mercoledì 10 dicembre 2008

" Se il buon giorno si vede dal mattino "


di Cesare Serrini*

La nomina del Compagno Gilberto Coppa a nuovo segretario del Ps jesino e quelle dei membri che compongono il direttivo eletto, scaturite dalla recente assemblea degli iscritti, costituisce un fatto di positiva novità e di significativa valenza – che smentisce peraltro alcuni interessati pessimismi –per almeno un triplice ordine di ragioni che sintetizzo:

A) in primo luogo perché dopo molti anni, in una città simbolo delle Marche, l'area socialista si ripropone unita, mettendo in campo risorse e capacità, fornendo in tal modo una risposta non ambigua alle aspettative di una parte minoritaria ma importante della società jesina.

L'evento, a cui non a caso la stampa ha dato spazio adeguato, assume maggiore rilievo se si considera – mi permetto una rapidissima (e sommaria) considerazione di carattere generale – lo stato di sostanziale dissolvimento del Pd, diviso tra i residui della ex Margherita che non lasciano passare giorno senza precisare di "non voler morire socialisti " e gli ex Diessini, neanche in grado di reagire sul veto del Vaticano (Moreno Pieroni mi perdonerà) alla mozione proposta da Sarkozy all'ONU per cancellare la vergogna del reato di omosessualità.

B) Perché l'obiettivo della unità, presupposto essenziale di efficacia della azione politica,è stato raggiunto in modo trasparente, attraverso cioè il rispetto delle regole e dei principi cui deve ispirarsi la vita di un partito in sintonia con la gente perbene; tutto ciò, va detto, è stato agevolato anche dal contributo di Daniele Carnevali.

C) Perché non si sono sottaciute o sottovalutate le diverse sensibilità che certamente un lungo periodo di divisione non poteva (non può) aver cancellato come di incanto.

Esse dunque sussistono, ma è prevalso il senso di responsabilità.

L'assemblea ha assunto una decisione che mi permetto di consigliare: prima si è votato – perché in democrazia si fa così – in funzione di realisticamente evidenziare le componenti i maggioranza e di minoranza.

Poi, all'esito del voto – in un contesto dunque di chiarezza che ha visto il documento proposto dagli esponenti della (allora) mozione congressuale Turci – Locatelli ottenere circa il 70% dei consensi- la scelta di favorire una unità non di facciata attraverso un accordo che privilegiasse appunto la disponibilità dei singoli a lavorare con lo sguardo rivolto al futuro e non il solo dato numerico.

* * *

Si è trattato di un modo civile ed intelligente al tempo stesso, i primi risultati si stanno già raccogliendo e – come si dice - " se il buon giorno si vede dal mattino ", altri ce ne saranno a breve. Di questo c'è bisogno.

Dicembre 2008

Consiglio Nazionale PS*



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