mercoledì 11 febbraio 2009

*LA VITA. SEMPRE.*


Ricevo e trattandosi di argomento di grande attualita', non certo di riservata corrispondenza, ritengo utile pubblicare la seguente riflessione di Gianluca Gelsomino, Consigliere Comunale a San Severino Marche e neo nominato componente dell'Esecutivo Regionale della Lega Socialista Marche. In questo caso vale, per quanto mi riguarda e per quanto riguarda la linea politica nazionale del Partito Socialista, il motto: "NON CONDIVIDO NULLA DI CIO' CHE DICI MA MI BATTERO' SINO ALLA MORTE PERCHE' TU POSSA DIRLO LIBERAMENTE".
Ivo Costamagna


Due anni fa un po' sollecitato e un po' convinto di ciò che poteva produrre una Mozione, mi impegnai a portare in Aula Consiliare una Mozione sulla Moratoria della Pena di Morte. All'epoca ero capogruppo della Rosa nel Pugno ed era per me la cosa più normale del mondo, lottare per la vita. Sempre! Anche per salvare la vita dei condannati a morte. La vita prima di tutto. La morte di Stato mai.
Non tutti in Aula votarono a favore, anzi, furono portati anche degli emendamenti dalla Maggioranza che non riconoscevano il ruolo importante che invece aveva avuto l'Associazione Nessuno Tocchi Caino del mio amico On. Sergio D'Elia. Ci furono da parte della Maggioranza anche interventi a gamba tesa nei confronti dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino che invece da li a pochi giorni ricevette pubblici elogi sia dall'allora Capo del Governo On. Romano Prodi che dal Ministro degli Affari Esteri On. Massimo D'Alema. Vabbè, nella foga di andare contro chi portava in Consiglio questa Mozione, capita pure di fare di questi scivoloni.
Come al solito, come oramai accade da tempo, l'opposizione corse in soccorso della Maggioranza facendo più che uno scivolone, un vero e proprio capitombolo. Non tutta l'opposizione a dirla tutta. Ci tornerò sopra. L'ex Sindaco Eusebi addirittura, in vera trans agonistica, cominciò a citare il Rom che ad Appignano del Tronto aveva preso sotto al suo furgone 4 ragazzi del posto, giustificando così il suo voto contrario alla Mozione sulla Moratoria della Pena di Morte. Così fece l'intero Gruppo di Alleanza Nazionale. Votarono contro la vita, votarono a favore dell'omicidio di Stato.
Avrebbero potuto dare una lezione di civiltà , ma persero puntualmente l'occasione. Mentre il Consigliere Grandinetti, visibilmente imbarazzato, uscì dall'Aula Consiliare, una voce si alzò dai banchi dell'opposizione: fu quella del Consigliere Fagiolini che fece uno dei più bei interventi che ricordo, forse aiutato anche dalla sua vicenda personale, testimoniò il valore e quindi la difesa della vita: sempre! La vita come dono, come un regalo che nessuno può togliere, tantomeno uno Stato di Diritto. La politica è passione, ma quando è solo pancia è ben poca cosa, il Consigliere Fagiolini dette a molti lezione di Politica e di questo gliene va riconosciuto pubblicamente il merito.
Allora ero per la Vita ed oggi ancora di più e mi domando se lo Stato possa autorizzare per Legge la sospensione dell'alimentazione ad una malata. Lo Stato e la Scienza che piace a me è quello che mette nelle condizioni i cittadini di viverla meglio questa vita! Non di toglierla!
Senza entrare troppo nello specifico e senza essere accusato di vilipendio è possibile dire che il DL andava firmato e che il Governo è stato colpevolmente in ritardo? E' possibile andare contro la Cassazione, contro il Presidente della Repubblica e contemporaneamente contro il Governo? E' possibile andare a favore di Mina Welby, di Piergiorgio Welby e contro la posizione di chi voleva la cessazione della vita? Mina Welby di cui mi onoro di godere della sua amicizia ha fatto in modo di esaudire la volontà detta, scritta e registrata di suo marito, di una persona adulta e lucida. Chiaramente!
Il Governo Berlusconi è colpevole di ritardo omicida. Questo Governo quando ha voluto approvare una Legge, l'ha fatto anche in dieci minuti e a colpi di maggioranza, anche Leggi importanti! La Corte Costituzionale ha operato quindi in assenza di Legge e chiamata ad esprimersi l'ha fatto come ha creduto. Secondo me ha sbagliato, ma questo è un altro discorso. Cosa fa il Parlamento, cosa fanno i Parlamentari? Un consiglio: qualche seduta in meno a *Porta a Porta* e qualche seduta in più in Commissione, alla Camera e al Senato. Chiedo troppo?
Un'altra cosa, non secondaria, chi oggi ossequia il Presidente della Repubblica in maniera del tutto acritica, avrà lo stesso atteggiamento anche quando il Presidente della Repubblica sarà l'On. Silvio Berlusconi? L'antiberlusconismo, ancora vero ed unico collante della opposizione che ruolo avrà? Ah, ho capito, non ci resta che…Fini !
Gianluca Gelsomino


3 commenti:

  1. Attento Ivo a "combattere fino alla morte" questi sono "per la vita, sempre" mica cazzi...
    Adelio

    RispondiElimina
  2. Carissimo Gianluca ho letto e riletto attentamente il tuo scritto,e mi permetto di dire che su alcune cose non mi ritrovo.

