venerdì 2 maggio 2008

*SI AVVIA IL DIBATTITO CONGRESSUALE: LA PAROLA A TOMMASO CIUFFOLET TI E AD ALBERTO BENZONI*

http://www.perlarosanelpugno.it/viewtopic.php?f=16&t=2313

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Tommaso Inoz Ciuffoletti
30 Aprile 2008, 12:15

Labouratorio n.20 - Dai Compagni di Scuola a Chianciano
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http//www.labouratorio.it/wp-content/2008/04/lab20.jpgPer i compagni di scuola le lezioni sono concluse. Dopo la full-immersion del corso primaverile 2008 crediamo sia giunta l�ora di raccogliere i panierini ed intraprendere la via della vita � quella privata.
I compagni di scuola, riprendendo la formula brillante coniata da Andrea Romano, sono quegli uomini e donne che hanno formato la principale classe dirigente della sinistra italiana degli ultimi disastrosi 20 anni. Una generazione di dirigenti che son passati attraverso gli ultimi sussulti del Pci, hanno assecondato il delirio politico di Mani Pulite senza capire che l� veniva violentata la sinistra italiana, son sopravvissuti al disastro della gioiosa macchina da guerra di Occhetto, han tolto una P per diventare Ds, fino a tentare il salto mortale del Partito Democratico. Il tutto senza mai riuscire ad essere altro che ex-comunisti e vivendo la gran parte della propria parabola politica in un paese che a tutte le elezioni politiche (anche quelle che han portato Prodi al governo nel �96 e nel 2006) ha preferito votare a destra che a sinistra. Oggi, quella parabola si avvia alla conclusione.

Massimo D�Alema, Livia Turco, Fabio Mussi, Antonio Bassolino, Claudio Petruccioli e Piero Fassino, entrati nella segretaria nazionale del Pci nel 1987, hanno, attraverso percorsi diversi ed in modi diversi, preso la via dell�uscio, come si dice a Firenze. Adesso pare che la campanella sia suonata anche per Walter Veltroni.
Chi scrive non se ne dispiacer� troppo. �Raramente quella generazione ha accettato di non avere nulla da dire, dopo lo stravolgimento delle coordinate che ne avevano accompagnato la formazione e l�ascesa. Cos� come non ha mai accettato di passare la mano dopo le sconfitte, di misurarsi con l�elaborazione profonda delle ragioni soggettive e politiche di quei rovesci, scegliendo invece la strada pi� sbrigativa delle molte abiure e delle nuove verginit�. Mai ripensata in termini collettivi e politici la propria storia e quella dell�esperienza politica del Pci, mai affrontato realmente il nodo del confronto con l�eredit� di Craxi e dell�ultima esperienza innovativa della sinistra italiana, mai avuto l�ardire di rischiare fino in fondo (e chiss� che non sia stato forse Occhetto il pi� temerario).

Non potevano pi� dirsi comunisti, ancor meno potevano e volevano essere socialisti in Italia. Hanno cos� camminato per anni sul filo del non essere politico. Troppo impegnati a mantenersi in equilibrio per capire che era necessario saltare anche a costo di farsi male; perch� sotto di loro, intanto, crollava il pavimento dell�Italia berlusconiana. Ogni passo fatto su quel maledetto filo del non essere � stata un�occasione persa per provare a rimettere i piedi a terra. Il salto mortale del PD � arrivato tardi ed � stato fatto pure male. Ma poco cambia, perch� intanto il paese si � mosso sotto di loro ed oggi ci consegna un centrodestra mai cos� vicino a cristallizzare un blocco di consenso vincente per lunghi anni (leggere l�ultimo libro di Tremonti per approfondire).

Qualcuno potr� vederla come una vendetta della storia, ma la storia non � giusta, � solo spietata. E la pi� grande spietatezza sarebbe se oggi, qualcuno di quei compagni, avesse intenzione di non lasciare definitivamente la scuola, attardandosi ancora tra i corridoi della sconfitta. Siamo sinceri, non avrebbe senso riprovare. Non ci sono pi� esami di settembre.

