venerdì 22 febbraio 2008

A proposito dell'accordo radicali PD

Ho avuto bisogno di far passare una nottata e, soprattutto, di parlare con molti compagni a tutti i livelli perchè non mi capacitavo, non capivo che cosa fosse successo. Quello che la stampa riportava mi sembrava letteralmente inconcepibile e contro ogni principio del metodo radicale e non potevo credere che a Roma fossero impazziti. Poi ho lasciato perdere giornali e televisioni e sono andato a rileggere i comunicati ufficiali della direzione e di Pannella e ho scoperto che, in realtà, l'accordo con il PD NON E' ANCORA STATO FATTO. E allora ho riconosciuto il solito metodo di Pannella: rilanciare finchè è possibile per far uscire allo scoperto le contraddizioni degli altri, aiutandoli a superarle o costringendoli ad ammetterle

Vediamo. Questo è il comunicato della direzione nazionale:
Prendiamo atto che la nostra offerta di collegare la lista radicale al candidato Presidente del Consiglio Veltroni e al Partito Democratico si scontra con un pregiudiziale rifiuto, nonostante il sostegno che continua a giungere da personalità della cultura e della politica. Ci assumiamo la responsabilità di subire l’impostazione alternativa di inserimento di candidati radicali nelle liste del PD, nonostante continuiamo a ritenerla meno efficace per conquistare una maggioranza riformatrice in occasione delle prossime elezioni politiche. Comunichiamo perciò di accettare la base di partenza proposta dal Partito Democratico, che sarà ora necessario trasformare in un vero e proprio accordo politico-elettorale con il Segretario Veltroni.Abbiamo convocato per Sabato e Domenica prossimi la riunione Congiunta del Comitato di Radicali Italiani e del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni.

Questa è la dichiarazione di Pannella:
Quest’ “accordo” è assolutamente da farsi, da positivamente concludersi.Semmai sarò capace di comprendere prima degli altri qualcosa, questa – ne sono sicuro – sarebbe la volta buona. Occorre proprio farlo senza troppi indugi. Chiedo solamente che Veltroni – cui Bettini ha fatto esplicito riferimento come l’autorità competente – voglia dettare e far conoscere regole e obiettivi cui egli stesso per primo si atterrà (e farà attenere il suo Partito) nel contratto politico-elettorale che ci ha proposto e opposto in alternativa a quello da noi preferito.

Queste sono le uniche dichiarazioni ufficiali dei radicali ed è chiaro che la trattativa, non solo non è conclusa, ma si sposta su un livello ulteriore che non prevede affatto quello che la stampa descriveva come una prona accettazione delle condizioni imposte dal PD e che ha fatto infuriare me e tanti altri compagni, e sogghignare qualcun altro...:-)

1 commento:

  1. Non sò se sia un bene o un male, ma l'accordo tra PD e Radicali è già saltato. Oramai va di moda fare gli extraparlamentari. La contaminazione Radicale avrebbe fatto bene al PD e quindi anche all'Italia che il PD andrà a governare. Si vuole tanto cambiare, ma poi le gambe ci fanno giacomo giacomo, anzi, Giacinto Giacinto.

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