martedì 20 maggio 2008

Un auspicio

Le iniziative politiche da assumere in relazione al progetto di costruzione della diga di Fiuminata; il funzionamento del blog ed il senso della partecipazione ai dibattiti avviati; la situazione apertasi nell'Amministrazione Comunale di Macerata; le prospettive del Congresso Provinciale: sono stati questi i temi di rilievo trattati nella riunione del Coordinamento di ieri 19 maggio presso la sede PS di Civitanova. La partecipazione non brillante non ha impedito di sviluppare un confronto costruttivo ed aperto, nel corso del quale sono state avanzate proposte interessanti per rivitalizzare l'attività politica.
E' auspicabile infatti che ciascuno di noi, in un momento così delicato per la vita del Partito, partecipi e dia il suo contributo.  Abbiamo bisogno di ridare speranza e corpo alla causa socialista, pur fra le difficoltà del momento presente, sempre memori che nemmeno le più gravi aberrazioni della Storia sono riuscite a cancellare le istanze di giustizia, di libertà, di solidarietà di cui siamo portatori. E' necessario, oggi più che mai, che la vecchia  e la nuova generazione si uniscano in questo sforzo ideale e pragmatico, compiendo un salto nella modernità ed affrontando apertamente tutte le nuove sfide. Da giovane compagno a compagni più maturi, dico:  Avanti!
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Riccardo 

7 commenti:

  1. Apprezzo la voglia di Riccardo, Francesco, Gianluca (i pochi giovani tra i socialisti maceratesi) di andare avanti nonostante i deboli segnali positivi in mezzo ad una mesta atmosfera da "Sciogliet le righe!".
    Riccardo lamenta una "non brillante partecipazione" al coordinamento provinciale della costituente PS di ieri sera: non c'é da stupirsi, quell'organismo appartiene ormai al passato, ad un passato di compagni delusi, stanchi e, forse, amareggiati dalla consapevolezza dei propri errori.
    Però, chiunque ha (ancora) un ruolo dirigente (parola, forse, un po' troppo grossa in questa contingenza) non può abbandonare le insegne e scappare: ha il dovere, credo, di indicare una strada per uscire dalla palude in cui siamo finiti.
    E' per questo che io, che non ho mai avuto particolari simpatie per De Michelis, ne ho apprezzato l'analisi politica e le prospettive politiche indicate. Al momento sono quelle con le quali mi trovo in maggiore sintonia.
    Ad abbandonare la lotta si fa sempre in tempo, ma almeno proviamoci; proviamo a non rendere inutile questo congresso che qualcuno considera troppo precipitoso e povero di dibattito politico; proviamo ad arricchirlo noi e, intanto, discutiamo pure di problematiche locali e delle posizioni da assumere nei confronti di esse, magari iniziando da una diga che comincia a "ribollire".

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  2. Grazie Luigi per la stima che rivolgi e che riconosci a noi giovani. Ma il grazie vero e pieno te lo accredito per volermi ancora schierare nella squadra dei "giovani" ;-)
    Comunque ieri sera la riunione è stata di una tristezza senza fine. L'unica cosa positiva è che con Riccardo ci siamo un pò "chiariti" e stretti la mano.

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  3. Per motivi di lavoro - il lunedì lo dedico ai miei pochi ma validi allievi musicisti - non ho partecipato alla riunione. Me ne dispiace ritenendo che in questo momento l'incontro, il confronto, e magari anche lo scontro fra i compagni siano importanti per ritrovare una bussola politica.
    Cercherò di mancare il meno possibile.
    Vezzoso

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  4. AI COMPAGNI: Baleani, Di Corato, Gelsomino (Vice Coordinatori), Simonetti (Coordinatore Segreteria) Borroni, Bravi, Conti, Crescimbeni, Dichiara, Gaspari, Garofolo, Gennaro, Giampaoli,
    Lambertucci, Morelli, Paolucci Enrico, Paolucci Marcello, Ronchetti, Santarelli, Scipioni, Starace, Stella, Valori, Zazzetta - Il compagno LUIGI TOMASSUCCI all'interno del suo commento, per altri aspetti magari anche condivisibile dal punto di vista dell'analisi politica e delle possibili prospettive, sulla riunione di ieri del Cordinamento Provinciale PS, trova il modo per definirvi (io, naturalmente, per primo) come appartenenti ad: "UN ORGANISMO DEL PASSATO, UN PASSATO DI COMPAGNI DELUSI, STANCHI E, FORSE, AMAREGGIATI DALLA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI ERRORI" ...E' questa la spiegazione da dare all'assenza di alcuni di voi? Siete, davvero, "contriti e penitenti" in un... eremo isolato ad espiare i gravi errori commessi?? O gli assenti lo sono stati, invece, quasi tutti per ragioni di impegno lavorativo e familiare, come mi avete, preventivamente, comunicato? Come logica conseguenza ne deriva la DOMANDA piu' imporante: VI CONSIDERATE (come, senza alcuna remora, affermo di considerarmi io), PUR NELLA FISIOLOGICA DIALETTICA INTERNA, ANCORA APPERTENENTI AD UN GRUPPO DIRIGENTE CHE HA SEMPRE ANTEPOSTO AI PROPRI INTERESSI QUELLI DEL PARTITO, LAVORANDO IN MODO TOTALMENTE DISINTERESSATO, IN CONDIZIONI MOLTO DIFFICILI E CON AVVERSARI MOLTO POTENTI, PER L'AUTONOMIA E, SOPRATTUTTO, LA DIGNITA' DEL PARTITO SOCIALISTA IN PROVINCIA DI MACERATA?? Sarebbe bene che lo faceste sapere a Tomassucci ed a tutto il Partito. Ivo Costamagna

