sabato 18 luglio 2009

*SINISTRA E LIBERTA’ CONTRO LE NUOVE LEGGI RAZZIALI*

Napolitano ha firmato la legge sulla sicurezza, ma ha anche scritto
una lettera al governo, con cui ha ottenuto l'impegno dell'escutivo a
cambiarne alcune norme. Sinistra e Libertà vigilerà affinché il
governo accolga le modifiche richieste dal Presidente della
Repubblica.

18/07/2009 - Tra numerose preoccupazioni e perplessità espresse nei
giorni scorsi, alla fine Giorgio Napolitano firma la legge sulla
sicurezza. La ratifica del testo Maroni è stata, tuttavia,
accompagnata
da una lettera densa di riserve e raccomandazioni, un invito
diplomatico a ripensare e correggere la legge.

Il Presidente della Repubblica punta il dito su alcune disposizioni
contenute nel testo e in particolare su ronde e reato di clandestinità.
Ma le critiche del Colle non si fermano qui. Napolitano parla di "legge
irragionevole e incoerente" che contiene "numerose norme tra loro
eterogenee, non poche delle quali prive dei necessari requisiti di
organicità e sistematicità", in cui ci sono anche disposizioni "di
dubbia coerenza con i principi generali dell'ordinamento e del sistema
penale vigente".

Nelle cinque pagine della lettera scritta dal Capo dello Stato sono
contenuti ben nove rilievi al provvedimento. Ma, come dicevamo,
l'affondo principale di Napolitano è sulle "rilevanti criticità" che
riguardano il reato d'immigrazione clandestina che "apre la strada a
effetti difficilmente prevedibili" e sulle ronde su cui è "urgente la
definizione" di un decreto che le disciplini in modo "rigoroso".
Inoltre, si contestano le numerose previsioni disomogenee, l'improprio
ricorso al giudice di pace per il reato di clandestinità, le
espulsioni considerate come effetto "contraddittorio e paradossale"
del reato,
troppa "discrezionalità degli organi competenti" sull'acquisizione
della cittadinanza, il sistema delle aggravanti e delle attenuanti che
andrebbe uniformato, il reato di oltraggio al pubblico ufficiale
"incompatibile" con l'estinzione del reato con un risarcimento del
danno e la vendita dello spray al peperoncino.

Il Presidente della Repubblica nelle conclusioni del suo messaggio
rivolto al premier, ministro dell'Interno e quello della Giustizia, ha
ribadito anche che non è di sua competenza "pronunciarsi e intervenire
sull'indirizzo politico e sui contenuti essenziali di questa come di
ogni legge approvata dal Parlamento" e che però "non può invece
restare indifferente dinanzi a dubbi di irragionevolezza e di
insostenibilità che un provvedimento di rilevante complessità ed
evidente delicatezza solleva".

In questo momento di regressione democratica ci sentiamo in dovere di
dirvi che Sinistra e Libertà ha seguito con apprensione tutto l'iter
di questa brutta legge, xenofoba e di marchio leghista, ed è
intervenuta con numerose dichiarazioni contestando diversi aspetti
della legge sulla sicurezza, nonché ha inviato una lettera, firmata da
tutti leader
della nostra formazione, direttamente al Capo dello Stato chiedendo un
incontro (che non è stato concesso) per esplicitare meglio le critiche
al provvedimento promulgato il 2 luglio scorso.

Infine dal sito di Sinistra e Libertà è stata anche lanciata una
petizione contro la legge sulla sicurezza, che in pochissimi giorni ha
raccolto ben 370 adesioni. Anche se il nostro appello non ha raggiunto
il risultato che tutti ci auspicavamo, sono comunque emersi tutti i
punti critici che avevamo sottolineato in questi mesi. Ora che
l'esecutivo si è impegnato a prestare attenzione alle critiche venute
dal Colle, promettiamo ai nostri elettori che incalzeremo il Governo,
con tutti i nostri mezzi a disposizione, affinché le modifiche
richieste da Napolitano vengano accolte.

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www.partitosocialista-mc.org
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