mercoledì 4 febbraio 2009

*Primarie e liste alternative in provincia*


di Dario Conti*
Il 6 e 7 giugno prossimo i maceratesi saranno chiamati oltre alle elezioni europee a rinnovare la maggior parte dei consigli comunali ed eleggere il nuovo presidente della provincia.

I maggiori partiti stanno discutendo al loro interno. Il pdl, non ha ancora individuato il proprio candidato. Sono in ballo diversi nomi nell’attesa di un confronto conclusivo con l’UdC, la cui alleanza non può basarsi solo sulla comune opposizione all’attuale maggioranza. Il Pd ed i partiti del centrosinistra sembrano già aver individuato il loro candidato nella persona del presidente uscente. Può essere che un partito nato dalle e con le primarie, che ne ha fatto uno dei suoi principi basilari, non proponga le primarie per la scelta del candidato presidente? I partiti di sinistra, per rispetto verso se stessi, perché non chiedono quelle di coalizione? Si dice che ad un primo mandato segue sempre una proposta per un secondo. Questo sembra valere solo per la provincia di Macerata e non per quella di Ascoli! Dove, guarda caso, il presidente uscente, al primo mandato, non è del Pd. Cosa avrebbe da temere un presidente uscente delle primarie, se si confronta con altri? Anzi, ne uscirebbe rafforzato e più legittimato. Evitarle farebbero nascere delle perplessità. In provincia i giochi sembrano fatti. Due schieramenti si confronteranno, in una pura logica bipolare o meglio bipartitica, centrosinistra e centrodestra. Non è nella nostra cultura politica il sistema bipartitico. Dove è poi il centro, alleato della destra o della sinistra? Non mi pare che lo siano né il Pd né il Pdl. Ai piccoli partiti siano essi di sinistra che di destra tutto va bene? Di certo dopo l’inciucio o l’imbroglio tra Pd e Pdl sullo sbarramento del 4% per le elezioni europee, non potrà essere così. In un colpo solo i due grandi partiti vorrebbero far fuori i piccoli con la menzogna del voto utile per un’inesistente governabilità, per la frammentazione e per il finanziamento ai partiti dello zero virgola per cento, accaparrando così, per essi, maggiori rimborsi elettorali ed un pieno di seggi europei, altrimenti a rischio.Uno scatto d’orgoglio, i piccoli l’avranno pure o correranno a sciogliersi, come questuanti, nelle liste dei loro uccisori? Spero proprio di no. Non sono i piccoli partiti, come ha affermato qualche esponente del Pd, un’armata “brancaleone”, essi saprebbero bene dove collocarsi nel parlamento europeo, bensì è il Pd che non saprà dove far sedere i propri rappresentati. Ed allora in questo particolare frangente i piccoli, specie quelli di sinistra, abbiano la forza di superare ogni steccato ideologico e, facendo di necessità virtù, mettano insieme un’unica lista europea con propri simboli. Pure in provincia i partiti di sinistra dovrebbero far sentire forte la loro voce realizzando una unica lista, con un loro candidato presidente, spingendosi fino ad allearsi con le forse moderate di centro. So che è difficile, perché ognuno pensa al proprio orticello di breve orizzonte. Ci provino, almeno, i socialisti, in un’alleanza con i centristi, specialmente dopo quanto accaduto nei mesi passati fino a spingerli a richiedere le dimissioni del presidente. Lo facciano soprattutto per la loro grande storia e per la dignità ed autonomia dimostrate.

Camerino, 4 febbraio 2009

Dario Conti*


2 commenti:

  1. Caro Dario, hai colto nel segno!!!
    Il dibattito e' gia' iniziato, quindi gia' da questa sera i cosiddetti Partitini della sinistra, si incontrano per "IL COMITATO PER LA DEMOCRAZIA" la tua presenza e' indubbiamente preziosa..

    Saluti
    Peppe Iacopini

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  2. Dario concordo su tutto,da qualche tempo vado dicendo la stessa cosa.
    Sono convinto che una sinistra diversa,dinamica,moderna ed europea possa trovare consenso in Italia.
    Per la Provincia adottiamo un sistema che porti ad una riflessione comune dei socialisti,per un'alleanza che abbia davvero qualcosa di nuovo e fuori dagli schemi desueti degli schieramenti politici attuali.
    Un cordiale saluto Sandro Scipioni

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