sarà tracciato senza prevaricazioni ma in maniera trasparente, democratica e condivisa. Io credo che la creatura che volevamo nascesse, abbia già visto la luce e, anche nel difficile travaglio della madre e nell’indifferenza di certe levatrici, stia ostinatamente alzando la testa, caparbiamente alzandosi in piedi e fieramente cominciando a camminare da sola.

A noi quindi non resta altro che condividere la sua ostinazione, caparbietà e fierezza, con grande fiducia nel nostro futuro.

Avanti !


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