giovedì 17 aprile 2008

Macedonie indigeste

Caro Gianluca,
comprendo che, conoscendo i radicali da troppo poco tempo, ti risulta ancora difficile capire come funzionano. Mi ricordo ancora quando, chidendomi delucidazioni sulla nostra prassi interna, ascoltavi la risposta sgranando gli occhi, non capacitandoti della nostra profonda, radicale diversità.
Ad esempio non ti rendi conto che quando dici "nominati e non eletti" usi una terminologia ed una analisi radicale; siamo stati noi a denunciare questo e non soltanto prima delle elezioni ma anche nella conferenza stampa di ieri Rita ha detto testualmente:
"Da radicali siamo consapevoli che la democrazia non esiste in questo Paese e che entriamo in questo Parlamento da nominati, in un sistema che violenta e ferisce la democrazia". Rapporto organico? Annullamento nel PD?
La stessa proposta di Chianciano per una specie di Fiuggi 2, rilanciando una proposta di aggregazione dell'area laica socialista e liberale, ti sembra espressione di acquiescenza, di resa alle Binetti ecc.?
Inoltre. Maurizio Turco ha subito precisato la necessità che il gruppo unico non significa vincolo di mandato e che le sue regole devono essere discusse e non imposte ed ha chiesto al suo omonimo ministro ancora in carica si dare subito corso alle nouve linee guida per la legge 40. Rapporto organico? Annullamento nel PD?
Sono solo alcuni dei segnali che, per chi sa e vuole coglierli, mostrano l'esatto opposto dei tuoi timori.
In definitiva ti chiedo e chiedo a tutti coloro che hanno uno sguardo onesto e non prevenuto: secondo te è maggiore garanzia di laicità la presenza in Parlamento della Bonino eletta nel PD o di Tomassucci eletto nel PS? Ti garantisce di più una firma messa su un cosiddetto patto laico, o 40 di storia e di battaglie?
Potrei sbagliare, ma ho la sensazione che tua nonna sia meno prevenuta di te e sarò quindi felice di incontrarla a Chianciano, tu resta pure a San Severino a rifondare l'unità socialista e a cianciare di laicità, ma, in realtà, spero che ci ripenserai.
Con affetto,
Adelio

P.S. Una precisazione, per così dire, tecnica: radio radicale è organo di partito
e, come tale, non deve rispettare nessun silenzio elettorale.

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