lunedì 8 giugno 2009

*SINISTRA E LIBERTA': SI RIPARTE DA (PIU' DI)... TRE (%) - di Luca Cefisi*

SI RIPARTE DA QUI.....

di Luca Cefisi

Sinistra e Libertà rimane in campo, è la via d'uscita tra le macerie
delle elezioni dell'anno scorso. Con il senno del poi, non può stupire
che non abbiamo superato la forca caudina del 4%.
Privi com'eravamo dell'organizzazione e dei finanziamenti adeguati ad
una campagna europea, silenziati dalle televisioni, e soprattutto
partiti in extremis, con un deficit incolmabile di comunicazione con
la gente.
Eppure, i dati dimostrano che Sinistra e Libertà c'è per davvero,
risponde ad un bisogno dell'elettorato, a necessità reali della
società: ben presenti al Sud, siamo anche nelle grandi città, a
partire da Roma. Non abbiamo risolto la "questione settentrionale": in
due mesi di campagna elettorale non si poteva pretenderlo. Occorre
quindi proseguire sulla strada delle nostre buone ragioni, del nostro
buon programma che non abbiamo potuto spiegare in tv, del nostro
coraggio.

Il regime a "bipartitismo unico" voluto da Berlusconi e Veltroni non è
accettato dagli italiani: il quadro dell'Italia reale è
pluripartitico, così come in tutta Europa.

A sinistra, Sinistra e Libertà ha patito la concorrenza di
Rifondazione e della lista Bonino-Pannella. Entrambe queste liste
erano alternative a Sinistra e Libertà, e sarebbe sbagliato
rammaricarsi per la mancata alleanza con gli uni o con gli altri.

Sinistra e Libertà è stata la vera alternativa al Pd in queste
elezioni, perchè non subalterna e non complementare ad esso.

Rifondazione, com'è evidente, rappresenta la "riserva indiana", quella
da cui Nichi Vendola è voluto giustamente evadere.
La scelta di Vendola in polemica con Ferrero non si è basata su
astratte diatribe
ideologiche, ma sulla comprensione che la Sinistra Arcobaleno, e ancor
più il ritorno alla falce e martello, significava subalternità alla
visione dalemiana (Pd grande partito riformista, poi Rifondazione,
spazio folcloristico per gli inevitabili mattacchioni): da qui il
rifiuto di svolgere il ruolo prefissato, la ricerca di uno spazio
autonomo, dove poter esprimere non solo velleità di opposizione ma
anche proposta di governo, e quindi l'incontro con noi Socialisti.

La lista Bonino-Pannella ha svolto funzione opposta ma simile a
Rifondazione: anch'essa funzionale e subalterna al Pd, ne ha
costituito non il complemento massimalista ma l'accessorio, la
copertura per intercettare il voto democrat deluso, parcheggiarlo e
refrigerarlo, a cura della vicepresidente del Senato in quota Pd,
signora Bonino, a cui Franceschini non ha mai rimproverato l'apparente
tradimento (essendo, in effetti, piuttosto una parte in commedia).
Occorre ribadire bene che
l'esperienza della Rosa nel Pugno, nel 2006, avrebbe avuto successo se
si fosse creata un'effettiva egemonia liberalsocialista nel progetto
(si ricorda qui che liberalsocialismo significa, da Calogero e
Capitini in poi, un movimento di liberali che si muove in avanti verso
posizioni socialiste, non il contrario in retromarcia...).
All'inizio, con i Socialisti che "trascinarono" i radicali nel
centro-sinistra, questa egemonia parve concretizzarsi. Ma poi
l'autoreferenzialità dei
radicali, la loro forte componente ideologica liberale-liberista
assolutamente allergica a politiche sociali e del lavoro ragionevoli
(del tutto speculare a quella rifondarola) ed anche, occorrerà
finalmente dirlo, le loro dinamiche settarie, più simili a quelle di
Scientology che di un gruppo politico, affossarono la "Rosa".
Da domani partirà una piccola offensiva radicale nei confronti dei
militanti Socialisti, che andrà respinta con serenità e fermezza: gli
incontri di Chianciano servivano prima, quando si parlava di una
sinistra laica ampia, non oggi, se non per "pannellizzare" qualche
socialista deluso.

Ma non c'è da essere delusi: questa campagna elettorale ha mostrato la
possibilità di rilanciare in Italia una forza di sinistra in sintonia
con quanto si muove in Europa (socialisti e verdi, in alternativa ai
popolari e ai liberali, per un'economia sostenibile e tecnologicamente
avanzata).

Da qui si riparte.

LUCA CEFISI
Segreteria Nazionale PS*
Presidenza PSE*


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... *E DI QUI SI PASSA!*

Aggiungo solo un breve commento.

Molti di voi avranno visto l'ultimo sms che vi ho inviato.
Quando l'ho spedito non avevo ancora letto questo intervento di Luca
cosi' come adesso non so nulla di come stiano andando le elezioni
provinciali di Macerata.

Fa piacere ritrovarsi in totale sintonia, di analisi e prospettive,
con quella che ho definito, presentandolo ai compagni, una delle poche
e vere "teste pensanti" che restano ai socialisti e che, ne sono
certo, assumera', nel prossimo futuro, ruoli di primissimo piano
nella... NUOVA SINISTRA ITALIANA.