    1)C'è una bella differenza fra la pena di morte - elargita da uno stato ad un soggetto che sicuramente non vorrebbe morire - l'eutanasia e il testamento biologico in cui un individuo fortemente compromesso nella salute decide coscentemente di non voler essere più curato accettando l'idea di morire.
    Come c'è una bella differenza con il suicidio che è spesso l'ultimo atto di una persona psicologicamente sofferente per affermare la propria volontà di vita.
    SONO QUESTI TEMI DI UNA DELICATEZZA ESTREMA DOVE LA VOCE DEL LEGISLATORE FA FATICA A TROVARE SOLUZIONI GIUSTE.
    Il suicidio è considerato reato e così l'eutanasia. Quale condanna infliggere ad un morto se non rifiutargli i funerali religiosi come ha fatto la Chiesa Cattolica Romana Apostolica con Piergiorgio Welby. Bella forma di pietà.

    Se noi non siamo padroni della nostra vita e non ne disponiamo liberamente certamente non ne può disporre uno Stato.
    Il papa di Eluana dopo 17 anni in cui sua figlia era ridotta a vegetare in un letto avrebbe potuto, zitto zitto, condurla ad una fine veloce, come spesso avviene negli ospedali di tutto il mondo.
    Non l'ha fatto preferendo giocare la sua drammatica partita alla luce del sole, chiedendo alla legge degli uomini come comportarsi. La legge umana non è infallibile ma cosa doveva fare il signor Englaro?

    2) Difendo l'operato di Napolitano che non ha fatto altro che il proprio dovere.

    3) Il problema del nostro Parlamento si chiama Silvio Berlusconi e il suo modo di governare.
    Il problema del nostro Parlamento si chiama Veltroni e il suo modo di fare opposizione.

    Sono con te nella difesa della vita sempre.
    Lo stato con le sue leggi, oltre a mettere dei divieti, dovrebbe anche aiutare i cittadini non lasciandoli soli con i loro problemi.

    RispondiElimina
  3. Su questa vicenda, probabilmente, la mia é una voce fuori dal coro (a due voci, ma sempre coro).
    A differenza dei tanti – sia laici, sia cattolici - che pontificano con sicurezza, io non ho verità da dispensare e dubito fortemente che i “tifosi” dell’una o l’altra soluzione si siano premurati almeno un po’ di capire fino in fondo il dramma umano che si è consumato da 17 anni in quella famiglia e attorno ad una persona fragile e malata.
    Sono incline a ritenere che, in assenza di una ponderata ed equilibrata legislazione sul testamento biologico (attorno alla quale è necessario avere la capacità di discutere in maniera autenticamente “laica” e profondamente umana, senza issare bandiere ideologiche), decisioni gravi come quella sul caso Eluana dovrebbero rimanere affidate solo come estremo rimedio alle corti di Giustizia e mai, certamente, ad un decreto-legge indegnamente brandito come un vessillo in difesa della vita.
    Sarebbe stato più giusto, o almeno più umano, rispettare il dolore e il dramma di un padre e di una madre e affidarsi alla loro responsabilità e sensibilità nonché alla prudente e responsabile valutazione del medico nella consapevolezza che – sul tema – la scienza non ha certezze da dispensare proprio perché scienza, ovvero metodo di conoscenza della realtà che accetta la continua verifica sperimentale. La scienza, a differenza della fede, proprio per queste ragioni non ha certezze assolute: é umana.
    Il testamento biologico non dovrebbe essere un tabù e, forse, almeno questo risultato il caso Eluana lo ha prodotto. Ma nessuno s’illuda di realizzare una legislazione civile su questo tema discutendone in pochi giorni in parlamento, schierati su opposte trincee.
    Attorno a questo caso si è consumata ed è ancora in atto una cinica lotta di potere tra soggetti in difficoltà (partiti, parlamento, governo, magistratura, gerarchie ecclesiastiche) che cercano di arruolare diligenti soldatini. E, purtroppo, noto che le truppe s’infoltiscono, anche se – almeno su questo blog - qualche battuta sagace (Adelio) e qualche ragionamento serio (Roberto) li abbiamo potuti leggere e ci ridanno speranza.

    RispondiElimina