venerdì 21 maggio 2010

MORENO PIERONI - Assemblea Legislativa delle Marche

Intervento di MORENO PIERONI, per ALLEANZA RIFORMISTA - PSI, nell'ultima Seduta dell'Assemblea Legislativa delle Marche sulle Dichiarazioni Programmatiche del Presidente Spacca.

Signor Presidente dell'Assemblea Legislativa, colleghi Consiglieri, Presidente della Giunta Spacca, intervengo per dare un contributo sul programma e per esprimere l'opinione di Alleanza Riformista.

Alleanza Riformista è un "laboratorio politico" che ha unito a livello elettorale, e vuole continuare a farlo nell'attività di questa legislatura, tre culture che hanno svolto un ruolo fondamentale nella
storia della nostra Repubblica e della Regione Marche, quella socialista riformista, quella laico-repubblicana e quella del cattolicesimo liberale. Il risultato elettorale ottenuto, nonostante le oggettive difficoltà organizzative, ha dimostrato che non si tratta di una realtà residuale, avendo sfiorato infatti, come voi tutti sapete, l'elezione del secondo Consigliere regionale, né tantomeno marginale da un punto di vista politico. E' per me, socialista da sempre, un onore poter ricordare in quest'Aula i due Presidenti socialisti, Emidio Massi e Gaetano Recchi, che hanno dato, insieme ai tanti Consiglieri ed Assessori regionali di questa area politica, un contributo determinante per il consolidamento dell'Istituzione regionale e per il concreto sviluppo sociale ed economico delle Marche. Voglio salutarli tutti, ringraziando anche i due Consiglieri che mi hanno preceduto nella legislatura scorsa, l'Assessore Lidio Rocchi ed il Presidente del Gruppo Antonio D'Isidoro. Signor Presidente, ho iniziato parlando di Alleanza Riformista perché essa, pur nella complessiva condivisione della prosecuzione di un cammino comune che abbiamo sottoscritto con il programma di governo, intende svolgere un ruolo importante, sia all'interno di questa Aula, sia nella società marchigiana. Il segretario regionale del PD Ucchielli ha parlato di "Laboratorio Marche" per caratterizzare questa esperienza di governo che sta iniziando il suo lavoro e che, secondo questa sua visione, si baserebbe su di un rapporto forte tra il Partito Democratico, l'Italia dei Valori e l'Unione di Centro. Diciamo subito, Presidente, con grande franchezza ma anche con altrettanta lealtà che contraddistinguerà il nostro comportamento verso la maggioranza di cui ci onoriamo di far parte, che se quel "Laboratorio" fosse escludente e basato su di una logica di autosufficienza si commetterebbe, a nostro avviso, un grave errore. Tre culture politiche di Governo, come appunto quelle rappresentate da Alleanza Riformista, non si uniscono semplicemente per il momento elettorale o per rivendicare un ruolo nell'Esecutivo di Giunta, ma perché possono dare un grande contributo alla maggioranza stessa. Una Giunta a cui, seppure oggi si sia privata della nostra presenza, daremo il nostro sostegno, per cui rivolgiamo gli auguri più sinceri di buon lavoro. Quella da noi posta, Presidente, è una questione politica e, come tale, la riteniamo del tutto aperta. Questo non solo in virtù della nostra storia, che ho appena ricordato, ma soprattutto guardando al futuro. Crediamo davvero che una coalizione di centro-sinistra dal profilo riformista si possa ricostruire come credibile alternativa al Governo nazionale, in vista delle elezioni che si terranno nel 2013 o forse anche prima, senza il riformismo socialista, quello repubblicano e quello cattolico-liberale? Inoltre va ricercato, va dato atto al Presidente Spacca di aver tentato più volte un dialogo, con quelle forze oggi all'opposizione un profilo davvero riformista sulle cose concrete. Noi lo faremo cercando di svolgere quel ruolo che di fatto l'attuale composizione della Giunta ci assegna, per convincere, attraverso fatti concreti, della essenziale necessità della presenza di un quarto soggetto politico, quello, appunto, riformista. Lo faremo in quest'Aula dove, all'interno del quadro programmatico complessivo esposto dal Presidente Spacca nella prima seduta dell'Assemblea legislativa, svilupperemo un'azione di proposta legislativa che renda evidente che le istanze di cui siamo portatori, in base ai nostri ideali, sono sentite come prioritarie dalla gente della nostra regione. Continueremo a farlo, quindi voglio qui indicare alcuni punti programmatici su cui riteniamo che il confronto e la necessaria sintesi nella coalizione di centro-sinistra vadano approfonditi.

