domenica 1 agosto 2010

*IL TEMPO INCALZA* - di Gianni Bonfili

A me sembra difficilmente contestabile l'affermazione che l'Italia sta
vivendo una complessa crisi politica accanto a quella economica.

La prima nasce da fattori esclusivamente domestici, la seconda in
parte da fattori interni ed in parte da fattori esterni che,
purtuttavia, tra loro si intrecciano ed interagiscono.

Mi stimola sviluppare qualche considerazione la prima delle sopra
indicate crisi.

Prima della fine degli anni 80 del secolo passato e verso la fase
finale di quel periodo postbellico chiamato Prima Repubblica in Italia
esistevano Partiti politici che affondavano le loro radici addirittura
negli ultimi decenni dell'Ottocento e che erano parte della cultura
politica consolidata del nostro Popolo e della classi sociali che lo
costituivano.

Per le generazioni di Italiani che si sono avvicendate nel corso dei
centocinquant'anni della nostra storia unitaria il riferimento al
Partito Socialista, a quello Repubblicano, a quello Liberale, a quello
Popolare, a quello Comunista, anche a quello Fascista meno antico,
seppur messo fuori legge dalla Costituzione Repubblicana del 1948, è
sempre stato un approdo convinto, tranquillo, che offriva una base
sperimentata alle tante speranze ed aspettative che ognuno coltivava
per una sua miglior sorte.

Bisogna aver chiaro il concetto che si è trattato di processi storici
necessariamente lenti, diventati concreti per approssimazioni, con
sviluppi diversi da contesto a contesto, basti pensare che il
suffragio universale come il voto alle donne è un risultato piuttosto
recente.

Un tornado improvviso di inaudita violenza che ha coinciso anche con
la misera fine di un'utopia, quella comunista, ha mandato all'aria
tutto nelle direzioni più disparate, facendo mancare ai più ogni punto
di riferimento in uno scenario tanto devastato.

In tutta fretta, senza gli approfondimenti assolutamente necessari per
ogni operazione di estrema portata, rimescolando e compattando senza
discernimento culture politiche come fossero frattaglie, imponendo
modelli sconosciuti alle nostre tradizioni, in fin dei conti mirando
soprattutto ad un risultato elettorale, poche e talora anche
improvviisate dirigenze hanno messo in piedi un sistema politico
bipolare, quasi bipartitico, che, per gravi carenze nei materiali di
costruzione, sta mostrando tutti i suoi limitii.

Urge reagire prima che il sistema diventi ingovernabile ed il Paese si
spezzi, come qualcuno magari auspica con la logica dell'ognun per sè e
Dio per tutti.

In questo contesto per quanto riguarda le forze di sinistra, parte
politica nella quale mi identifico, non vedo alternativa credibile
all'ipotesi di creare al più presto un robusto soggetto politico di
chiara ed indiscutibile ispirazione socialista totalmente integrato
del Partito del Socialismo Europeo, associato all'Internazionale
Socialista.

Basta praticare acrobazie dialettiche, coltivare pregiudizi e
risentimenti, vendere illusioni;
è arrivato per T U T T I il momento del massimo senso di
responsabilità,della chiarezza e dell'onestà di intenti e di
sentimenti.


Recanati, li 1 Agosto 2010


GIANNI BONFILI
(Direzione Provinciale PSI Macerata)

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