venerdì 9 gennaio 2009

FUORI LA MAFIA DA FACEBOOK E DALL'ANTIMAFIA

Roberto Corona - Commissione regionale antimafiadi Anna Germoni*

(09/01/2009) - Fuori la mafia da Facebook. A chiederlo sono stati 200mila iscritti dopo la denuncia della presenza dei gruppi dedicati a Riina, Provengano, Brusca. Il caso ha fatto il giro delle testate internazionali. Ora, dopo un’inchiesta aperta dalla Procura di Palermo, tocca alla polizia postale verificare se ci sia la mano di Cosa Nostra dietro la fondazione di questi gruppi. Nel frattempo sul social network più in voga nel mondo, cresce la protesta e l’assalto ai siti mafiosi. I gruppi contro la mafia, non si contano più, così come le invasioni di migliaia di iscritti ai fan di Riina. Un segno evidente di cultura antimafie. Ma non basta. Urlare che i mafiosi sono brutti, sporchi e cattivi non aiuta la società civile a costruire un mondo migliore. Purtroppo su alcuni gruppi antimafia, nati spontaneamente su facebook sull’onda di contrasto a quelli sulla mafia, qualche iscritto continua a gettare fango sul capitano ultimo, facendo battute e illazioni sulla sua mancata perquisizione del covo del boss Riina. L’antimafia che fa? Nulla. Un silenzio parlante. Ma la Giustizia non è a targhe alterne. Non la si può invocare quando fa comodo e poi gettare nel cestino le sentenze che non ci piacciono. Eppure il capitano ultimo è stato assolto dal Tribunale di Palermo il 3 febbraio del 2006. Ma è un piccolo dettaglio per qualche beota che continua a fare insinuazioni e battutine. E’ singolare che proprio sul social network più famoso del mondo ci sia anche un gruppo dedicato proprio a ultimo. Peccato che sia frequentato quasi esclusivamente da militari. Lì l’antimafia non c’è. Non ci sono i boom di iscritti. Anche questo è un dettaglio… L’antimafia non è una moda. Non è una passerella. Non è gridare al complotto se poi non si fanno nomi e cognomi. Così si scivola nella demagogia qualunquista, che non aiuta a far camminare quelle idee che ci hanno lasciato tanti Eroi nel nostro Paese. Non è fare interrogazioni parlamentari, creando un Affaire, quando in realtà tutti sanno, che è frutto di un errore. Fare antimafia, non vuol dire cavalcare l’onda, pur di avere consensi. Se sono veri professionisti, prendono le distanze dalle correnti e dagli spifferi d’aria in odor di mafia che ci sono anche al loro interno. E’ inutile negarlo ci sono collusioni mafiose anche nell’Antimafia. Ma se bisogna fare trasparenza e chiarezza bisogna farla appieno. Su tutti i livelli, anche quelli più scomodi. Tutti siamo per l’antimafia. Ogni persona onesta con il proprio lavoro, ogni giorno contribuisce a mettere un piccolo mattone per costruire un futuro migliore. Allora guardiamo in più direzioni e non solo in una. Apriamo tutti e due gli occhi. Uno non basta. Fuori la mafia da Facebook ma… scacciamo anche la mafia nell’Antimafia.

IMG PRESS - 09/01/2009*

Nessun commento:

Posta un commento