venerdì 9 gennaio 2009

"La società sta cambiando"
*Noi Riformisti abbiamo il dovere di esserci*

Fondazione Craxi, il coordinatore Benni punta al rilancio.
Ma i seguaci del leader politico continuano a essere divisi
www.corriereadriatico.it - 09/01/2009

ANCONA - Il gran ritorno. Quello dei socialisti che con l'inossidabile Lidio Rocchi si piazzano nei piani alti della politica così da traghettare il centrosinistra regionale sino al 2010. Gioisce Rocchi e il partito che è tornato sotto le luci della ribalta. Ma è un ritorno sofferto. Un po' come tutta la vicenda socialista, quella del dopo Craxi, un'eredità che ancora oggi divide tra chi, in nome dell'idea riformista, ha scelto di restare a sinistra e chi invece ha preferito aderire al Popolo della Libertà. Un divisione che è già degli stessi eredi del leader con lei, la figlia Stefania, promotrice della Fondazione Bettino Craxi e il figlio Bobo, dall'altra parte. Un'eredità che oggi torna alla ribalta non foss'altro che per celebrare il nono anniversario della scomparsa di un uomo che influenzò per molto tempo la vita politica italiana. Da Chiaravalle parte la riscossa: proprio qui nei giorni scorsi si è riunito il comitato regionale di coordinamento della Fondazione Bettino Craxi, presente tra gli altri Fabio Benni, coordinatore regionale nonchè ex assessore della giunta Giampaoli negli anni '90 e '93. Dal comitato la conferma che tutti i responsabili provinciali della Fondazione, Pesaro a parte, sono stati chiamati a far parte dei comitati promotori del Popolo della Libertà. Già, perchè, come ricorda il consigliere regionale Fi-Pdl Giacomo Bugaro, “anche nelle Marche la Fondazione Craxi intende costituire un punto di riferimento per i riformisti e in primo luogo per la quasi totalità dei socialisti che, dopo l'eliminazione giudiziaria del Psi, si è schierata con Forza Italia, contro coloro che hanno organizzato e portato a termine la cancellazione dalla scena pubblica dei partiti che avevano contribuito e reso forte la democrazia italiana”. Ed eccolo il nodo della contesa. Quello che fa dire a Benni che “siamo alla vigilia di una stagione di importanti cambiamenti e noi riformisti abbiamo il dovere di esserci”. Ma è quello stesso nodo che fa dire a un altro craxiano ma dall'altra parte come Ivo Costamagna, ex assessore regionale e oggi segretario provinciale del Ps di Macerata che “i craxiani stanno nel centrosinistra” perchè “Craxi voleva guidare la sinistra e si proponeva come il nuovo Mitterand e non come De Gaulle”. Insomma, “Craxi era un riformista, anticomunista ma di sinistra”. Per Costamagna “chi è andato dall'altra parte è convinto che in Italia ci sia stato un golpe con Tangentopoli e che dunque ora sia necessario stare con coloro che si battono per ripristinare lo stato di diritto. Sono gli stessi secondo cui questa è una sinistra conservatrice. Un’analisi condivisibile ma la terapia è peggiore del male”. Eccola, allora, l'eredità contesa ed è così che da nord a sud i seguaci del leader sono sparsi ovunque nelle Marche. A destra come a sinistra. In molti casi, si tratta di uomini che hanno calcato per anni le scene della politica marchigiana e che ancora oggi ricoprono incarichi dentro il partito. Ci sono Giancarlo Scriboni, ex presidente del consiglio regionale dal ’90 al ’93, ora presidente del Ps di Pesaro, Gaetano Recchi, ex presidente della giunta regionale, ora tra le fila del Ps, lo stesso neo assessore regionale Lidio Rocchi come il segretario regionale del Ps "Massimo Seri" e il neo capogruppo in Regione, Tonino D'Isidoro. Se di fedeltà ad ideali si parla non si può dimenticare Franco Trappoli, attualmente segretario del Ps di Pesaro: fu l'uomo di fiducia di Craxi nelle Marche. Impossibile tralasciare Angelo Tiraboschi, leader storico nelle Marche. Anche Sandro Zaffiri, ex segretario regionale del Nuovo Psi e ora transitato alla Lega Nord, vanta un passato di craxiano di ferro come Cesare Celani ora assessore comunale Udc al Comune di Ascoli Piceno. E craxiani fedeli sono anche alcuni sindaci: quello di Morrovalle, per esempio, "Francesco Acquaroli", Partito Socialista e Gianni Basso, primo cittadino di Montegranaro, Pdl....?

F.B.

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