venerdì 11 aprile 2008

"QUATTRO PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE" ED IL *COMPAGNO DARIO CONTI *

IL PD DI MACERATA AGGIUNGE SOLO ALTRE FIGURINE AL SUO ALBUM AFFASTELLATO DI PERSONAGGI DIVERSI, "DISTINTI E DISTANTI" TRA LORO, MA TUTTI ALLA RICERCA DI UNA (RI)COLLOCAZIONE PERSONALE NELLA "FILIERA DEL POTERE" PROMESSA, A TUTTO ED A TUTTI, DAI "DEMOCRATICI". Per essere corretti, e noi vogliamo esserlo fino in fondo, una distinzione va fatta tra Bruno Mandrelli e Maurizio Del Gobbo che la loro scelta l'avevano maturata da tempo e comunicata in modo corretto pur nel profondo dissenso ed amarezza che la stessa aveva, comunque, provocato nel Partito Socialista di Macerata che li aveva sempre gratificati, anche per indubbi meriti personali, con ruoli importanti e di grande prestigio ed, invece, Ulderico Orazi e Stefano Di Pietro che, dopo ESSERSI ISCRITTI AL PARTITO SOCIALISTA NON PIU' DI UN MESE FA', COMPIENDO UN ATTO MORALMENTE E POLITICAMENTE IMPEGNATIVO, scoprono le "magnifiche e progressive sorti" del PD a 48 ore dal voto in modo, tra l'altro, da impedire al Partito Socialista di rispondere essendo, domani, giornata di "silenzio elettorale". LO FARA' IL COMPAGNO FEDERICO VALORI NEL COMIZIO DI STASERA, CHE SI TERRA' ALLE ORE 18 IN PIAZZA CESARE BATTISTI A MACERATA, ED A CUI INTERVERRA' ANCHE IL NOSTRO CAPOLISTA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI On.ROBERTO VILLETTI. A MAGGIOR RAGIONE E' NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I COMPAGNI ED IL COINVOLGIMENTO DI PIU' ELETTORI POSSIBILE! Io mi limito a due considerazioni: 1)Sono certo che pur avendoci "ambiguamente" lavorato da tempo i "nostri" arrivano "spogli e nudi" all'approdo nel PD perche' nessuno degli oltre 100 iscritti al Partito Socialista di Macerata li seguira' in questo loro... "viaggio della speranza" e che questo rendera' piu' facile al PD FAGOCITARLI E FARLI ("POLITICAMENTE") SCOMPARIRE come e' gia' successo ai pochi socialisti che hanno ceduto alle "sirene" del Partito Democratico (valga per tutti il caso piu' "rilevante", quello di Ottaviano Del Turco); 2)DI PIETRO DICE CHE "LE COSE GIUSTE VANNO FATTE SUBITO". BENE, COMINCI LUI DIMETTENDOSI DA ASSESSORE AL COMUNE DI MACERATA. DI PIETRO OCCUPA QUEL POSTO NON PER ELEZIONE POPOLARE CHE NON C'E' STATA ESSENDO STATO BATTUTTO DA FEDERICO VALORI MA, ESCLUSIVAMENTE, PER INDICAZIONE DEL PARTITO E DEL CONSIGLIERE SOCIALISTA. DIMOSTRI CHE LA MIA ANALISI, SUL FATTO CHE LA LORO E' SOLO UNA SCELTA DI POTERE, E' SBAGLIATA. RIPETO, DI PIETRO SI DIMETTA PRIMA DELLE ELEZIONI! Sulle stesse pagine dei quotidiani locali di oggi viene intervistato il compagno DARIO CONTI. Ognuno puo' avere le sue idee sulle scelte di Dario ed io non ho passato un giorno di questa difficile campagna elettorale senza pensarlo e pensare, anche senza sentirci, al profondo travaglio ed all'indignazione che lo avevano spinto ad un INGIUSTO ISOLAMENTO. Oggi lui si presenta come: -DARIO CONTI (PENSIONATO)-, PARLA DEI PROBLEMI DELLA GENTE COMUNE E DELLA NOSTRA PROVINCIA. IO NON GLI RIVOLGO ALTRI APPELLI. IN UN SIMBOLICO ABBRACCIO FATTO DI STIMA, AMICIZIA E COMUNANZA DI IDEALI (I NOSTRI NON SONO IN VENDITA!) MI LIMITO AD OSSERVARE CHE DARIO E' QUELLO CHE UN SOCIALISTA DOVRA' ESSERE DOPO IL 14 APRILE: *UN UOMO CON IL CERVELLO RIVOLTO AGLI ANNI DUEMILA ED AL FUTURO MA CON IL CUORE, LO STILE E L'ONESTA' DEI SOCIALISTI DELL'OTTOCENTO*. Civitanova Marche, li 11/4/2008 Ivo Costamagna (Coordinatore Provinciale Partito Socialista Macerata)

1 commento:

  1. Commento di DARIO CONTI:

    Caro Ivo, non commento, ora, la scelta dei quattro compagni di Macerata, prima iscritti alla costituente socialista e poi passati al Pd indicando agli elettori socialisti di votarlo, anche perché ritengo che altri passeranno nelle file del Pd, secondo come saranno i risultati elettorali e questo mi dispiace e mi preoccupa. Lo farò nei modi e nei tempi che riterrò più opportuni.

    Ti ringrazio per le parole che hai voluto rivolgermi. La mia scelta, sofferta, rimane ferma. Tu e tutti i compagni sapete il perché. Non si può essere insieme o sedersi a fianco di chi ha creato grandi difficoltà al partito, non riconoscendo la sua linea politica, fino a far revocare il suo assessore provinciale. Sospesi dal partito ed usciti dallo stesso, ora invece imposti nelle liste socialiste, come se nulla in questi anni fosse accaduto. Si è delegittimata così l’azione politica del gruppo dirigente, prima dello Sdi e poi della costituente socialista, portata avanti, in questi ultimi anni, nei confronti dell’amministrazione provinciale fino a chiedere le dimissioni del presidente. Questa delegittimazione creerà confusione e disagio nell’elettorato socialista. Le parole devono essere sempre seguite dai fatti, altrimenti si perdono nel vuoto e non si è più credibili. Dario Conti

    RispondiElimina