giovedì 30 luglio 2009

*PIERALDO CIUCCHI (SEGRETARIO REGIONALE PS TOSCANA) RISPONDE A LANFRANCO TURCI*

From: Pieraldo Ciucchi
Date: Thu, 30 Jul 2009 00:15:28 -0700 (PDT)


CARO TURCI,

la legge elettorale della Regione Toscana non diventerà una pericolosa
occasione di scontro dentro Sinistra e Libertà a meno che non la si
voglia prendere a pretesto rifuggendo dalla ricerca di soluzioni
intelligenti e utili a tutti, visto che l'ambizione di SeL è anche di
governare le istituzioni locali e
Sinistra e Libertà, come sai, nasce in rottura con la sinistra
antagonista di Ferrero-Diliberto e si presenta agli italiani come la
sinistra del futuro: di governo, riformatrice, europea. In Toscana è
stata persa una buona occasione per dimostrarlo. I fatti:
A maggio una parte di SeL, con i socialisti contrari, respinge una
proposta di nuova legge elettorale presentata dal PD basata sui collegi
uninominali. La proposta avrebbe obbligato PD e SeL ad un accordo
preventivo – programmatico e politico – ed avrebbe costituito il cuore
di ogni altra futura alleanza di governo della Regione. Primo errore
Nel cuore della discussione tra di noi, e prima ancora di decisioni
definitive, viene presentata da un consigliere regionale ex PdCI - oggi
SeL – una proposta di legge non sottoscritta da SeL. Secondo errore.
Il PD, a fronte dello sbarramento elettorale, propone a SeL un'alleanza
'qui ed ora' che si candidi al governo della Toscana. I partiti
dovrebbero presentarsi sotto un simbolo evocativo di Toscana
Democratica, la coalizione che guida la regione dal 2000 e sotto il cui
simbolo molti tra noi sono stati eletti in passato. Obiettivo dei
Socialisti – e anche quello di Sinistra e Libertà il cui progetto
continua – è sollecitare con coerenza la formazione di un
centrosinistra e di una nuova sinistra che facciano della
responsabilità di governo l'elemento portante della loro politica.
Per questo, occorre mettere in campo coalizioni coese che abbiano punti
di affinità programmatica capaci di rispondere alla crisi con idee
grandi perché grandi sono le trasformazioni che stiamo vivendo e
conoscendo.
In Toscana, a maggior ragione, i Socialisti non possono discostarsi da
questa impostazione nemmeno a fronte di una legge elettorale che assume
lo sbarramento al 4% e nonostante si siano battuti per affermare la
loro posizione che fissava la riduzione dei consiglieri a 50, la soglia
di sbarramento al 3% e il ripristino del voto di preferenza.
Il Partito Socialista vuole continuare ad interpretare il socialismo
europeo ed è impegnato a delineare il campo di un "socialismo largo"
fra socialisti, Sinistra Democratica, Vendola se ci sta. Vogliono
rilanciare in Italia ciò che i Socialisti europei hanno fatto in Europa
e cioè l'alleanza fra Socialisti e Democratici.
In questo senso, i Socialisti si sentono impegnati a dare concretezza
alla definizione di un progetto che si candidi a governare la Toscana,
che insieme al Partito Democratico sia assunto anche da quelle forze
che intendono rappresentare la sinistra del futuro, una sinistra di
governo, riformatrice, europea.
Il Partito Socialista ha votato la nuova legge elettorale scommettendo
su questa politica, la sola in grado di riportare il centrosinistra a
competere per battere la destra.
I Socialisti toscani vogliono andare a vedere se il Partito Democratico
vorrà superare l'isolamento veltroniano per sostituirlo con una
strategia delle alleanze che faccia della Toscana un laboratorio
politico nazionale. Se così non fosse – e c'è tempo per verificarlo –
non metteremo nelle mani di nessuno la nostra libertà.
Fraterni saluti.

PIERALDO CIUCCHI
Segretario Regionale PS Toscana

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www.partitosocialista-mc.org
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