sabato 13 giugno 2009

*Il PARTITO SOCIALISTA, SINISTRA e LIBERTA' E LA ROSA NEL PUGNO*

*Ripartiamo da un'alleanza progressista*

di Giuliano Girlardo

Siamo stati abituati nelle ultime tornate elettorali ad alchimie di
liste e di apparentamenti costruiti per unire classi dirigenti per lo
più pronte alla rottamazione senza troppi incentivi, ma la domanda che
resta in piedi è: un partito o l'esigenza di un progetto di
alternativa progressista ai governi neocon europei come si costruisce?
Tra le numerose proposte (vedi rinascita Rosa nel Pugno a Chianciano
promossa
dai radicali, vedi proposta o provocazione di Bertinotti sul partito
unico della sinistra...etc.), ce n'è stata una che mi ha dato una
qualche speranza propositiva.

Ieri leggendo l'Unità , c'era l'editoriale di Monica Frassoni, già
gruppo verde europeo e candidata
nella liste della Sel, un articolo molto semplice e pragmatico che
senza giri di parole, appigli ai massimi sistemi, indicava una linea
marcata per rilanciare i partiti progressisti europei contro il
dilagare delle forze della destra estrema e le forze popolari: un
accordo programmatico tra Pse, Verdi e Liberali incentrato su pochi ma
essenziali punti, ovvero euroconvinti a rivedere, modificare e
riproporre un trattato di Lisbona a misura di cittadinanza europea;
priorità sulle tematiche ambientali per investire su energie
alternative e disintossicare l'aria europea da scorie che gravano la
salute dell'uomo; un sistema egualitario di welfare state e una nuova
programmazione sulle politiche sociali dell'immigrazione e
dell'inclusione sociale; una voce unica in politica estera nonché un
riassetto del sistema fiscale e bancario che metta fine alle
disastrose politiche economiche della BCE.
In sostanza no alla politica del Pil, si alla politica dell'ISU
(indice di sviluppo umano).

Abbiamo visto, e non a caso, che la crisi delle forze progressiste
europee si è incentrata sul fallimento di politiche essenziali in
europa quali la cittadinanza attiva europea, l'immigrazione,
l'inclusione e la cooperazione per lo sviluppo socio-economico.
Di fronte alla paura innescata dal crollo delle politiche friedmaniane
neocon e oscurantiste, i cittadini di tutti gli stati nazionali si
sono chiusi a riccio dimostrando tutto l'euroscetticismo possibile. Il
quadro di fatto era quello che più di qualche politologo, sociologo ed
economista avevano predetto: gli Stati Uniti a sinistra e l'Europa a destra.

Da un nostro male paradossalmente potrebbe scaturire un processo
inverso come esempio alla sinistra europeo, ma non facendo alchimie
tipo finto-uliviste, come se bastasse mettere i democratici nei
socialisti piuttosto che nei liberali e risolvi il problema,
tutt'altro!
Si vince a progetto, si vince dandosi una nuova classe dirigente e
tornando all'etica della responsabilità, cosa che è avvenuta nei verdi
europei come nei casi della Francia e della Germania (sembrava
impensabile che un turco tedesco portasse i verdi al 10 % o che in
Francia i verdi ottenessero gli stessi voti del Ps).

In Italia il Pd deve tener conto di una sua emorragia di voti (-7%) a
beneficio dell'Idv e dell'astensionismo, abbandonare la linea
dell'autosufficenza, darsi una nuova classe dirigente e gettare le
basi di una piattaforma (non partito) programmatica su un progetto di
alternativa.
Le forze della sinistra, invece, colgano l'occasione dell'iniziativa
offerta dai Radicali a Chianciano per mettersi seriamente a tavolino e
discutere senza troppi steccati del che fare dopo.

Per fare questo Nichi Vendola abbia l'intuito di raccogliere l'eredità
dei voti e la forza dei giovani resistenti della sinistra e portare
una delegazione dai Radicali.

La Rosa nel Pugno è un simbolo libertario di tutta la sinistra ed è
stato il simbolo che Francois Mitterand usò nel 1971 a Epinay per
aprire un capitolo importante per la sinistra francese... oggi siamo
di fronte l'anno zero della sinistra... non esiste un'altra occasione.


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www.partitosocialista-mc.org
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