Sommario del n. 20

* [n.20] Labouratorio e i Compagni di Scuola
* [PS] Problemi scottanti (foglie di fico, Cavriago, Lenin e il pianeta Papalla)
* [PS] Tutti a Congresso, ma per fare che?
* [Chianciano Pannelliano] Marco � uno stronzo e Chianciano � una stronzata � ma io ci vado
* [Chianciano Pannelliano] Non ci vado ma faccio il tifo
* [Uniti nella sconfitta] E a Sinistra giovanilmente vorrei �


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Arnaldo Coppeto
30 Aprile 2008, 13:14

Re: Labouratorio N.20 - Dai Compagni Di Scuola A Chianciano
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Citazione dalla Newsletter del 29 apriler 2008.

"I socialisti nel territorio

Roma. Di Tommaso vittoria Alemanno tsunami per centrosinistra.
''La verita' e' sempre rivoluzionaria' paragrafando Gramsci voglio dire che la vittoria di Alemanno a Roma non puo' non essere vista e riconosciuta come una pesante sconfitta del centrosinistra nazionale e romano in particolare'."

Posto questa "chicca" nel thread di un professore laureato, come Thomas Inoz Ciuffoletti, perch� solo noi intellettuali, possiamo apprezzare, nel giusto modo, certe cose; voi, "compagni di federazione", rotti a tutti gli usi, al massimo potrete farvi quattro risate, come spero se le faccia Atlantide Di Tommaso, accettando la presa per i fondelli, che gli inoltro, per il verso giusto.

Gi� non ce lo vedo, proprio Atlantide, nel ruolo di chi cita Gramsci, e specialmente nell'affermare che "la verit� � rivoluzionaria"! Comunque passiamo oltre. E' quel "paragrafando", usato al posto di "parafrasando", che mi fa scoppiare in una risata omerica.

Il termine giusto, che andava usato, � ovviamente "parafrasando" che, secondo il vocabolario Zingarelli, significa "spiegazione di un testo mediante aggiunte esplicative o cinconlocuzioni", mentre "paragrafando", al massimo, pu� significare che sto iniziando un nuovo paragrafo, cio� un nuovo blocco di pensieri omogenei che, graficamente, si indica con un a capo + un rientro della riga successiva.

Insomma, per ristabilire l'esatto significato della dichiarazione, Atlantide, avrebbe inteso dire che Lui, come gi� fece Gramsci, sta affermando una "verit� rivoluzionaria", quando dice che la vittoria di Alemanno a Roma, rappresenta una sconfitta per il Centrosinistra.

Non ti sembra pi� chiaro adesso, caro Atlantide Di Tommaso? Un'altra volta, prima di "paragrafare" Gramsci, pensaci due volte. Gioca con i fanti, ma lascia stare i santi!


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Mario Francese
30 Aprile 2008, 23:08

Re: Labouratorio N.20 - Dai Compagni Di Scuola A Chianciano
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[quote user="Arnaldo Coppeto" post="24739"]Citazione dalla Newsletter del 29 apriler 2008.

"I socialisti nel territorio

Roma. Di Tommaso vittoria Alemanno tsunami per centrosinistra.
''La verita' e' sempre rivoluzionaria' paragrafando Gramsci voglio dire che la vittoria di Alemanno a Roma non puo' non essere vista e riconosciuta come una pesante sconfitta del centrosinistra nazionale e romano in particolare'."

Posto questa "chicca" nel thread di un professore laureato, come Thomas Inoz Ciuffoletti, perch� solo noi intellettuali, possiamo apprezzare, nel giusto modo, certe cose; voi, "compagni di federazione", rotti a tutti gli usi, al massimo potrete farvi quattro risate, come spero se le faccia Atlantide Di Tommaso, accettando la presa per i fondelli, che gli inoltro, per il verso giusto.

Gi� non ce lo vedo, proprio Atlantide, nel ruolo di chi cita Gramsci, e specialmente nell'affermare che "la verit� � rivoluzionaria"! Comunque passiamo oltre. E' quel "paragrafando", usato al posto di "parafrasando", che mi fa scoppiare in una risata omerica.

Il termine giusto, che andava usato, � ovviamente "parafrasando" che, secondo il vocabolario Zingarelli, significa "spiegazione di un testo mediante aggiunte esplicative o cinconlocuzioni", mentre "paragrafando", al massimo, pu� significare che sto iniziando un nuovo paragrafo, cio� un nuovo blocco di pensieri omogenei che, graficamente, si indica con un a capo + un rientro della riga successiva.

Insomma, per ristabilire l'esatto significato della dichiarazione, Atlantide, avrebbe inteso dire che Lui, come gi� fece Gramsci, sta affermando una "verit� rivoluzionaria", quando dice che la vittoria di Alemanno a Roma, rappresenta una sconfitta per il Centrosinistra.