- Politica sanitaria, innanzitutto.

Accanto alla valutazione positiva del sistema socio-sanitario regionale, espressa dal Presidente Spacca nelle sue comunicazioni all'Assemblea legislativa, che condividiamo, vogliamo anche esprimere la nostra preoccupazione nei confronti delle risposte concrete, specie in determinati settori e realtà territoriali, rispetto al diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini.
In questo senso, come Alleanza Riformista lo abbiamo già evidenziato in sede di stesura del programma di Governo, va approfondita la ricerca del miglior sistema di valorizzazione delle funzioni operative dei territori, partendo dall'Asur ma rivedendone le articolazioni, ad esempio, provinciali. Fondamentale, a nostro avviso, è il richiamo che il Presidente Spacca ha fatto in merito alla selezione meritocratica dei dirigenti amministrativi e dei primari medici, a cui noi aggiungiamo una maggiore valorizzazione, in entrambi i settori, delle esistenti, elevate professionalità marchigiane.

- Un parallelo di tale criterio va ricercato, attraverso appositi incentivi, in un altro settore fondamentale, quello della piccola e media impresa.
Incentivi più consistenti per chi mantiene nella nostra regione la propria attività produttiva ed anche per chi non delocalizza ma internazionalizza, mantenendo, quindi, un forte rapporto con il territorio. Dunque va rafforzata in ogni modo possibile quella che continua ad essere la spina dorsale dell'economia marchigiana.

- In riferimento al settore commercio mi impegnerò, anche alla luce della mia esperienza avuta come Sindaco, per una effettiva regolamentazione del rilascio delle autorizzazioni riguardanti nuovi insediamenti di centri commerciali. Ciò al fine di evitare sia ulteriori criticità per i piccoli commercianti, sia l'illusione della creazione di nuovi posti di lavoro, che, però, l'esperienza ci insegna essere di carattere esclusivamente precario. - Nell'ambito dell'altro diritto fondamentale, ossia quello al lavoro, va data, a nostro avviso, maggiore priorità all'attivazione di politiche rivolte a favorire il lavoro dei giovani.
Occorre garantire sempre più l'accesso al credito, assicurare davvero adeguato sostegno a quei giovani che, singolarmente od in forma associata, presentano progetti imprenditoriali significativi e diffusi sul territorio.


- Occorre assicurare concretamente a tutte le persone i diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione.
Tra questi intendiamo riproporre la proposta di legge, firmata nella passata legislatura dal Consigliere D'Isidoro, per un sostegno concreto ai genitori separati che si trovano in situazione di difficoltà economiche.


- Alcune riflessioni voglio farle sul sistema complessivo dei trasporti, fondamentale per la tenuta sociale e civile in una regione che ha un territorio come quello delle Marche.

Nella scorsa legislatura è stato, oggettivamente, svolto un buon lavoro che ora dobbiamo proseguire.
Va innanzitutto approvato rapidamente il nuovo Piano regionale dei trasporti, bloccato nell'ultima seduta assembleare. Occorre istituire un'unica cabina di regia per governare le infrastrutture strategiche del porto, dell'interporto e dell'aeroporto, e privilegiare forme di trasporto collettivo rispetto a quello individuale, favorendo lo spostamento dal trasporto su gomma a quello su rotaia. Nel settore ferroviario occorre proseguire nel tipo di rapporto avuto con RFI nella scorsa legislatura quando, con competenza e grande autorevolezza, si sono ottenuti ottimi risultati, come ad esempio l'aver impedito la soppressione di numerose fermate. Accanto a ciò occorre dare attuazione all'accordo tra la Regione e lo Stato al cui interno sono inserite le cosiddette "linee secondarie". Per l'Ascoli-Porto d'Ascoli vanno proseguiti i lavori di potenziamento già avviati con l'elettrificazione della linea. Riflessioni distinte vanno, invece, fatte per la Civitanova-Albacina e per la Fano-Urbino. Per la prima va sostenuto il progetto, per la parte compresa tra Civitanova e Macerata dove l'insediamento abitativo è ormai senza soluzione di continuità, di trasformazione in una metropolitana leggera di superficie, mentre per la seconda, la Fano-Urbino, la Regione, a nostro avviso, deve farsi promotrice di un confronto con le Istituzioni locali per verificare con loro se il totale ripristino di tale linea viene considerata come la migliore soluzione per utilizzare il finanziamento previsto o se e quali alternative possono essere prese in considerazione.

