sabato 7 agosto 2010

*NESSUNO TOCCHI CAINO PRESENTA IL RAPPORTO 2010 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO*


NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS

La newsletter a cura di Nessuno Tocchi Caino
Provided by Nexta Media

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Anno 10 - n. 61 - 07-08-2010

Contenuti del numero:

1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : NESSUNO TOCCHI CAINO PRESENTA IL
RAPPORTO 2010 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO

2. NEWS FLASH: RAPPORTO 2010 DI NESSUNO TOCCHI CAINO: I DATI
CONFERMANO L'EVOLUZIONE POSITIVA VERSO L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI
MORTE

3. NEWS FLASH: NESSUNO TOCCHI CAINO CONSEGNA IL PREMIO L'
"ABOLIZIONISTA DELL'ANNO 2010" A JEAN PING, PRESIDENTE DELLA
COMMISSIONE DELL'UNIONE AFRICANA.


NESSUNO TOCCHI CAINO PRESENTA IL RAPPORTO 2010 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO

31 luglio 2010 è stato presentato, presso la sede di Nessuno tocchi
Caino, il Rapporto 2010 sulla pena di morte nel mondo, curato anche
quest'anno da Elisabetta Zamparutti.

Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente della Commissione
dell'Unione Africana, Jean Ping, cui è stato consegnato il premio
l'"Abolizionista dell'Anno 2010", promosso da Nessuno tocchi Caino
quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è
impegnata sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e
dell'abolizione della pena di morte.

Hanno partecipato Emma Bonino, Vice Presidente del Senato; Gianni
Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Vincenzo Scotti,
Sottosegretario agli Esteri; Marco Pannella, Presidente di Nessuno
tocchi Caino; Aldo Ajello, Presidente d'onore di Nessuno tocchi Caino;
Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino ed Elisabetta
Zamparutti. Erano inoltre presenti ambasciatori e rappresentati di
numerose ambasciate straniere.

Nel corso della conferenza, il Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio, Gianni Letta, ha detto: "L'impegno di questo governo si
salda a quello dei precedenti nell'assumere, con successo, iniziative
concrete per l'abolizione della pena di morte". Il sottosegretario ha
ringraziato per il loro impegno il vicepresidente del Senato, Emma
Bonino, e il leader dei Radicali, Marco Pannella, sottolineando che,
"pur avendo spesso idee diverse, ho sempre apprezzato questo tipo di
battaglie. Il Governo - ha concluso - sarà sempre al vostro fianco
nelle future iniziative".

"La pena di morte alimenta una logica di violenza e di sopraffazione
che getta un'ombra sulla coscienza dell'intera collettività umana e
sul suo progresso civile, morale e giuridico. La sua abolizione in
tutto il mondo costituisce un obiettivo importante per promuovere un
modello di convivenza umana coerentemente fondato sulla dignità
dell'individuo oltre che sulle regole del diritto e della giustizia",
scrive il Presidente della Camera Gianfranco Fini, in un messaggio
inviato all'Associazione. Dopo aver ricordato che "un importante passo
avanti e' stato compiuto il 18 dicembre 2007 con l'approvazione della
risoluzione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite", il
presidente della Camera continua: "le terribili notizie forniteci dal
rapporto 2010 sulle esecuzioni compiute nei paesi ove ancora oggi
viene applicata la pena di morte, confermano la necessità che su tale
questione non si affievolisca l'impegno, da parte dell'intera comunità
internazionale, nel rendere sempre più efficace una strategia
incentrata sulla sensibilizzazione e l'opinione pubblica mondiale e
sulle iniziative di Stati e di organizzazioni volte all'abolizione
della pena di morte a livello planetario".

Il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, intervenendo alla
conferenza, ha sottolineato che l'abolizione della pena di morte è
"una conquista quotidiana di tutti. Un obiettivo da raggiungere con
pazienza, costanza e capacità di dialogo".

Infine il presidente del Senato, Renato Schifani, tramite un saluto
portato dalla vice-presidente Emma Bonino, ha detto che la scelta di
consegnare il premio a Jean Ping evidenzia il positivo ed
incoraggiante sforzo abolizionista nel continente africano.

Per saperne di piu':
www.nessunotocchicaino.it


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

RAPPORTO 2010 DI NESSUNO TOCCHI CAINO: I DATI CONFERMANO L'EVOLUZIONE
POSITIVA VERSO L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE

31 luglio 2010 Il Rapporto 2010 edito da Reality Book, e curato anche
quest'anno da Elisabetta Zamparutti, dà conto dei fatti più
importanti relativi alla pratica della pena di morte nel 2009 e nei
primi sei mesi del 2010. I dati confermano l'evoluzione positiva verso
l'abolizione della pena di morte, mentre, sul fronte opposto, Cina,
Iran e Iraq sono risultati essere nel 2009 i primi tre Paesi-boia del
mondo.
Durante l'evento sono stati presenti anche gli obiettivi della
campagna di Nessuno tocchi Caino per l'attuazione della Risoluzione
ONU per la Moratoria Universale delle esecuzioni, a partire
dall'Africa e in vista della presentazione in autunno al Palazzo di
Vetro di una nuova Risoluzione pro-moratoria.

Il Rapporto 2010 di Nessuno tocchi Caino conferma l'evoluzione
positiva verso l'abolizione della pena di morte in atto nel mondo da
oltre dieci anni. I Paesi o i territori che hanno deciso di abolirla
per legge o in pratica sono oggi 154, quelli mantenitori 43.
Il graduale abbandono della pena di morte è anche evidente dalla
diminuzione del numero di esecuzioni nei Paesi che ancora le
effettuano. Nel 2009, le esecuzioni sono state almeno 5.679, a fronte
delle almeno 5.735 del 2008 e delle almeno 5.851 del 2007.