Non ti sembra pi� chiaro adesso, caro Atlantide Di Tommaso? Un'altra volta, prima di "paragrafare" Gramsci, pensaci due volte. Gioca con i fanti, ma lascia stare i santi![/quote]

Arnaldo, questo tuo appunto mi fa ricordare un episodio universitario

Studente "Buongiorno professore, HO venuto a fare l'esame!"
Professore "Non ce n'� bisogno, per me lo SIETE gi� fatto!". mrgreen lol


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Gabriele
01 Maggio 2008, 11:09

Re: Labouratorio N.20 - Dai Compagni Di Scuola A Chianciano
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S�, (sci)Occhetto fu il pi� temerario.Perci� stesso il pi� sconclusionato.
I compagni di scuola non compresero quale fosse la posta in gioco e caddero nell'errore di assecondare,ed addirittura a tratti calvalcare,la demagogica ondata mediatica-giudiziaria che annullava la sinistra possibile.
Orfani del comunismo,non socialisti,si autocastrarono con l'ostilit� al Socialismo italiano.Distrussero ogni prospettiva a s� stessi.
Senza pi� riferimenti,dopo aver distrutto la bussola(che pur,loro malgrado, li aveva orientati), iniziarono una lunga deriva. L' approdo � ancora incerto.
I residui della sinistra riformista sono allo sbando.
Berlusconi ringrazi� allora e ringrazia ancora. Giunto al capolinea cinque mesi fa,abbandonato da Casini e Bossi,irriso da Fini,fu soccorso da Veltroni,che apr� un tavolo di trattativa per le riforme e cerc� l'intesa.Il Cavaliere fu salvato ed i suoi,ormai ex, alleati si ricompattarono.
No,non hanno capito nulla dell'eredit� politica di Craxi e continuano a temerne sinanche il confronto.

E' una questione ancora aperta e riguarda anche parte di quelle terze file socialiste che allora,incapaci di comprendere la portata della tragedia che stava per coinvolgere anche loro,si fregavano le mani.
Tuttora alcuni socialisti sono pavidi nel riconoscersi in quella preziosa eredit�. Si confondono ancora col craxismo nel quale,tuttavia,si erano talvolta adagiati.Finch� conveniva.


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eleatico
01 Maggio 2008, 18:30

Ciuffoletti Dixit
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E Tommaso scrive......

A CHIANCIANO CON RANCORE




http//rassegnaweb.comune.genova.it/utility/imgrs.asp?numart=HYLWH&annart=2008&numpag=1&tipcod=0&tipimm=0&defimm=1&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=&typedb=1&video=0


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raffaelemauro
01 Maggio 2008, 21:42

Re: Ciuffoletti Dixit
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[quote user="eleatico" post="24783"]E Tommaso scrive......

A CHIANCIANO CON RANCORE


http//rassegnaweb.comune.genova.it/utility/imgrs.asp?numart=HYLWH&annart=2008&numpag=1&tipcod=0&tipimm=0&defimm=1&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=&typedb=1&video=0[/quote]

Ci sar� anche io a Chianciano. E per tutta la durata dei lavori.
Al ritorno vi comunicher� le mie impressioni !


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Bebo Moroni
02 Maggio 2008, 04:10

Re: Labouratorio N.20 - Dai Compagni Di Scuola A Chianciano
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Eccellente analisi Gabriele, ci riconosco, tra le pieghe, la mia battaglia nel PCI e poi nel PDS/DS.

Ottime cose

Bebo Moroni


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Mario Francese
02 Maggio 2008, 11:14

Re: Labouratorio N.20 - Dai Compagni Di Scuola A Chianciano
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[quote user="Gabriele" post="24769"]S�, (sci)Occhetto fu il pi� temerario.Perci� stesso il pi� sconclusionato.
I compagni di scuola non compresero quale fosse la posta in gioco e caddero nell'errore di assecondare,ed addirittura a tratti calvalcare,la demagogica ondata mediatica-giudiziaria che annullava la sinistra possibile.
Orfani del comunismo,non socialisti,si autocastrarono con l'ostilit� al Socialismo italiano.Distrussero ogni prospettiva a s� stessi.
Senza pi� riferimenti,dopo aver distrutto la bussola(che pur,loro malgrado, li aveva orientati), iniziarono una lunga deriva. L' approdo � ancora incerto.
I residui della sinistra riformista sono allo sbando.
Berlusconi ringrazi� allora e ringrazia ancora. Giunto al capolinea cinque mesi fa,abbandonato da Casini e Bossi,irriso da Fini,fu soccorso da Veltroni,che apr� un tavolo di trattativa per le riforme e cerc� l'intesa.Il Cavaliere fu salvato ed i suoi,ormai ex, alleati si ricompattarono.
No,non hanno capito nulla dell'eredit� politica di Craxi e continuano a temerne sinanche il confronto.