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  5. Bene. Apro la posta e trovo una mail di Ivo Costamagna che polemizza con Tommasucci che a sua volta è stato forse polemico sulla scarsa partecipazione di alcuni compagni del direttivo.
    Basta. Questo modo di mordersi come cani arrabbiati riducendo la partecipazione politica ad un teatrino in cui le parti non cambiano mai mi ha stancato.
    Se i compagni Costamagna e Tommasucci sono fatti così, se questo è il loro modo di fare politica,MA IN CUOR MIO SPERO DI NO io ne dissento e ne prendo le distanze.
    Comunque c'è del vero nelle osservazioni di Luigi, e bello sarebbe stato da parte di Ivo, invece di offendersi, far notare che suo merito è comunque quello di tenere viva e stimolare nei compagni la partecipazione politica al nostro gruppo, morto o nascituro che sia.
    Il nostro rinnovamento impone anche un cambiamento nel linguaggio e negli atteggiamenti.
    Roberto Vezzoso

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  6. Carissimi Roberto e Luigi, volevo chiarire che non sono affatto offeso (non ci sarebbe motivo a livello personale) e non mi pare che io abbia "azzannato" Tomassucci ne lui lo ha fatto, in alcun modo, con me. Se questo dovesse trasparire dalle mie parole, scritte nel precedente Commento al termine di una giornata... "bestiale", me ne scuso con lui e con i compagni. Ho dato atto a Luigi di un'analisi politica condivisibile ed, aggiungo, di un suo personale impegno per la creazione di un "clima" diverso all'interno del Partito. Nessun "capro espiatorio", per quello, passatemi la battuta, ...basto io. La via dell'unita', non di un'inutile ed ipocrita unanimismo, passa anche attraverso un minimo ma indispensabile chiarimento su cio' che e' avvenuto perche' non accada di nuovo. Questo, sono d'accordo con Roberto, non possiamo davvero piu' permettercelo. Io ho rivendicato un impegno, sicuramente non privo di errori (...solo chi non fa' non sbaglia), della Costituente Provinciale per l'autonomia e la dignita' del Partito. Ho poi chiesto non a Luigi, di cui conosco le idee diverse in materia, ma al "gruppo dirigente" di confermare o smentire la linea politica decisa non da me ma dal Coordinamento Provinciale sempre in modo unanime. Permettetemi di concludere, sperando di esserci chiariti, con un... AUSPICIO. Mi auguro che tutti abbiano la voglia e la passione per discutere cosi, alla luce del sole anzi della...luna, vista l'ora di notte in cui sto' scrivendo. SOLO IN QUESTO MODO SI POTRA' EVITARE IL PERICOLO, CHE LUIGI AVVERTE ED IO CONFERMO, DI UN... SILENZIOSO "SCIOGLIETE LE FILA". CONFRONTIAMOCI, SCONTRIAMOCI MA... PROVIAMOCI! A presto. Ivo

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  7. Cari compagni, lunedi sera ero in Consiglio Comunale e quindi automaticamente non potevo partecipare alla riunione.
    Per quanto riguarda il dibattito presente in questo blog, non entro nel merito e nemmeno mi interessa.
    Posso dire solamente che la mia unica prospettiva è quella che ho già comunicato al Convegno del Grassetti (chi vuole può rileggersela). I vari documenti in circolazione rappresentano uno scambio di idee senza che poi ci sia qualcosa di concreto e fattibile nell'immediato. Comunque mi adopererò solo nella direzione di avere un "Partito cosiddetto Corsaro" che sappia creare le condizioni oggettive di fare politica. Per essere chiari, il mio documento può benissimo integrarsi con quello recente di Francesco Gennaro che è sulla stessa lunghezza d'onda.
    Un abbraccio,
    Sandro Scipioni

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