martedì 16 dicembre 2008

*ABRUZZO. PRIME REAZIONI NEL PARTITO*

Del Bue: mai più alleanze con i dipietristi - Ciucchi: i socialisti abruzzesi mandino dolcetti di Natale a De Michelis

16/12/2008 - Di diverso segno le prime reazioni all'interno del partito dopo l'esito delle elzioni regionali in Abruzzo.

Mauro Del Bue, della Segreteria nazionale afferma: "Non ho aspettato i risultati elettorali dell’Abruzzo, poco edificanti, come del resto era prevedibile, per manifestare il mio dissenso sulla collocazione assunta dal partito nelle elezioni regionali d’Abruzzo. Con un candidato a presidente di Di Pietro, ancorchè persona civile e simpatica -prosegue Del Bue - che personalmente ho conosciuto alla Camera, non si va da nessuna parte. Propongo che d’ora in avanti nessuna alleanza vada codificata tra noi l’Italia dei valori. Nessun alleanza- sottolinea il dirigente socialista- né con un dipietrista capolista né con un dipietrista in lista. Avevo proposto per l’Abruzzo un’alleanza con l’Udc che avrebbe evitato la scissione dei socialisti, che in due liste opposte hanno raccolto il 3% e potevano eleggere quasi due consiglieri e che invece -osserva Del Bue - separati, non hanno eletto nessuno. Per il Pd vale la legge del chi la fa l’aspetti. Chi di Di Pietro ferisce di Di Pietro perisce. -conclude Del Bue - E oggi Veltroni deve solo recitare il mea culpa. Lui ha partorito Di Pietro, voltando le spalle ai socialisti, con le elezioni dell’aprile scorso ed è vittima proprio della sua creatura. Non provo particolare dolore."
Per Pieraldo Ciucchi, della Direzione del partito e Segretario regionale della Toscana, "La sfida del ‘primum vivere’ del socialismo abruzzese è stata assunta ancora una volta nel segno della divisione: Partito Socialista 1,73%, Liberalsocialisti 1,42%, il Ps che non elegge un consigliere per 570 voti. Con chi rifarsela ora?- si domanda Ciucchi - I Liberalsocialisti con chi li ha illusi che avrebbero avuto un posto nel listino maggioritario del centrodestra, in virtù del quale hanno abboccato ad entrare in quella coalizione; quelli del Ps con un dirigente del loro stesso partito che ha fatto non solo l’illusionista ma anche campagna elettorale per i socialisti che stavano dalla parte di Chiodi. Dato che siamo a Natale, tutti i socialisti abruzzesi inviino a Gianni De Michelis dei dolcetti- ironizza Ciucchi - per ringraziarlo del capolavoro politico che ha combinato anche in questa circostanza. Nel biglietto di auguri gli sottolineino, magari, che un dirigente politico di rango è tale se contribuisce alla crescita del proprio partito, mentre non lo è - conclude il Segertario della Toscana -se ogni volta che si muove alimenta solo divisioni e non coglie nessuno degli obiettivi che si prefigge.

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