lunedì 3 marzo 2008

Termometro Politico

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Il dato attualmente assegnato ai Socialisti è dello 0,9%. Siamo la forza politica con il minor consenso, addirittura al di sotto dell'estrema destra. C'è bisogno di una decisa presa di coscienza da parte della dirigenza nazionale nel senso di una campagna più intensa e più mirata, o saremo forza extraparlamentare.
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Riccardo Morelli
 

3 commenti:

  1. Mi dispiace ma questo conferma che tutta questa sbandierata esigenza di un partito socialista in realtà non sia affatto avvertita dagli italiani.
    Molto meglio,secondo me,far confluire personalità che si rifanno al socialismo europeo nel Partito Democratico, per promuovere con più forza,al suo interno,politiche laiche,socialiste,liberali.
    Ricordatevi e ricordiamoci che la destra italiana ora più che mai necessita di essere battuta, visto gli interessi reazionari,di classe e clericali che rappresenta. Essere testimonianza(quasi certamente extraparlamentare),non serve. Serve battere Berlusconi, Storace e Calderoli!
    Con affetto(e comprendendo cmq la vostra scelta),
    Simone(ass.radicale Romolo Murri)

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  2. Ringrazio Simone per il commento, e mi permetto di esprimere il mio parere. Se dovessimo guardare anche la storia politica italiana facendo riferimento al solo dato numerico, dovremmo concludere che forze politiche marginali come i Radicali o medie come i Socialisti, (rispetto ai 2 grandi partiti DC e PCI), non raccogliendo consensi di massa, siano stati irrilevanti per lo sviluppo del Paese. Falsa la conclusione, dunque false le premesse. Concordo sull'idea, implicita nel commento, che un'operazione che si richiami alla sola identità storica del Partito Socialista è perdente; si pone l'urgenza (che probabilmente non potrà essere soddisfatta prima del voto) di una riflessione più matura sul ruolo delle istanze socialiste nel panorama italiano. Lo scenario descritto da te, invece, pur auspicabile, non mi sembra realistico, almeno nella misura in cui i rapporti di forza tra le forze laiche e cattoliche dentro al PD saranno quelli odierni; fino a quando la discussione sui temi etici incontrerà veti della componente teodem; fino a quando non ci sarà una presa di posizione netta su quali banchi occupare in sede europea.

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  3. Hai ragione x quanto riguarda la storia politica italiana.Io e te poi,siamo iscritti ad un partito-movimento che ha contribuito moltissimo al progresso culturale e civile di questo paese,nonostante un peso elettorale quasi sempre modesto.
    Ora però,volenti o nolenti,ci troviamo di fronte ad una scelta. Berlusconi o Veltroni?..abbiamo sostenuto il centrosinistra nella scorsa legislatura(contribuendo alla sua vittoria),quindi,coerentemente e soprattutto strategicamente,Veltroni. Come stare nel PD?..con la nostra storia e le nostre idee,se ce lo consentiranno!Altrimenti che se ne vadano al diavolo!
    Vi auguro tutta il bene ma difficilmente gli italiani saranno tormentati dal dubbio: Berlusconi,Veltroni o..Boselli?

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