E' una questione ancora aperta e riguarda anche parte di quelle terze file socialiste che allora,incapaci di comprendere la portata della tragedia che stava per coinvolgere anche loro,si fregavano le mani.
Tuttora alcuni socialisti sono pavidi nel riconoscersi in quella preziosa eredit�. Si confondono ancora col craxismo nel quale,tuttavia,si erano talvolta adagiati.Finch� conveniva.[/quote]

Gabri, puntualissimo ed ineccepibile come sempre!


http://www.perlarosanelpugno.it/viewtopic.php?f=15&t=2306

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Crucio
29 Aprile 2008, 11:14

Benzoni: il punto sulla situazione Socialista
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�Salvare la comunit�. Questo l�imperativo categorico per i dirigenti socialisti rimasti illesi nell�edificio all�indomani della catastrofe di Tangentopoli. Ma, nelle circostanze date, le sorti dei socialisti ( parlamentari, amministratori, quadri nazionali e locali) non coincidevano affatto con quelle del socialismo ( come valore/orizzonte/progetto). Di pi�, si trattava di prospettive che andavano tenute accuratamente separate. In sintesi. Perch� i socialisti potessero continuare ad essere presenti a livello amministrativo e parlamentare, occorreva che il socialismo non si manifestasse a livello politico.
Attenzione questa autolimitazione non era subita ma, al contrario, pienamente condivisa dal gruppo dirigente nazionale. Esso cercava di amministrare al meglio la �cosa�che aveva ereditata ma, al tempo stesso, era convinto che, di per s�, non avesse alcun futuro.
La �salvaguardia della specie�era dunque affidata agli altri. In una prima fase, e in una forma politicamente rozza, come inserimento dei propri candidati in contenitori altrui ( ieri, Segni, popolari, Dini; oggi Rutelli) giocando,se del caso, con il tradizionale marchingegno delle preferenze. E, successivamente, in una forma pi� raffinata e in una prospettiva, almeno nelle intenzioni, pi� consistente, investendosi in varie combinazioni nell�ordine, con Cossiga, con i verdi, con l�Unione- modello Prodi/Parisi- con i radicali e, da ultimo, con i fuorusciti dai Ds, in nome del socialismo europeo.
Un continuo peregrinare, con due unici vincoli la permanenza nel centro-sinistra e, al tempo stesso, il rifiuto della confluenza nel Pds/Ds/Pd; sbocco tanto oggettivamente razionale quanto psicologicamente inaccettabile.
Nessuna di queste �contaminazioni��, naturalmente, giunta a buon fine. Ma per quali ragioni?
Tutti d�accordo su di un �ambiente esterno�sempre pi� ostile rappresentato, oggi, da una legge elettorale, insieme, ferocemente bipartitica e bipolare. Ma, in aggiunta a questo, sempre pi� aspra e sterile la polemica sulle responsabilit� interne.
Colpevole il gruppo dirigente nazionale, accusato di proporre alleanze sbagliate o comunque sgradite al �popolo socialista�? Colpevoli i dirigenti periferici, incapaci di guardare al di l� del proprio naso e di impegnarsi in qualsiasi tipo di battaglia politica?
La logica e l�esperienza farebbero propendere maggiormente per la seconda ipotesi difficile, molto difficile che un partito sbagli tutte le sue strategie probabile, molto probabile, che quadri locali, anzi �localisti�, da tempo immemorabile mai veramente sollecitati a misurarsi su cose che non li riguardavano direttamente, finiscano con il perdere qualsiasi sensibilit� politica. Come � emerso, in modo clamoroso, e direi vergognoso, nelle elezioni del 2006 e 2008.
Ma si tratta, purtroppo, di una polemica oziosa. Perch� una squadra sull�orlo della retrocessione non pu� cambiare i suoi giocatori, e, quindi, deve per forza sostituire l�allenatore. E� vero; i partiti regionali hanno contribuito in modo determinante all��anemizzazione�dello Sdi e alla mancata nascita del Ps. Ma a pagare i cocci saranno Borselli e i suoi collaboratori.