Ancora una volta, l'Asia si conferma essere il continente dove si
pratica la quasi totalità della pena di morte nel mondo. Con la
pesante incidenza delle circa 5000 esecuzioni in Cina, sono almeno
5.608 (il 98,7%) quelle asiatiche.
Le Americhe sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di
morte, se non fosse per gli Stati Uniti, l'unico Paese del continente
che ha compiuto esecuzioni (52) nel 2009.

In Africa, nel 2009 la pena di morte è stata eseguita solo in 4 Paesi,
Botswana (1), Egitto (almeno 5), Libia (almeno 4) e Sudan (almeno 9),
dove sono state registrate almeno 19 esecuzioni contro le almeno 26
del 2007 e le 87 del 2006.

In Europa, la Bielorussia continua a costituire l'unica eccezione in
un continente altrimenti totalmente libero dalla pena di morte.
Nel 2009 e nei primi sei mesi del 2010, ben 6 Paesi sono passati dal
fronte mantenitore a quello a vario titolo abolizionista mentre in 9
Paesi non si sono registrate esecuzioni nonostante le avessero
compiute nel 2008.

Ma vi è un dato su cui è importante riflettere. Dei 43 mantenitori
della pena di morte, 36 sono Paesi dittatoriali, autoritari o
illiberali. In 15 di questi Paesi, nel 2009, sono state compiute
almeno 5.619 esecuzioni, circa il 99% del totale mondiale.
Molti di questi Paesi non forniscono statistiche ufficiali sulla
pratica della pena di morte, per cui il numero delle esecuzioni
potrebbe essere molto più alto.

Un Paese solo, la Cina, ne ha effettuate circa 5.000, circa l'88% del
totale mondiale; l'Iran ne ha effettuate almeno 402; l'Iraq almeno 77.
Sono quindi questi i primi tre Paesi boia del 2009.
Dei 43 Paesi mantenitori della pena capitale, sono solo 7 quelli che
possiamo definire di democrazia liberale. Le democrazie liberali che
nel 2009 hanno praticato la pena di morte sono state solo 3 e hanno
effettuato in tutto 60 esecuzioni, circa l'1% del totale mondiale:
Stati Uniti (52), Giappone (7) e Botswana (1).

Considerato che il 99% del problema delle esecuzioni capitali nel
mondo riguarda Paesi autoritari, è evidente che la soluzione
definitiva del problema, più che alla lotta contro la pena di morte,
attiene alla lotta per la democrazia, l'affermazione dello Stato di
diritto, la promozione e il rispetto dei diritti politici e delle
libertà civili in ancora molte parti del mondo.

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NESSUNO TOCCHI CAINO CONSEGNA IL PREMIO L' "ABOLIZIONISTA DELL'ANNO
2010" A JEAN PING, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DELL'UNIONE AFRICANA.

31 luglio 2010: nel corso della cerimonia che si è tenuta oggi nella
sede di Nessuno tocchi Caino, la Vice-presidente del Senato, Emma
Bonino ha consegnato il premio l' "Abolizionista dell'Anno" al
Presidente della Commissione dell'Unione Africana, Jean Ping.
Il Premio è promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla
personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte della
moratoria delle esecuzioni capitali e dell'abolizione della pena di
morte.

Prima di essere eletto Presidente della Commissione dell'Unione
Africana nel febbraio 2008, Jean Ping è stato Ministro degli esteri
del Gabon. Durante il suo mandato, il Governo del Gabon ha approvato e
presentato in Parlamento la proposta di abolizione della pena capitale
nel Paese e si è distinto tra i cosponsor e protagonisti della
battaglia al Palazzo di Vetro che ha portato nel dicembre del 2007 al
successo della Risoluzione sulla Moratoria universale delle esecuzioni
capitali.

Da allora i passi più significativi verso l'abolizione della pena di
morte sono stati compiuti proprio in Africa e, in particolare, in
Paesi che sono stati un banco di prova del martirio di questo
continente, ma anche della sua volontà di sanare i conflitti,
approdare alla democrazia e lanciare messaggi di nonviolenza e di
tolleranza.
Negli ultimi due anni, hanno cancellato la pena capitale Ruanda,
Burundi e Togo, ma è soprattutto nei primi due Paesi che l'abolizione
ha avuto uno straordinario valore simbolico oltre che giuridico e
politico, essendo terre dove la catena perpetua della vendetta e la
eterna vicenda di Caino e Abele hanno avuto forse la rappresentazione
più tragica e attuale.

Nel corso della cerimonia è stato letto il messaggio del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, in cui il Presidente scrive: "La
scelta di conferire il premio 'abolizionista dell'anno' al presidente
della Commissione dell'Unione Africana, il sig. Jean Ping, rappresenta
un meritato riconoscimento al contributo dato dal presidente Ping alla
causa dell'abolizione internazionale della pena di morte, un traguardo
di civiltà giuridica a favore del quale l'Italia coerentemente opera
in ogni foro".
"Il premio ha inoltre il merito di sottolineare la necessità di un
particolare sforzo abolizionista della pena di morte nel continente
africano, dove negli ultimi anni - conclude il messaggio - si sono
compiuti incoraggianti passi nella direzione auspicata".

Anche il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, con un messaggio
inviato all'Associazione, plaude la scelta di consegnare il premio a
Jean Ping. "Un meritato e prestigioso riconoscimento - sottolinea Fini
- che premia il suo alto contributo volto a creare le condizioni
necessarie all'approvazione della proposta di abolizione della pena
capitale nel Gabon e ad accelerare il processo abolizionista in tutto
il continente africano".

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Per maggiori informazioni:

http://www.nessunotocchicaino.it

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Ivo Costamagna

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www.partitosocialista-mc.org
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