giovedì 30 luglio 2009

*MANFREDI MANGANO (SEGRETERIA NAZIONALE FEDERAZIONE GIOVANILE SOCIALISTA): LETTERA APERTA AL COMPAGNO RICCARDO NENCINI*

Caro Compagno,

Mi permetto di darti del tu : sia perché dopo lunghi rimbrotti da
compagni anziani sul mio togliattiano uso del Lei ho imparato la
lezione, sia perché abbiamo alcune cose in comune. Gli occhiali. La
passione per la Storia. Il Socialismo. Abbiamo in comune anche il fatto
che proprio queste due cose si siano combinate e siamo nate assieme.

A 6 anni leggevo i libri che mia madre lasciava per casa tra un esame
dell'università e l'altro. A 12 ho letto del Socialismo, di un secolo
di lotte per la democrazia e il lavoro. A 15, per Natale, mi hanno
regalato un libro di Ugo Intini, una biografia commovente di Craxi, che
mi ha convinto definitivamente che ciò che avrei voluto fare "da
grande" sarebbe stato partecipare a questa grande cosa, a questo
movimento di uomini e donne verso un mondo migliore. Mi sono iscritto
allo SDI nel 2005 e alla FGS l'anno dopo e da allora ho condiviso con
il sudore e l'impegno il destino del nostro Partito.

Ho visto vecchi dirigenti scannarsi in cordate sull'amministrazione di
società partecipate e assessorati, ho patito l'inattività totale di un
partito locale addormentato, mi sono pagato da solo tessere e viaggi in
mezza Italia spesso per gustarmi litigi o archeologia politica ( a
proposito, aspetto ancora tutte le mie tessere del PS regolarmente
pagate).

Ho visto giovani dirigenti fare le medesime cose, senza nemmeno le
società partecipate da occupare.

Ma ogni volta, mi trovavo a pensare che se questo era il partito di un
Turci, di un Battilocchio, di una Anna Falcone, di un Alessandro
Maggiani, di un Roberto Sajeva, di un Camillo Bosco, di un Matteo
Pugliese, di un Andrea Pisauro, di un Antonio Matasso, di un Rodolfo
Smeraldi, c'era ancora un po' di speranza per questa nostra fradicia
baracca : mi convincevo che valeva la pena andare avanti, e mi mettevo
a convincere anche gli altri, compresa una nonna andreottiana e un
amico trotzkista. Mi son persino meritato la scherzosa definizione
(mica troppo !) di reincarnazione del compagno Villetti !

Non ho votato per te a questo Congresso, e certe mosse della segreteria
(come il Lodo Alfano) mi hanno lasciato francamente terrorizzato e un
po' disgustato. Non per questo ho smesso di lavorare per il partito,
nei limiti del possibile, e quando hai segnato dei punti non ho avuto
problemi a condividere la linea, come sulle quattro ottime e sfortunate
proposte di legge.

Ho visto con piacere la nascita di Sinistra e Libertà, e resto convinto
che sia la scelta migliore per il nostro futuro, ma questo esula dal
resto di questo discorso.

Il punto è un altro: il punto è che da troppo tempo a questa parte ciò
che resta della nostra comunità subisce il fatto compiuto in maniera
schizofrenica e con spiegazioni sibilline. Siamo arrivati al
paradossale, di scomuniche tra dirigenti via o per il web. Sanzioniamo
con penalità da campionato di calcio chi ha "tradito" il partito in
maniera evidente, ma facciamo finta di non vedere i comportamenti
quotidiani che tanti nostri piccoli cacicchi locali prediligono, e che
ci hanno ridotti a un incrocio tra una bocciofila e il PRI. Da ultimo
ci mancava solo la riesumazione del dibattito Craxi-Berlinguer
applicato al PS e a Vendola, la Storia che dopo la tragedia si è fatta
farsa, per citare Marx.

C'è un deliberato del Consiglio Nazionale, che parla di cose ben
precise. C'è un deliberato successivo di un'assemblea di segretari di
partito. E di fronte a questo, c'è il caso della tua Toscana, che
provoca un "piccolo terremoto" con le dimissioni di una delle poche
teste pensanti che ci sono rimaste.

A fronte di ciò, cosa succede ? Pieraldo Ciucchi risponde al compagno
Turci con un copia incolla del suo comunicato stampa, come si farebbe
con un bambino noioso. E tu ci indirizzi una lettera aperta in cui
rivendichi di aver riaperto per noi il gioco delle alleanze.
Riccardo, sono 15 anni che per noi è aperto il gioco delle alleanze.
Per fare cosa, ancora non si è capito. L'ultima che ci proponi a casa
tua, in alleanza-confluenza col PD con una legge elettorale che tu hai
definito liberticida a livello nazionale.

Riccardo, dicci sinceramente cosa vuoi fare: non mi illudo che
risponderai a questo sfogo, anche se lo spero con forza e ce lo
dovresti. Dovresti dirci se il nostro destino è barcamenarci fino a
primavera e decidere come buttarci a seconda di come tirerà il vento.

Dovresti dirci in base a quali programmi e quali idee decideremo (o
giustificheremo) la nostra scelta. E dovresti dirci se il nostro
destino è diventare un pacchetto di tessere del PD in stand-by in
cambio della conservazione di una presenza socialista in … Consiglio
Regionale.
In quel caso, ti prego dal profondo del cuore : diccelo, prendi il
coraggio di dichiarare sciolto questo Partito, e lascia che sia una
Fondazione a curarne l'eredità e la storia. Se il problema è collocare
i pochi dipendenti rimasti, possono lavorare per quella.

E lasciaci tutti liberi di piantare il seme di quel Rosso Fior che ci
fiorì in petto dove ciascuno di noi, in Libertà, pensa possa
attecchire meglio.

Credo che tu ce lo debba, e lo debba anche alla grande Storia che ti
fregi di rappresentare.

Saluti Socialisti.

Fabriano, li 29/07/2009

MANFREDI MANGANO.


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www.partitosocialista-mc.org
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1 commento:

  1. Onore e merito alla trasparenza e alla freschezza di un giovane compagno, con cui ho condiviso l'esperienza della fgs e che, nonostante non se ne ricordi, come me immagina un ruolo ed una forma nuova del socialismo italiano.
    fraterni saluti,
    fidel

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