Ci� detto, si tratta, allo stato, di una scelta puramente �conservativa�. E perci� un animistica, perch� non ci possiamo, qui ed oggi, permetterci divisioni; ma anche perch� le varie varie opzioni possibili sono, insieme, rischiose e difficili da realizzare.
Ma la con sensualit� del procedimento dovrebbe significare anche un�altra cosa; che non ci sia alcuna �regionalizzazione�del partito.E questo per ragioni, insieme, politiche e �strutturali�.
Diciamolo brutalmente; in assenza di una linea di difesa �nazionale�, le strutture locali non sarebbero pi� in grado di resistere alle �pressioni�del Pd; e diventerebbero anzi un canale privilegiato per il loro successo.
Chiunque, allora, proponesse un partito affidato ai �potentati�(?) regionali ne vorrebbe, in realt�, la liquidazione; e per giunta, a rate e a prezzo di costo.
E, allora, la nuova segreteria, dovr� darsi carico di una linea nazionale minimamente decente e cio� non riconducibile soltanto alla gnagnera sul partito socialista europeo o alle lamentele, tra l�isterico e l�astioso, nei confronti del Pd e di Veltroni.
Il primo e ( forse) il secondo ( ma a noi interessa assai pi� il primo�) continueranno ad occupare sempre pi� il centro della scena. E con loro ci dovremmo necessariamente misurare.
Potremmo, a questo punto, cercare di campare di rendita sulle �deviazioni�del Pd rispetto ad una ipotetica �politica socialista� e, allora, troveremo i nostri alleati all�interno del piccolo magma della �sinistra arcobaleno�; e alla comoda insegna del �pi� uno�.
O potremmo, viceversa ( ipotesi, ad avviso di chi scrive, assai pi� utile; per noi e per il paese) confrontarci, senza sconti, con lo stesso Pd sul terreno del riformismo e del socialismo liberale. E, allora, che lo si vogli o no, ci ritroveremo sul progetto politico-culturale che dette vita aal Rosa nel pugno.
E�, naturalmente, possibile che la nuova dirigenza, almeno nell�immediato, si tenga aperte tutte le opzioni; ma con il rischio di non perseguirne concretamente alcuna.
Sia come sia, c�� un problema che deve essere affrontato con assoluta urgenza. Ed � quello dei mezzi o, detto in altro modo, dei luoghi e delle forme di elaborazione e di manifestazione della nostra politica.
Non siamo pi� presenti in Parlamento. Siamo assenti, e da un bel pezzo, dai sindacati, dalle �categorie�, dai luoghi della comunicazione.
Un microcosmo, il nostro, senza voce e senza aperture da e verso l�esterno.
Vogliamo riempirlo di �organismi�, locali e nazionali, tanto pletorici quanto totalmente privi di vita? Oppure affidare i nostri eventuali messaggi a strutture quanto pi� possibile libere e informali?
Il congresso prossimo venturo dovrebbe dedicare una massima attenzione a questo tema oggi come oggi, in qualsiasi ipotesi al di l� della mera, e inutile, sopravvivenza, il �come�viene prima del �che cosa�.

Alberto Benzoni


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Arnaldo Coppeto
29 Aprile 2008, 12:39

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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Benzoni, come il metronomo, posto sopra al pianoforte, non manchi una battuta. Pannella � ormai "svanito", ma tu Grande Vecchio del socialsmo liberale, continui a focalizzare l'obiettivo de La Rosa nel Pugno, senza incorrere in una "stecca". Ti voglio bene. Arnaldo.


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Andrea Plex Pisauro
29 Aprile 2008, 16:01

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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[quote user="Crucio" post="24637"]
Il congresso prossimo venturo dovrebbe dedicare una massima attenzione a questo tema oggi come oggi, in qualsiasi ipotesi al di l� della mera, e inutile, sopravvivenza, il �come�viene prima del �che cosa�.