- E' giunto anche il momento per ripensare radicalmente alle nostre città e alla funzione concreta che si intende dare ad Ancona capoluogo, funzione che deve essere utile alla crescita dell'intera regione.
Occorre una nuova legge urbanistica regionale che punti al recupero del patrimonio edilizio esistente, all'obbligo di adeguamento di tutti i regolamenti edilizi comunali ai nuovi standard eco-compatibili.


- La politica ambientale va rafforzata definendo meglio l'attuale legge sul Piano energetico, rilanciando ancor più tutte le energie rinnovabili che non creino gravi criticità al sistema eco-ambientale e turistico. - Per il mondo scolastico, sempre più in difficoltà per i tagli ormai evidenti, dobbiamo mantenere alta l'attenzione con appositi interventi alla scuola pubblica, senza però dimenticare il sostegno alla scuola privata, oggi utile per il nostro sistema scolastico marchigiano, incentivando e sostenendo con appositi finanziamenti eventuali percorsi educativi diversi, pensiamo ad esempio al sistema Montessori. - Anche in altri settori rilevanti, come il turismo, la cultura, la caccia, la pesca, lo sport, Alleanza Riformista intende sviluppare la sua azione di governo.
Un'azione di governo che deve, innanzitutto, rispondere a quella che è diventata la prima delle richieste della gente: rapidità e trasparenza.


- E' inoltre evidente che un'efficace attività di governo regionale debba svilupparsi anche attraverso adeguate sinergie istituzionali. Per questo sosteniamo convintamente la proposta del Presidente Spacca di un comune e nuovo quadro di alleanze strategiche tra le Regioni del centro Italia.
- Questa dovrebbe essere la legislatura della riforma federalista dello Stato ed è naturale che qualunque programma di governo non possa prescindere dalla cornice istituzionale in cui si dovrà sviluppare.
Impossibile allora, Presidente, esimersi dall'esprimere la nostra opinione rispetto a tale riforma. Alleanza Riformista sostiene la necessità del rafforzamento delle Autonomie regionali che, però, debbono essere inserite in un quadro di forte unità nazionale.
Le Marche debbono non soltanto aderire ma sviluppare autonome iniziative per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Va raccolto il ripetuto ed autorevole monito del Capo dello Stato per una riforma delle istituzioni che raccolga il più largo consenso possibile e per una graduale evoluzione in senso federalista che, però, deve avvenire senza in alcun modo mettere in discussione l'Unità nazionale. Al richiamo del Presidente Napolitano si è unita la voce della Conferenza Episcopale Italiana che lo ha fatto attraverso il suo Presidente Cardinal Bagnasco. Quella della Chiesa cattolica è una presa di posizione doppiamente importante, anche in relazione alle vicende risorgimentali che pure segnarono, per un lungo periodo, i rapporti con lo Stato italiano. Occorre, però, consentire sempre alla Chiesa di esprimere in piena libertà le proprie posizioni anche quando non si dovesse essere d'accordo con le stesse. La funzione evangelizzatrice svolta dalla Chiesa cattolica avviene, e deve sempre avvenire, su di un piano differente rispetto a quello del dibattito politico. A questo proposito, viste le dichiarazioni del Ministro Calderoli, mi verrebbe da chiedere ai colleghi Consiglieri della Lega Nord, di cui saluto l'ingresso nell'Assemblea legislativa delle Marche, cosa pensano delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, trovandosi oggi nel massimo consesso istituzionale di una regione dove sono avvenute importanti battaglie, come quelle di Tolentino, di Castelfidardo e di altre città, che hanno consentito la nascita dello Stato unitario.

Un federalismo solidale e non divisivo è, a nostro avviso, l'unico accettabile.
Concludo confermando, sia il pieno e leale sostegno di Alleanza Riformista e mio personale alla Giunta e al Presidente Spacca, sia la volontà di sviluppare il nostro ruolo attraverso quella "autonomia responsabile" che è insita nel nostro DNA.

MORENO PIERONI
Presidente Gruppo ALLEANZA RIFORMISTA/PSI/MRE/DCM
Assemblea Legislativa delle Marche



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