mercoledì 28 maggio 2008

I pionieri di Chianciano Terme

I pionieri di Chianciano Terme

Andrea Scarchilli - 26 maggio 2008
www.aprileonline.info

I pionieri di Chianciano Terme Prende quota l'iniziativa nata dall'assemblea dei mille. Si pensa a un soggetto transpartitico che consenta il doppio tesseramento. Sarà laico, liberale e dovrà dialogare con Pd e sinistra. Alla prima riunione presenti, tra gli altri, Salvi, Folena, Manconi e Tranfaglia. Il 13 giugno prossimo il secondo incontro

Ci si era lasciati, una ventina di giorni fa, con il socialista Mauro Del Bue incaricato di tirare le fila del post - Chianciano Terme. Da quell'assemblea , dei mille poi ridottisi a seicento, era venuta fuori l'idea di mettere assieme, oltre i partiti, i socialisti, i radicali e, più genericamente, i laici e i liberali. Qualcosa che superasse gli antichi steccati, una Rosa nel pugno più ambiziosa e larga e meno partitocratica.

Del Bue ha deposto la prima pietra. Ieri (domenica) ha riunito una serie di personalità per inaugurare il percorso del progetto. Si pensa a rafforzare le strutture del partito radicale e ideare un doppio tesseramento, in modo da rendere compatibile l'adesione al nuovo assembramento "liberal - radicale" con la militanza a qualsiasi altra formazione. Linee programmatiche, per ora, non ce ne sono. Tutto è rinviato al 13 giugno prossimo quando, dopo il secondo incontro, se ne dovrebbe sapere di più. Per ora, ci si limita ad affermare (dato per scontato il Dna laico e liberale) che il nuovo soggetto transpartitico (dire di più è rischioso) "deve dialogare con il Pd e la sinistra". Certo, il parterre di ieri era parecchio gallonato: c'erano Cesare Salvi e Pasqualina Napoletano di Sinistra democratica, Nicola Tranfaglia del Pdci, Pietro Folena ed Elettra Deiana di Rifondazione comunista, persino l'ex sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi, unico del Pd. Assente, ma solo fisicamente, il verde Marco Boato.

Il prossimo appuntamento dei "chiancianesi" avrà come base di discussione la crisi della democrazia. Le articolazioni della crisi delle istituzioni democratiche, spiega Del Bue ad "Aprileonline", sono molte e si vedono nella legge elettorale che non permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, nel duopolio televisivo strozzato, nella struttura interna, anticongressuale, dei principali partiti politici. Sarà questo, quindi, il primo sasso lanciato da quelli di Chianciano. Si parlerà, poi, di come organizzare il nuovo soggetto. Del Bue non ha voluto sbilanciarsi, per ora quello del doppio tesseramento appare l'unica stella polare. Del resto, l'ex vicesegretario del Nuovo Psi lo sa, ci troviamo alla vigilia di importanti congressi. Giusto sette giorni dopo il 13 giugno si svolgerà quello del Partito socialista, dove si fronteggeranno due mozioni che avranno come alfieri e candidati segretari Pia Locatelli e Marco Nencini. Il documento della Locatelli è un manifesto per il processo di Chianciano, l'altra (quella che con tutta probabilità avrà la meglio), è un input al pressing sul Pd per diminuirne le tendenze solitarie e spingerlo a un nuovo schema di alleanza con il Ps, in pratica quello che non riuscì a Enrico Boselli prime delle ultime elezioni. Tuttavia, assicura Del Bue, l'esito del congresso è indipendente dalla riuscita dell'operazione: ne è la prova la presenza, alla riunione di ieri, del socialista Gerardo Labellarte, che è per Nencini segretario. Poi, a luglio, ci sarà la disfida per la leadership di Rifondazione, in autunno i Verdi dovranno decidere se schierarsi con il Partito democratico o contribuire alla rinascita della sinistra. La cautela, insomma, è d'obbligo. Almeno per ora, almeno sule forme organizzative, meglio rimanere sull'indistinto.

Dice il leader radicale Marco Pannella: "C'è sicuramente la disponibilità a creare un coordinamento tra noi ma si è stabilito, per prudenza e serietà, di stabilirlo se mai entro la metà di giugno. C'è tutta la maturità e la consapevolezza di chi non ha voglia di fare scissioni, quali esse siano". Rimane in piedi, come già era stato promesso a Chianciano Terme nei primi giorni di maggio, che la delegazione parlamentare dei radicali (sei deputati e tre senatori all'interno dei gruppi del Pd) farà da sbocco istituzionale alle iniziative del coordinamento. Un'offerta non da poco, rivolta a un gruppo di esponenti di partiti in gran parte usciti da Montecitorio e da Palazzo Madama.

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