SOCIALISTA VUOL DIRE VASSALLI
Locatelli: Vassalli i repubblichini li ha subiti sulla propria pelle. Barani no”.
09/01/2009 - «Socialista, in questo Paese, vuol dire solo Vassalli, che ha speso parole durissime contro la proposta di legge che equipara i soldati di Salò agli altri combattenti italiani e che da mesi noi socialisti chiediamo che venga nominato senatore a vita». Così scrive Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialista, a Michele Serra, che sulla rubrica 'L'Amaca' pubblicata oggi su Repubblica aveva parlato della pdl che istituisce l'Ordine della Patria, in cui tutti i combattenti della Seconda guerra mondiale, 'repubblichini' compresi, potranno ricevere onorificenze ma anche contributi. Visto che la legge incriminata ha come primo firmatario un ex socialista, Lucio Barani, oggi deputato del centrodestra, secondo Serra "socialista, in questo Paese, vuol dire Vassalli ma vuol dire anche Barani: e dunque, in via definitiva, non vuol dire più nulla". «I socialisti – ribatte Nencini a Serra – non hanno mai fatto confusione sui questi temi, e da quando sono Segretario nazionale del Partito Socialista, e prima ancora in qualità di presidente del Consiglio regionale della Toscana, ho contribuito in prima persona a far sì che venissero alla luce gli scheletri chiusi a chiave da decenni dentro l'"armadio della vergogna", che contiene notizie risalenti ad alcune tra le più efferate stragi nazi-fasciste». Quanto «a coloro che hanno scelto di convivere politicamente anche con gli eredi della tradizione repubblichina», Nencini li invita a «non abusare, soprattutto in contesti così delicati e dolorosi, del termine socialista. Non possono assolutamente fregiarsene». Anche Pia Locatelli, Presidente del CN del partito, in una lettera al direttore di Repubblica è intervenuta sulla questione: “Il tema della dignità della memoria dei combattenti di Salò, è scabroso a andrebbe affrontato con tutta la serietà e la prudenza che merita- scrive la Presidente dell'IS donne - Violante, da presidente della Camera, venne contestato con inusitata durezza quando appena accennò una riflessione su quella tragica esperienza. Perfino Sandro Pertini venne attaccato da Giorgio Bocca per non aver rifiutato, durante una cerimonia, il saluto col pugnale degli ex fascisti. Serra- prosegue Locatelli- di solito ottimo corsivista a cui piace intingere la penna nel veleno, si accosta al tema solo per fare una polemica sciocca e gratuita contro i socialisti, commettendo pure un grossolano errore. Pretende difatti di dimostrare che il ‘socialismo’ non vuol dire più niente, perché il socialista Vassalli e il socialista Barani su Salò si smentirebbero a vicenda. È evidente per chiunque, ma non evidentemente agli antisocialisti viscerali, che Vassalli e Barani non possono avere lo stesso peso se non altro perché - conclude l'europarlamentare del PS -Vassalli i repubblichini li ha subiti sulla propria pelle e Barani no”.
MAESTRO DI SOCIALISMO
09/01/2009 - «Coscienza critica di tutta la sinistra, maestro di socialismo, protagonista del risveglio culturale dell'area socialista negli anni '70». Riccardo Nencini ricorda con sentimento e passione di dirigente politico Norberto Bobbio, nel quinto anniversario della morte. «Il pensiero politico di Bobbio rappresenta per il Partito socialista – sottolinea Nencini - un punto di riferimento costante. Guardando intorno alle macerie della sinistra oggi in Italia – aggiunge Nencini – vengono in mente alcune sue parole profetiche: 'Un partito socialista ha bisogno per sopravvivere e per guardare con fiducia il proprio avvenire, di grandi ideali. Ma non ha bisogno di inventare nulla. Ha bisogno solo di restare fedele alla propria storia'. Nel ricordare il grande maestro di socialismo – conclude Nencini – è a lui che guardiamo come bussola per la nostra azione politica e i nostri programmi».
PD. LOCATELLI: IMPLOSIONE O SEPARAZIONE VA BENE PURCHÉ FACCIANO IN FRETTA.
Ogni giorno si allunga la lista di occasioni perse e di risse.
09/01/2009 - “Il Pd rischia l’implosione, come scrive Il Regno, o più semplicemente una banale separazione consensuale tra Margherita e Ds. Va tutto bene purché questa agonia abbia fine il più presto possibile”. È quanto afferma l’europarlamentare socialista del Ps Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista delle donne. x “In caso contrario – continua la Locatelli - si aggraverà la condizione di minorità in cui si trova tutto il centrosinistra, socialisti compresi, conseguenza diretta della mancata soluzione della crisi di identità di un Pd ‘senza passato e senza futuro’ come scrive la rivista dei dehoniani. Dall’Abruzzo a Napoli, dalla giustizia alla politica estera, ogni giorno si allunga la lista delle occasioni perse e delle risse interne e non potranno essere certo i commissari di Veltroni a risolvere la situazione.
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