“Le elezioni adesso sarebbero solo un referendum pro o contro Berlusconi, l'ennesimo da quindici anni a questa parte. E farebbero il suo gioco, scavando una fossa sotto l'Italia. I guai del Pdl rischiano di trascinare il paese nel baratro e ad un governo e ad una maggioranza irresponsabile dobbiamo contrapporre un'idea diversa dell'Italia, che può scaturire solo da un fronte comune e coeso delle opposizioni responsabili di questo paese”.
A dirlo Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, commentando la situazione politica
“Il mare può attendere – conclude Nencini - non lasciamo che agosto passi senza dare vita a un tavolo di garanzia istituzionale per l'Italia, che serva a stabilire una strategia condivisa per affrontare i problemi più urgenti”.
Bobo Craxi in una nota osserva che: “Ammesso e non concesso che il Governo abbia ancora i numeri per governare, è evidente a tutti che nulla sarà come prima e che la crisi politica del Pdl e della seconda Repubblica sono un fatto irreversibile, perché non regge più il fondamento che la creò”.
“L’opposizione”, aggiunge Craxi, “al posto di baloccarsi attorno a improbabili scorciatoie dovrebbe preparare un’alternativa programmatica e politica possibile e convincente. Oggi”, conclude l’esponente socialista, “la situazione apre una prospettiva nuova, se la si vuol delineare al di là dei miasmi politico-giudiziari”.
A dirlo Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, commentando la situazione politica
“Il mare può attendere – conclude Nencini - non lasciamo che agosto passi senza dare vita a un tavolo di garanzia istituzionale per l'Italia, che serva a stabilire una strategia condivisa per affrontare i problemi più urgenti”.
Bobo Craxi in una nota osserva che: “Ammesso e non concesso che il Governo abbia ancora i numeri per governare, è evidente a tutti che nulla sarà come prima e che la crisi politica del Pdl e della seconda Repubblica sono un fatto irreversibile, perché non regge più il fondamento che la creò”.
“L’opposizione”, aggiunge Craxi, “al posto di baloccarsi attorno a improbabili scorciatoie dovrebbe preparare un’alternativa programmatica e politica possibile e convincente. Oggi”, conclude l’esponente socialista, “la situazione apre una prospettiva nuova, se la si vuol delineare al di là dei miasmi politico-giudiziari”.
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