martedì 29 aprile 2008

VELTRONI SANTO!!

Risultati alla mano, è difficile contestare l'irridente sberleffo di uno striscione della destra che, in serata, inneggiava a "Veltroni santo subito", lungo la scalinata del Campidoglio: "Con le primarie ha fatto cadere il governo Prodi. Con le politiche ha cacciato i comunisti dal Parlamento. Candidando Rutelli ha perso Roma".
Claudio Simonetti

2 commenti:

  1. La sconfitta di Rutelli a Roma segna la fine del progetto del Partito Democratico, almeno nelle forme che ha assunto oggi. Le responsabilità di chi oggi è alla guida di quel partito - e ne ha deviato l'originario progetto riformista, cercando il consenso del centro - sono innegabili e credo dovranno essere affrontate all'interno di quella formazione. Tuttavia ritengo che, indipendentemente dalle scelte della dirigenza del PD, spetti a tutte le forze della sinistra democratica (che un paradosso della storia ha espulso dal Parlamento) segnare un cambio di passo. La fase che si apre deve registrare, a mio avviso, il superamento dell'abitudine a criticare gli errori altrui. L'analisi delle cause che hanno determinato la sconfitta elettorale della sinistra appare ora sufficientemente chiara. Monopolio televisivo, cancellazione anche dei meriti del governo Prodi e della logica di coalizione, mistica del voto utile erano elementi sui quali non potevamo intervenire. L'insistenza sulla laicità e l'oblio della questione della sicurezza e dei problemi legati all'immigrazione sono stati invece errori strategici, che hanno convinto buona parte degli elettori di sinistra a votare per forze reazionarie come la Lega, optando per un sistema di valori diametralmente opposto.
    Se questo è corretto, e se non possiamo che operare al di fuori del luogo della rappresentanza politica nazionale, che ogni nostra energia residua sia spesa per la costruzione di un soggetto plurale, che a partire dalla centralità del lavoro porti avanti un progetto riformista in economia, liberale nell'ambito dei diritti civili, convintamente europeista, in una parola PROGRESSISTA.

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  2. Ricordo sommessamente che quelli che hanno esposto lo striscione di cui sopra hanno festeggiato per un'intera giornata con braccia tese e canzoni squadriste. Ora,va bene esprimere una qualche soddisfazione x la debacle del Partito Democratico, ma addirittura gioire x la vittoria di Alemanno(come ho visto fare lunedì pomeriggio al Grassetti da un vostro iscritto)mi pare francamente un pò troppo!
    Sempre più perplessamente,
    Simone(ass.radicale Romolo Murri)

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