venerdì 13 novembre 2009

*UN NUOVO EQUILIBRIO PER UNA NUOVA SINISTRA LAICA, RIFORMISTA E SOCIALISTA - di Ivo Costamagna*

"Non si deve smettere di sperare che i problemi causati dagli esseri
umani possano anche essere risolti dagli esseri umani".
Nel rileggere le parole di W. BRANDT ho ritrovato il senso profondo di
ciò che Sinistra Ecologia e Libertà rappresenta:
viviamo in un Paese che grida allo scandalo per i gusti sessuali dei
politici ma che non batte ciglio se si persevera nel progetto del
Ponte sullo Stretto nello stesso territorio (Messina) dove si è
perpetrato per anni uno stupro ambientale con la connivenza di una
classe dirigente inetta.

Ridona speranza, allora, l'aver ritrovato, per ora almeno a livello
"centrale", a Roma, un equilibrio, confermando il percorso indicato a
Bagnoli e riconducendo a più miti consigli quanti auspicavano
un'accelerazione del processo di costruzione di una casa comune. Ha
prevalso la ragione, è stato condiviso il principio per cui la
costruzione di un nuovo partito di sinistra non è necessaria e che
l'attuale fase non puo' andare oltre, nell'interesse del progetto
stesso, alla federazione;
indispensabile, invece, è dare consistenza ad una proposta politica
che riporti al centro del dibattito, in una veste attuale, alcuni temi
centrali del riformismo: la difesa dei diritti civili, la riduzione
delle sperequazioni sociali ed economiche, la laicità dello Stato, la
rielaborazione dell'attuale modello di crescita economica in un'ottica
di sviluppo sostenibile.

Per noi socialisti è stato fatto un passo in più: Sinistra e Libertà
sarà presente, con una propria rappresentanza, al Congresso del PSE
del 7 e 8 dicembre.
Tutto questo dà ragione a chi ha sempre creduto che il Partito
Socialista Italiano non dovesse rappresentare una "riserva indiana"
per chi si sentiva orfano di una grande storia ma il luogo da cui
ripartire e proseguire un cammino, uscendo dall'isolamento
identitario, confrontandosi con gli altri protagonisti del dibattito
politico, offrendo una soluzione alternativa reale ai problemi.

Sinistra Ecologia e Libertà ha avuto il merito di dare un'opportunità
ad una fetta di elettorato, specialmente giovanile, che non ha trovato
nel PD riscontro alle proprie istanze. Pensare, tuttavia, che questo
"spaccato di Italia" che ha animato una proposta elettorale possa
ritrovarsi in un simbolo che racchiude una parte, forse la più nobile,
ma comunque una sola parte del progetto è illusorio: ciò che quel
milione di elettori ha chiesto è una sinistra che sia nuova e che non
rincorra modelli già visti. Non ha senso, ad esempio, pensare di
creare una seconda "Linke": Sinistra Ecologia e Libertà ha il compito
di dare forma ad una proposta progressista, dichiaratamente laica e
riformista, in un Paese in cui, ad oggi, il più grande partito, il PD,
ha voluto smarcarsi dalla famiglia socialiste europea.

Questa fase, allora, seppur critica, può rivelarsi una sfida
entusiasmante: partecipare ad un'alleanza, ad una federazione, che
metta insieme storie e percorsi finora diversi ponendo le basi per una
sinistra nuova cui legare la tradizione ed il valore della nostra
storia.

Scrivo Sinistra non per abbandonare la famiglia socialista cui
appartengo ma perché sono convinto che gli spiriti identitari, in
quanto tali, siano tipici di chi vuole "conservare" non di chi crede
nel "progresso".
Chi è socialista, invece, per definizione e più di ogni altro, opera
nell'ottica del cambiamento.

Civitanova Marche, li 13/11/2009

Ivo Costamagna
(Segretario Prov.le PSI Macerata - Coordinamento Regionale SEL Marche)


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www.partitosocialista-mc.org
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