domenica 18 maggio 2008

18 maggio 1988: 20 anni fa moriva (invano?) Enzo Tortora

Nel ventesimo anniversario della morte di Tortora, con scoramento viene da chiedersi se il suo sacrificio sia stato inutile, data l'attuale situazione della giustizia in Italia.
La trentennale battaglia dei radicali per una "giustizia giusta", di cui Tortora è stato, suo malgrado, un simbolo, ha ottenuto successi solo parziali e passeggeri.
Ricordiamo il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati, stravinto e, subito dopo, tradito da una legge truffa che porta purtroppo il nome di un ministro socialista.
L'indulto, approvato 2 anni fa, si è rivelato un boomerang per un governo che non ha saputo cogliere il dato che ad esso avrebbe dovuto seguire un'amnistia capace di azzerare una situazione ingestibile dei tribunali italiani, creando le condizioni per una riforma strutturale della giustizia che riuscisse finalmente a liberarla dall'occupazione di caste e corporazioni, tanto formalmente potenti, quanto strutturalmente impotenti nella loro autoreferenzialità. L'indulto non è stato, com'era nelle intenzioni di chi l'ha voluto, il primo step di una road map, è rimasto fine a se stesso ed il risultato, scontato, è che adesso, a distanza di soli due anni, la situazione nelle carceri è di nuovo esplosiva. E il nuovo governo che fa? Pacchetti sicurezza; non c'è da stare allegri.
Tortora, nella sua battaglia, ricordava sempre, SEMPRE, i tanti tortora ignoti, spesso dai nomi impronunciabili, che languiscono, si ammalano e muoiono nelle carceri, di una malattia tutta italiana: la malagiustizia.
Certo, in questo disgraziato Paese, le emergenze sono davvero tante, ma la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, la responsabilità civile dei magistrati restano impegni prioritari per i radicali. Non contribuiremoo a rendere vana la morte di un uomo che nella sua battaglia ha messo in campo il proprio corpo, secondo un modello di lotta nonviolenta sconosciuto ai tanti soloni che predicano e assumono posizioni senza riuscire a fare un passo concreto verso possibli soluzioni.
E il nuovo governo che fa? Pacchetti sicurezza...

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