martedì 15 aprile 2008

*E' STATA UNA WATERLOO* Vince Berlusconi, comanda Bossi. Sconfitti Veltroni e la politica del PD, disfatta Socialista e della Sinistra

Nessuno, francamente, si aspettava una batosta cosi' grande, storica. Addirittura, difronte al crollo dei Socialisti e, piu' in generale, dell'intera Sinistra, passa in secondo piano la nettissima affermazione del centrodestra ed il ritorno al potere, solenne e festoso, di Silvio Berlusconi. L'Italia si trova per la prima volta ad avere un Parlamento della Repubblica privo di un Gruppo Socialista. C'e' una fortissima coalizione (partito?) di centrodestra, il Popolo delle Liberta', che ha la maggioranza ma che e' condizionata dal successo strepitoso della sua anima xenofoba e antimeridionalista (la Lega di Bossi); c'e' una opposizione che, senza aumentare di un solo voto rispetto all'Ulivo del 2006, trasforma quel "contenitore" plurale in un Partito Democratico di centro, un opposizione di centro, per di piu' condizionata, a sua volta, dall'altrettanto strepitoso successo della sua componente forcaiola (L'Italia dei Valori di Di Pietro); poi c'e' un partito cattolico moderato di media grandezza (l'UDC di Casini), schierato su posizioni intermedie rispetto ai due schieramenti... "grossi". Ieri sera mio figlio di 16 anni mi chiedeva... CHE ITALIA SARA'? Gli ho risposto che lui sa gia' come la penso: un'Italia senza un Socialista ed un esponente della Sinistra in Parlamento, cioe' senza nessuno che difenda i diritti degli "ultimi" e dei nuovi poveri del Terzo Millennio, che sostenga la valorizzazione di chi e' davvero portatore di "meriti" e di "valori" e non di chi sa meglio... "apparire" o "farsi largo", cioe' senza una "sentinella" che si opponga agli scivolamenti integralisti e reazionari, un'Italia cosifatta penso che sara' un Paese pessimo. Non c'e', pero', niente di peggio, di fronte ad un ceffone politico elettorale di questa portata, di mettersi a piangere ed abbandonarsi al lamento. Conviene mantenere, per quanto possibile, la mente fredda e riprendere a fare politica. Ponendosi, ovviamente, due domande. La prima e': QUALI SONO LE CAUSE DELLA SCONFITTA? La seconda viene come conseguenza: E ORA, CHE FARE? Non so rispondere alla prima domanda. Se avessi conosciuto in anticipo le cause della sconfitta le avrei dette. Non credo che nessuno avesse capito cosa stava succedendo e, quindi, non credo che nessuno sappia analizzare lucidamente le cause. Certo se mi si chiede un elenco ve lo faccio: il falso bipartitismo imposto da Veltroni e tutta quella faccenda del voto utile, lo slittamento a destra dell'opinione pubblica italiana, il peso di temi come l'immigrazione e la sicurezza, il ritardo con il quale i socialisti hanno saputo avviare il processo unitario, una discreta litigiosita' interna, l'assenza di rinnovamento, il poco appeal delle liste elettorali, l'indebolimento drammatico della struttura dei partiti politici e dunque del loro radicamento sociale, la difficolta' ad avere un dialogo con il proprio elettorato (anzi con l'intero elettorato), l'impressione che abbiamo dato di essere stati troppo subalterni al Governo ed a Prodi, la poca convinzione con la quale abbiamo battuto sul tema di una profonda ristrutturazione del mondo del lavoro e dello stato sociale con una impostazione davvero liberalsocialista, la difficolta' che ha creato al nostro messaggio sulla laicita' dello Stato la svolta improvvisa (fondamentalista e moderata) della Chiesa Cattolica passata da Woijtyla a Ratzinger.... Posso prosegiure ancora, e mettere tra gli errori, ovviamente, le difficolta' di comunicazione e di fare politica in un sistema del tutto spettacolarizzato e "televisionaro". Alla fine di questo elenco resta, pero', poco. Puo' anche essere tutto giusto ma sono il primo a rendermi conto che non ci basta certo a capire dove sono stati gli errori veri, essenziali e, quindi, in che modo correggerli. Dobbiamo, credo, aprire una discussione seria ed approfondire un'analisi "autocritica". Dobbiamo farlo riaprendo e rivedendo profondamente il processo "costituente" e non certo chiudendoci in noi stessi. Non aggrovigliamoci in una discussione da ceto politico, piena di sottintesi, di ripicche, dispetti, psicodrammi e cose del genere. Dobbiamo chiamare a raccolta tutti quelli che vogliono RICOSTRUIRE UNA SINISTRA LAICA, AMBIENTALISTA, LIBERALE, SOCIALISTA E RADICALE, INSOMMA UNA SINISTRA LABURISTA. Ripeto chiamando a raccolta tutti coloro che sono inorriditi da questo Parlamento che e' uscito dalle urne. Mi e' piu' facile rispondere alla seconda domanda. DA OGGI SI FA' PUNTO E A CAPO. Si ricomincia. Tocca ad una nuova generazione di socialisti, a tutti i livelli, assumere onori (pochi) ed oneri (tanti) e rimettersi a lavorare per rifondare una NUOVA FORZA LABURISTA. Occorre farlo subito perche' alle Elezioni Europee del prossimo anno e' necessario che questo soggetto politico sia... "in campo". Li, con il sistema proporzionale puro, ci si pesera' davvero in modo democratico senza falsi... "voti utili". Occorre affrontare questo lavoro senza farsi spaventare, accettando, anche con umilta', questa durissima lezione che abbiamo ricevuto. Sicuri di aver fatto un numero enorme di sciocchezze ma anche di avere in testa delle idee che non sono affatto male. P.S.:vedrete che, gia' da oggi, il voto amministrativo dara' risultati molto diversi... Civitanova Marche, li 15/4/2008 Ivo Costamagna

1 commento:

  1. A volte sconfitte pesanti come questa possono aiutare a chiarirsi le idee e ricominciare con più determinazione.
    Credo sia ora di abbandonare i "fortini" in cui ci siamo chiusi fino a ieri. Condivido in pieno la tua proposta: ri-costruire una sinistra di alternativa, socialista,laica,liberale,radicale,ambientalista e,aggiungo io,federalista e non-violenta. Dobbiamo avere come esempi i socialisti spagnoli e francesi,i laburisti inglesi,i democratici americani, senza dimenticare che il "vero" Partito Democratico italiano non è un dato di fatto,ma è ancora da costruire.Perché non farlo insieme?
    Con affetto e ammirazione per la passione politica che dimostri nel quotidiano,
    Simone(ass.radicale "Romolo Murri")

    RispondiElimina