sabato 5 dicembre 2009

Regionali Lazio, Sondaggio Ipsos: testa a testa tra i due poli

Regionali Lazio, Sondaggio Ipsos: testa a testa tra i due poli

Regionali Lazio, Sondaggio Ipsos: testa a testa tra i due poli
Roma, 4 dic (Velino) - Nel Lazio il 58 per cento degli elettori intervistati a novembre ritiene che alle prossime elezioni vincerà il centrodestra. Un dato in crescita rispetto al mese di ottobre, che vedeva lo stesso schieramento attestarsi al 48 per cento. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Ipsos e presentato oggi in Giunta regionale da Nando Pagnoncelli. Lo stesso campione di persone, alla domanda 'Lei voterebbe per un candidato...' risponde per il 39 per cento di centrosinistra, per il 39 per cento di centrodestra. Per il 12 per cento degli intervistati, invece, dipende dal candidato, mentre il 5 per cento si dice incerto sul suo comportamento elettorale. Quindi se la percezione degli elettori premia il centrodestra, di fatto nelle intenzioni emerge una sostanziale parità. Per quanto riguarda i partiti, crescono Pd, Udc e Lega, mentre calano Pdl, Idv e Sinistra e libertà. Il Partito democratico si attesta al 31,9 per cento (a ottobre era al 29,9 per cento, alle europee al 28,1 per cento), l'Udc ottiene il 7,9 per cento (a ottobre era al 6,2 per cento, alle europee al 5,5 per cento). Il Pdl, invece, si attesta al 39,1 per cento (a ottobre era al 41,4 per cento, alle europee al 42,7 per cento). Scende anche l'Idv, che ora registra il 7,3 per cento (a ottobre era al 9,9 per cento, alle europee all'8,3 per cento ). Sinistra e Libertà è al 2,4 per cento, Prc e Pdci al 3,5 per cento, i Radicali all’1,6 per cento, la Lega all’1,9 per cento. Secondo queste intenzioni di voto, quindi, la coalizione di centrosinistra (Pd+Idv+Radicali) ottiene il 40,8 per cento mentre il centrodestra (Pdl+Lega) il 41 per cento. Il totale del centrosinistra, con l'aggiunta di Sl e Prc ma senza l'Udc, arriverebbe al 46,7 per cento mentre il centrodestra con l'Udc arriverebbe al 48,9 per cento.

Per quanto riguarda invece l’attività amministrativa, il 61 per cento degli intervistati giudica positivo l'operato della Regione Lazio. Un giudizio che pone il Lazio al quarto posto tra le cinque Regioni con il gradimento più alto dopo Piemonte (66 per cento), Lombardia (63 per cento) e Veneto (62 per cento). Al quinto posto la Toscana con il 60 per cento. Analizzando il profilo di immagine della Giunta regionale, secondo il 58 per cento c’è coesione della maggioranza, per il 54 per cento c’è capacità di decisione, per il 52 per cento c’è dinamismo e risponde alle novità e per il 51 per cento c’è capacità di comunicare. Il provvedimento più conosciuto dagli intervistati, poi, è quello relativo alla raccolta differenziata (68 per cento). Al secondo posto il bonus bebè (61 per cento), al terzo il riordino dei conti sanitari (52 per cento). Seguono i trasporti gratuiti agli studenti (51 per cento), il Piano casa (48 per cento), il Fondo di solidarietà mutui (47 per cento), la Legge sul reddito minimo garantito (39 per cento), la Legge sull'urbanistica (35 per cento) e il Microcredito (25 per cento).

Agli intervistati è stato anche chiesto se siano giuste le dimissioni di Piero Marrazzo. Per l'84 per cento l’ex governatore "ha fatto bene a dimettersi, dimostrando una sensibilità e un rispetto per gli elettori che molti non hanno”. Sulla possibilità poi che la vicenda Marrazzo possa creare problemi al centrosinistra alle elezioni, gli intervistati sono divisi: per il 35 per cento "non creerà problemi al centrosinistra, gli elettori distinguono le vicende personali da quelle politiche", per il 38 per cento invece "creerà qualche problema", mentre per il 22 per cento "creerà molti problemi” e una grande parte si asterrà dal voto. Il sondaggio, commissionato dalla Regione Lazio, è stato realizzato tra il 6 e l'8 novembre su un campione di 1.983 persone. Il campione di persone, intervistate telefonicamente, è composto da maggiorenni residenti nel Lazio, 48 per cento uomini e 52 per cento donne. Il margine di errore statistico è compreso tra +/- 0,1 per cento e +/- 1,3 per cento.

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