Ha ragione Luca, SI RIPARTE DA QUI MA, STAVOLTA, DAVVERO!

Hanno fatto... di tutto e di piu' (oscuramento Rai e Mediaset e,
contemporanea, visibilita' ad uno sconcertante Pannella in versione
*violentemente* anti Sinistra e Liberta' ed, in particolare,
antisocialista) per non far nascere SINISTRA e LIBERTA', l'unica,
vera, novita' della politica italiana.
Adesso, grazie a piu' di UN MILIONE di elettori, possiamo dire che non
ci sono riusciti!

Noi, socialisti iscritti al PS, in questa operazione di costruzione di
SeL, per colpe in larga parte nostre, abbiamo pagato il prezzo piu'
alto ed anche per questo non dobbiamo tornare indietro proprio adesso.

Abbiamo pagato un prezzo sulla nostra destra dove, in diversi, con la
scusa dell'arrivo dei... "comunisti mangiabambini" hanno "colto
l'attimo" per saltare, opportunisticamente, sul carro del vincitore,
Silvio Berlusconi.

Abbiamo pagato un prezzo persino sulla nostra sinistra (i socialisti
sono, davvero, capaci di tutto pur di dividersi).
Alcuni, infatti, con l'alibi della... visione mistica del...
"Salvatore" (mentre a noi servono dei Leader), si sono precipitati nel
primo "contenitore" che potesse (SECONDO I LORO CALCOLI) meglio...
"garantirli" lungo un percorso che, invece, non sara' ne breve ne
facile, come accade per tutte le cose importanti che vogliono essere
anche durature.
Nel far questo si sono "dimenticati" di avere la responsabilita' di
dover rappresentare in quell'incontro non solo se stessi ma anche un
partito, quello socialista, che non solo richiede rispetto e pari
dignita' ma che, magari, aveva anche contribuito ad eleggerli.

Per questo ha ragione Luca Cefisi:

*SI RIPARTE DA QUI!*

Sono anche convinto, caro Luca, come titolava il primo numero
dell'Avanti!, il 25 Dicembre 1896, che...

...*DI QUI SI PASSA!*


Macerata,li 8/6/2009

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale
Partito Socialista Macerata)

--
www.partitosocialista-mc.org
--

2 commenti:

  1. Se queste sono le analisi...
    Oggettivamente il 3% è un risultato piuttosto penoso per un cartello elettorale che riuniva 3 LISTE e che si era quindi presentato con l'obiettivo principale di superare agevolmente l'ostacolo del 4%.
    Per quanto riguarda la lista Bonino-Pannella, credo che i giudizi espressi da questo grande pensatore(Luca Cefisi),meritino solamente di essere ignorati,tanto sono carichi di pregiudizi e falsità storiche. Mi stupisco un pò(e un pò mi addolora)leggere di una Rai che per "sabotare" Sinistra e Libertà, avrebbe sovra-esposto addirittura Marco Pannella!!! Ivo, sai benissimo, in quanto anche radicale, che fino a una settimana prima del voto solamente 3 CITTADINI SU 100 erano a conoscenza dell'ESISTENZA STESSA di una lista Bonino! Dopodiché,SU QUESTO(assenza di stato di diritto;impossibilità x il cittadino del conoscere per deliberare,cardine di ogni democrazia liberale degna di tal nome)PANNELLA HA CONDOTTO UNA DURA LOTTA POLITICA!!..e allora??!..POTEVATE UNIRVI ANCHE VOI!!
    Inoltre, non dimentichiamo che lo stesso Vendola dichiarò che i radicali erano INCOMPATIBILI col grande cantiere di S&L; mi pare quindi davvero stupido parlare di concorrenza della lista Bonino che avrebbe concorso al non-raggiungimento del 4%!
    Piuttosto vorrei fare a voi una domanda: che ruolo hanno avuto i socialisti in Sinistra e Libertà? Io non me ne sono accorto..esistete ancora?

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  2. io faccio i complimenti ai radicali che praticamente dal niente hanno tirato su il 2 e passa ... come si diceva "chiagne e fotte' ..".. e ci hanno forse fatto perdere il quorum, ma credo che non dovremmo chiudere verso di loro, come invece mi pare proponga un po' troppo drasticamente Cefisi (il quale forse non è un grande pensatore come Pannella ma merita rispetto, e io gli ho dato pure la preferenza!)... certo che la Rosa non ha un significato univoco, qui da noi è troppo sinonimo di liberismo, e infatti Capezzone andava in giro coi socialisti a dire che il valore legale dei titoli di studio era da abolire!, ma in Europa vuol dire una cosa sola : Socialismo!!!! da qui si parte e da qui si passa dunque.... questo è quello che ci serve: Fausto e Niki devono fare i socialisti uscendo dal comunismo con la schiena dritta come non fecero nel '89 quello del pci; i socialisti italiani finalmente stanno facendo i socialisti, pazienti e generosi ma determinati; si lasci al delirio la coppia Diliberto&Ferrero, che è giusto che rimangano con il cerino in mano della incapacità di governo della sinistra irragionevole; i verdi stiano dentro con visibilità nel nome di un ecologismo di governo; e i radicali, bè .... se vorranno .... a braccia aperte.... o no?

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