domenica 28 dicembre 2008


IL PRESIDENTE SILENZI E' IN SINTONIA

CON I SENTIMENTI DELLA CIVITANOVA
"LAICA E CATTOLICA"
"SOCIALISTA E SOLIDALE"


di Ivo Costamagna*


Giulio Silenzi, con la sua dichiarazione al Corriere Adriatico in cui chiede al Sindaco di Civitanova di revocare l'ordinanza contro i mendicanti della nostra citta', compie un gesto che, come socialisti, riteniamo di grande importanza politica e, prima ancora, culturale. Lo fa', infatti, sulla base di argomentazioni che condividiamo e che dimostrano la sua sensibilita' personale ed istituzionale per una vicenda dove in molti, anche dall'opposizione, si sono limitati a... balbettare che i problemi erano "altri". Le condizioni di vita dei poveri non miglioreranno con la semplice revoca di quella ordinanza,e' sicuramente vero che occorrono interventi strutturali come i centri di accoglienza, le mense ed i dormitori per ridurre i fenomeni di emarginazione e le sacche di nuove poverta' sempre piu' evidenti a Civitanova. Il Presidente della Provincia ha, pero', il merito di non confondere le due questioni. Prima degli interventi di struttura va' rimossa un'ordinanza "razziale" che offende la storia migliore delle istituzioni democratiche di Civitanova unitamente a quella di tutte le culture, laiche e cattoliche, socialiste e liberali, che hannoconsentito lo sviluppo solidale della citta'. Silenzi lo dice con chiarezza, senza far "calcoli" sulla possibile impopolarita' di una posizione cosi' netta, parlando di "autoritarismo inconcludente", di "fini populistici" e di "decisioni coercitive e molto strumentali" diquell'atto del Sindaco Mobili, sapendo bene come la pseudocultura dominante e', oggi, purtroppo, quella dei "Sindaci Sceriffo" (di destra e di sinistra) e quella della... "Tolleranza Zero". Il Presidente della Provincia dimostra di essere consapevole che, pero', tutto cio' e' solo propaganda che non centra nulla con la VERA SICUREZZA DEI CITTADINI. Quello che piu' apprezziamo, come socialisti, e che Silenzi e' intervenuto, su questa vicenda, proprio mentre sta' per essere ufficialmente ricandidato, dalle forze politiche del Centrosinistra, alla Presidenza della Provincia e, quindi, all'inizio di una lunga campagna elettorale. Ci auguriamo che questo autorevole intervento serva a far riprendere un po' di... "coraggio" alle forze del Centrosinistra di Civitanova, non lasciando soli i Socialisti nella battaglia politica e, se indispensabile, legale (RICORSO AL TAR) PER LA REVOCA DI TALE ORDINANZA. Concludo con la stessa franchezza che ho avuto, con lui, nei momenti di dissenso e contrasto:
COMPLIMENTI, COMPAGNO SILENZI!

Civitanova M., li 28/12/2008
Segretario Provinciale PS Macerata
*


“UN'ORDINANZA DA REVOCARE”

http://www.corriereadriatico.it - 28/12/2008

“E' inconcepibile la decisione presa a Civitanova perché assunta da un ente che dovrebbe porsi i problemi degli ultimi Il provvedimento appare privo di qualunque efficacia”

Il presidente Silenzi contesta il provvedimento contro gli accattoni.


CIVITANOVA - Lontano dagli occhi, lontano dal fastidio. Ma il problema resta. L'ordinanza anti accattonaggio che vieta l'elemosina, pena una multa, torna al centro del dibattito. A nulla sono servite le richieste di revoca da parte del mondo cattolico, laico e del volontariato. L'appello, questa volta arriva dal Presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi. Appare sempre più assurda - spiega Silenzi - la scelta del comune di Civitanova Marche di colpire, con un ordinanza del Sindaco, particolarmente dura, i mendicanti. L'ordinanza, oltre che inaccettabile da un punto di vista umano, civile e culturale appare anche del tutto priva di efficacia. E' evidente che il problema esiste. Ma credo che occorre fare il massimo sforzo quotidiano di assistenza, prevenzione, informazione come è stato sollecitato dalle tante associazioni di volontariato che operano a Civitanova, creando le condizioni per ridurre il più possibile il fenomeno che, all'interno della crisi economica che viviamo, potrà manifestarsi in forma ancora più grave. Affrontare il problema, quindi, e non allontanarlo in una città carente di strutture. Nessuno - ha continuato Silenzi - può nascondere che a Civitanova mancano dei servizi sociali essenziali, come i centri di accoglienza, le mense, i dormitori, per ridurre e affrontare fenomeni di emarginazione come anche l'accattonaggio: è da lì che bisogna partire per riconoscere i diritti di tutte le persone e non da provvedimenti autoritari. E' inconcepibile quindi la decisione assunta a Civitanova perché assunta da un ente pubblico che dovrebbe porsi i problemi della sua città, dei bisogni degli ultimi. Solo un'autoritarismo inconcludente, per fini di populismo, fa finta di togliere i mendicanti dalle strade, magari, un domani, ipotizzando di rinchiuderli, per non appannare lo splendore delle vetrine, la carta patinata del benessere. Diverse sono state le proposte dal mondo del volontariato, tutte importanti e ragionevoli, a iniziare dal centro di accoglienza della Caritas per il quale dobbiamo trovare strumenti e finanziamenti affinchè venga attivato al più presto. Ma per iniziare ad affrontare serenamente e concretamente questi problemi - ha concluso Silenzi - mi sento di chiedere al Sindaco e alla sua giunta il ritiro dell'ordinanza che ha creato sconcerto e amarezza in tanti ambienti della città che, purtroppo, si è divisa, su di una questione che deve essere riservata esclusivamente alla solidarietà civile, religiosa e sociale, al sostegno pubblico e certamente non a decisioni coercitive e molto strumentali.

Paola Verolini



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