Alberto Benzoni[/quote]mi sembra il nodo centrale


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raffaelemauro
29 Aprile 2008, 20:45

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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[quote user="Crucio" post="24637"]
Potremmo, a questo punto, cercare di campare di rendita sulle �deviazioni�del Pd rispetto ad una ipotetica �politica socialista� e, allora, troveremo i nostri alleati all�interno del piccolo magma della �sinistra arcobaleno�; e alla comoda insegna del �pi� uno�.
O potremmo, viceversa ( ipotesi, ad avviso di chi scrive, assai pi� utile; per noi e per il paese) confrontarci, senza sconti, con lo stesso Pd sul terreno del riformismo e del socialismo liberale. E, allora, che lo si vogli o no, ci ritroveremo sul progetto politico-culturale che dette vita alla Rosa nel pugno.
Alberto Benzoni[/quote]

Sono anche io per la ipotesi numero due.


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Gabriele
29 Aprile 2008, 22:42

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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[quote user="raffaelemauro" post="24700"][quote user="Crucio" post="24637"]
Potremmo, a questo punto, cercare di campare di rendita sulle �deviazioni�del Pd rispetto ad una ipotetica �politica socialista� e, allora, troveremo i nostri alleati all�interno del piccolo magma della �sinistra arcobaleno�; e alla comoda insegna del �pi� uno�.
O potremmo, viceversa ( ipotesi, ad avviso di chi scrive, assai pi� utile; per noi e per il paese) confrontarci, senza sconti, con lo stesso Pd sul terreno del riformismo e del socialismo liberale. E, allora, che lo si vogli o no, ci ritroveremo sul progetto politico-culturale che dette vita alla Rosa nel pugno.
Alberto Benzoni[/quote]

Sono anche io per la ipotesi numero due.[/quote]



Non mi pare siano necessariamente antitetiche.
Se,beninteso,non si punta sull'intera sinistra arcobaleno e ci si mette in testa di verificare le convergenze di programma,in entrambe le direzioni.
Senza,sarebbero entrambe alchimie destinate a nuovi fallimenti.

In altri termini,la scelta � tra essere finalmente rosapugnanti,o continuare ad esser pugnettisti.


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Cariongiuliano
29 Aprile 2008, 23:25

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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[quote user="Gabriele" post="24707"][quote user="raffaelemauro" post="24700"][quote user="Crucio" post="24637"]
Potremmo, a questo punto, cercare di campare di rendita sulle �deviazioni�del Pd rispetto ad una ipotetica �politica socialista� e, allora, troveremo i nostri alleati all�interno del piccolo magma della �sinistra arcobaleno�; e alla comoda insegna del �pi� uno�.
O potremmo, viceversa ( ipotesi, ad avviso di chi scrive, assai pi� utile; per noi e per il paese) confrontarci, senza sconti, con lo stesso Pd sul terreno del riformismo e del socialismo liberale. E, allora, che lo si vogli o no, ci ritroveremo sul progetto politico-culturale che dette vita alla Rosa nel pugno.
Alberto Benzoni[/quote]

Sono anche io per la ipotesi numero due.[/quote]



Non mi pare siano necessariamente antitetiche.
Se,beninteso,non si punta sull'intera sinistra arcobaleno e ci si mette in testa di verificare le convergenze di programma,in entrambe le direzioni.
Senza,sarebbero entrambe alchimie destinate a nuovi fallimenti.

In altri termini,la scelta � tra essere finalmente rosapugnanti,o continuare ad esser pugnettisti.[/quote]

L'IPOTESI N DUE MI SEMBRA DA PARTITO VERO CON PROGETTO A LARGHI POLMONI. NON RIESCO PERO' A CONCILIARE CON L'ART.5 DELLA BOZZA STATUTO PS A CURA DI D.VERONESI. FORSE MI SFUGGE QUAL'COSA.


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prince
30 Aprile 2008, 12:49

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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Benzoni ha piazzato un'altra delle sue zampate storiche con una fotografia perfetta della situazione.
Primo ricreare una dirigenza credibile dalle macerie dello SDI.
Secondo,dopo il Congresso allacciare collegamenti con la sinistra arcobaleno per ricostituire un contenitore di stampo socialdemocratico e liberale,trovando anche un nome nuovo per lo stesso e che per me dovrebbe essere completamente diverso da quelli storici, per avere una rottura completa con il passato e che non dia adito a vecchie insinuazioni tipo socialista =tangentista e ladro!
Terzo incalzare il Pd per diventarne la coscienza critica ed evidenziarne ad ogni opportunit� le contraddizioni!!!!


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daria veronesi
01 Maggio 2008, 18:46

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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Giuliano, non capisco perch� una struttura federale dovrebbe essere in contraddizione con "un partito vero".
Forse gli Stati Uniti non sono uno stato vero?


