domenica 11 gennaio 2009

*Le voci di rimpasto scatenano un terremoto*
In Provincia novità tra i dirigenti, in Comune il sindaco tiene ancora coperte le carte.

MACERATA - “Sono tutte invenzioni dei giornalisti” tuonava il sindaco Giorgio Meschini al telefonino ieri mattina in transito in Galleria del Commercio. Ignoti l’interlocutore ed anche il riferimento alle invenzioni. Una giornata densa di appuntamenti quella di ieri per il primo cittadino che sul tardi ha anche incontrato diversi esponenti politici ad iniziare dal capogruppo del Partito Democratico Romano Carancini . Rigorosamente riservati i contenuti dei colloqui politici mentre alcune fonti riferiscono di una bollitura, nonostante il freddo pungente, dei telefonini degli assessori tutti alla ricerca di notizie (con preferenza evidentemente per le smentite) sul presunto rimpasto che ha in mente Meschini. Chi entra, chi esce? Una cosa si è chiarita: non sono mille, come titolava ieri il Corriere Adriatico, i dubbi di Meschini che anzi precisa di non averne proprio e di aver chiaro il quadro da portare all’esame delle forze politiche. L’avvocato Carancini ha appunto avuto un colloquio con il promo cittadino anche in vista dell’appuntamento di domani con l’interpartitica convocata inizialmente per discutere il bilancio preventivo. Possibile che si finisca con il parlare anche di giunta e ieri appunto il totorimpasto ha sollevato grande curiosità e mille polemiche. Tra gli intoccabili sembrano esserci Mauro Compagnucci, storico assessore all’urbanistica e possibile candidato a sindaco, e Massimiliano Sport Bianchini responsabile della cultura e primatista di preferenze. Anche Bianchini è un possibile candidato sindaco. Far uscire Compagnucci o Bianchini dalla giunta significherebbe voler dare un segnale molto preciso in vista delle elezioni e non sembra essere questa l’aria. In bilico sembra "Di Pietro" ma paradossalmente la presunta debolezza dell’assessore ex Socialista ora pd..... potrebbe invece rivelarsi un punto di forza nella rimodulazione interna di competenze. Poi ci sono Di Geronimo e Delle Fave che potrebbero essere immolati a vantaggio rispettivamente di Mosca e di Blunno. Ed anche in questo caso le perplessità non mancano: Di Geronimo ha fatto incassare milioni di euro con il giochetto delle telecamere in centro, Delle Fave ha firmato l’operazione tunnel che - comunque la si legga, in positivo o in negativo - è stata l’opera pubblica più importante portata termine nelle amministrazioni a guida Meschini. Infine, in posizione più defilata, l’assessore ai servizi sociali Lattanzi, anche lui a rischio pur non essendo mai stato sfiorato da una critica. Meschini non ha dubbi, l’unico problema è capire con quale proposta si presenterà all’interpartitica.

Rimpasto in Comune e rimpasto in Provincia, solo che in corso della Repubblica il presidente Silenzi ha cambiato in parte i settori di competenza dei dirigenti.

Ed allora Mauro Giustozzi dopo un breve transito all’ambiente è ora al vertice del settore lavoro alle “dipendenze” della neo promossa capodipartimento Antonella Garbuglia. Graziella Gattafoni è passata dalla dirigenza di seconda fascia alla prima ed ora guida l’ambiente mentre Simone Ciattaglia dirige il settore formazione e scuola.

Come ebbe a dire il presidente dell’amministrazione provinciale Giulio Silenzi: “La rotazione dei dirigenti da un settore all’altro non rappresenta in alcun modo un giudizio negativo sull’operato, ma vuole essere un modo per valorizzare la professionalità, anche attraverso l’incentivo di un nuovo incarico, tenendo conto delle doti e dell’esperienza di ognuno e del vincolo della specifica professionalità connessa con il titolo di studio.

LUCA PATRASSI
www.corriereadriatico.it - 11/01/2009

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