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abuona
01 Maggio 2008, 22:10

Re: Benzoni: Il Punto Sulla Situazione Socialista
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[quote user="Gabriele" post="24707"][quote user="raffaelemauro" post="24700"][quote user="Crucio" post="24637"]
Potremmo, a questo punto, cercare di campare di rendita sulle �deviazioni�del Pd rispetto ad una ipotetica �politica socialista� e, allora, troveremo i nostri alleati all�interno del piccolo magma della �sinistra arcobaleno�; e alla comoda insegna del �pi� uno�.
O potremmo, viceversa ( ipotesi, ad avviso di chi scrive, assai pi� utile; per noi e per il paese) confrontarci, senza sconti, con lo stesso Pd sul terreno del riformismo e del socialismo liberale. E, allora, che lo si vogli o no, ci ritroveremo sul progetto politico-culturale che dette vita alla Rosa nel pugno.
Alberto Benzoni[/quote]

Sono anche io per la ipotesi numero due.[/quote]



Non mi pare siano necessariamente antitetiche.
Se,beninteso,non si punta sull'intera sinistra arcobaleno e ci si mette in testa di verificare le convergenze di programma,in entrambe le direzioni.
Senza,sarebbero entrambe alchimie destinate a nuovi fallimenti.

In altri termini,la scelta � tra essere finalmente rosapugnanti,o continuare ad esser pugnettisti.[/quote]

Ritengo anch'io che le due ipotesi non siano necessariamente antitetiche.


Credo che per i prossimi 45 giorni questo Blog dovra' essere il "luogo" del nostro quotidiano dibattito congressuale. Lo faremo stabilendo tutti insieme le modalita' ed, in particolare, concordandole con RICCARDO che voglio ringraziare una volta di piu' per cio' che e' riuscito a fare e sta' facendo. I risultati parlano da soli: 4200 contatti in 3 mesi, tanti quanti il Sito Regionale del Partito! Un Congresso di cui, da ieri, si "cominciano" a conoscere le regole che sono state, tempestivamente, pubblicate sul Blog stesso. Un Congresso che, piu' o meno palesemente, potrebbe essere L'ULTIMO della lunga storia socialista oppure, ma solo se ne saremo capaci e ne avremo la volonta', a tutti i livelli, potra' diventare il PRIMO di una nuova forza politica, di un NUOVO INIZIO LIBERALSOCIALISTA. Allora e' importante che ognuno parli chiaramente e lealmente. Credo sia gradito a tutti che ad "avviare" tale dibattito siano i contributi ed i commenti di due nostre... "vecchie" conoscenze: il giovane e brillante TOMMASO CIUFFOLETTI ed il... "piu' giovane" ALBERTO BENZONI. Di mio aggiungo tre riflessioni: 1)cio' che scrive "PRINCE" nel suo commento provoca amarezza specie in chi, come il sottoscritto, ha combattuto per anni per dimostrare che, negli anni Novanta, si poteva essere SOCIALISTI ed anche ONESTI ma che quella e' oggi la realta' anzi la "fiction" che e' stata "imposta" agli italiani e, quindi, concordo con lui sulle necessarie conseguenze che deve trarne, per nome e simbolo, un Partito che oggi non ha piu' neanche il rimborso elettorale per fare un minimo di controcampagna mediatica; 2)ritengo burocratica e sbagliata la decisione assunta di prevedere, per il Congresso, TRE LIVELLI DI DELEGATI ANZICHE' IL PRINCIPIO DI... "UNA TESTA UN VOTO"; 3)l'apertura a Laici, Radicali, Sinistra Democratica/Arcobaleno deve avvenire PRIMA DEL CONGRESSO e non dopo. Questo per avviare da subito una nuova fase del processo "Costituente" che non puo' piu' riguardare, pena l'estinzione e la silenziosa (...ma da qualcuno "concordata") confluenza nel PD, i soli SOCIALISTI ma tutti coloro che si sentono di appartenere ad una SINISTRA RIFORMATRICE E DI GOVERNO e che, pero', non si riconoscono in QUESTO PD. Spero non me ne voglia l'amico e compagno Riccardo ma questo non e' il momento di NENCINI, in una situazione come questa serve GINO BARTALI perche'... "LE' TUTTO DA RIFARE!" Ivo Costamagna (Coordinatore Partito Socialista Provincia di Macerata)

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