mercoledì 20 febbraio 2008

Il bavaglio ai Socialisti

Invio una nota del compagno Dario Conti che sottoscrivo in pieno! Claudio Simonetti

I media nazionali ed il bavaglio al Partito socialista

A livello nazionale c’è una brutta storia politica. Il bavaglio al Partito socialista. I media nazionali, carta stampata e Tv di Stato e private, in questo difficile momento della vita politica italiana, danno ampio spazio a tutte le forze politiche, grandi e piccole, anche a quelle nate all’ultimo istante, tranne che ai socialisti. Sui quotidiani nazionali si può leggere, a volte, solo qualche striminzito rigo di riferimento al Partito socialista. Se poi accendiamo le TV quella di Stato, cui si paga un fior fiore di abbonamento, o quelle private vediamo solo i soliti noti della politica italiana. Per di più appartenenti ai soliti schieramenti: Rfc di Giordano, Verdi di Pecoraro Scanio, Pdci di Diliberto, Sd di Mussi, Ivd di Di Pietro, Pd di Veltroni e Rutelli, Udeur di Mastella, Udc di Casini, Pdl di Berlusconi e Fini, Lega Nord di Bossi, Rosa bianca di Baccini, La Destra di Storace e chi più ne ha più ne metta, sempre e non invitati i socialisti di Boselli ed Angius. A questo punto cosa si dovrebbe pensare del trattamento riservato soltanto ai socialisti? Forse si vuole realizzare un grande disegno a loro danno? Altrimenti non si comprendono simili atteggiamenti. Qualcuno lo dovrà pur spiegare. Dove è l’Authority per le comunicazioni? In una democrazia esiste il diritto di tribuna, ed i socialisti lo pretendono. Ma a chi piace l’azzeramento dei socialisti, che non è nell’interesse dell’Italia? In molti Paesi europei i Partiti socialisti governano e governano bene. In Italia, prima della caduta del muro di Berlino, c’era un grande, nei numeri, Partito comunista e si diceva che era tutta un’anomalia italiana rispetto agli altri Paesi europei. Oggi, dopo la caduta del muro di Berlino, non esistendo più il Pci, si vuole creare una nuova grande anomalia, ancora tutta italiana, in confronto degli altri Paesi europei. La cancellazione del Partito socialista. Ma a chi giova tutto questo? Forse a chi, negli anni novanta, avrebbe voluto prenderne il posto? Senza riuscirci. Oggi, con l’aiuto dell’attuale legge elettorale, che non è più una porcata e che ieri si definiva tale, ci riprova il Pd, miscuglio di ex ds e margherita, più attento al potere che alla res pubblica. Si veda le sue presenze nelle giunte e nei vari consigli di amministrazione. Una nuova e migliore non l’hanno voluta. Non hanno neppure tentato, di migliorarla introducendo le preferenze. Forse si sta imboccando, tra Pd e Pdl (i soli voti utili?), la strada verso un duopolio partitico. Stiamo attenti. Si potrebbe creare una grande cappa sull’Italia. Il Pd rifiuta, in queste elezioni politiche, l’alleanza con i socialisti, ma accetta quella con Di Pietro. Gli elettori di sinistra o di sinistra centro o di centro sinistra (che confusione con questo centro!) si dovrebbero chiedere perché mai il Pd preferisce un alleato come Di Piretro e non i socialisti, con cui condividono l’appartenenza al Pse ed all’Internazionale socialista. Dove sono i miglioristi dell’ex ds ora nel Pd? E’ proprio grazie ai socialisti ed a Craxi, che Occhetto si è seduto ed ora i suoi ex compagni siedono nell’internazionale socialista. Oggi D’Alema può vantarsi di esserne uno dei vicepresidenti. Dove andrà a finire il Pd dopo le elezioni? Nel Partito socialista europeo o nel Partito popolare europeo? L’altro socio fondatore, la Margherita, sarà disponibile ad entrare nel Pse? Si è sempre richiamato al Ppe. I socialisti con orgoglio andranno da soli, in queste elezioni, e, se gli italiani comprenderanno il momento di crisi del nostro paese, faranno superare loro la soglia di sbarramento del 4% nell’interesse dell’Italia, della democrazia e del cambiamento.
Camerino 20 febbraio 2008

Dario Conti
membro del collegio nazionale revisori dei conti SDI

6 commenti:

  1. Come si fà a non essere daccordo con quanto dice Dario.
    Credo invece che sia giunto il momento diavere una nuova dirigenza socialista nazionale.
    Non si può continuare con Boselli , basta leggere l'intervista di oggi sull'Unità , che poco ci mancava che si mettesse a gattoni.
    Venti parlamentari in un anno insieme , percepiscono oltre 2 milioni di euro di stpendio.In questo anno se volevano, considerato la scarsa attenzione dei media nei nostri confronti , potevano acquistare a pagamento alcune pagine di grandi quotidiani e far conoscere le idee forti su cui vuol fondarsi il nuovo Partito Socialista.Invece ciò che è successo sta davanti a noi. Quindi basta a piangersi addosso o andare alla ricerca di qualche angoletto riservato da altri. Abbiamo il coraggio di mostrarci all'altezza della situazione presentandoci da soli in questa competizione elettorale,con pochi punti programmatici forti e qualificanti come sempre sono stati nella migliore tradizione socialista.Altrimenti qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè un giovane nato negli anni 80 dovrebbe votare PS ?
    Sandro Scipioni Consigliere Nazionale SDI

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  2. Dal momento che sono un giovane nato negli anni Ottanta (benché all'esordio di quel decennio), posso azzardare una risposta: perché crede che la libertà conquistata dal singolo non valga nulla fin quando non sia condivisa con l'altro; perchè ritiene il lavoro un mezzo per concorrere "secondo le propria possibilità e la propria scelta.. al progresso materiale o spirituale della società", come recita l'art. 4 della nostra Costituzione; perché vuole che solidarietà e giustizia sociale prevalgano sulla logica del puro profitto; perché considera l'istruzione e la cultura le vere fonti della libertà; perché desidera un mondo in cui alla base dei rapporti sociali siano il rispetto e la tolleranza; perché, infine, è convinto che ognuno sia prezioso nel grande corso della storia..Mi si perdoni l'enfasi, segnale inequivocabile di una maturazione non ancora compiuta ( perciò, forse, neanche troppo desiderata..)

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  3. Bravo RIC la tua maturità è encomiabile.Però esistono tuoi coetanei che spesso si trovano senza lavoro ,essere peracri con contratti a tempo , si vedono sorpassati da alcuni senza merito masoloe per....I ragazzi di oggi ,le mie figlie mi dicono questo .Ecco perchè credo che la tua presenza insieme ad altri possa far maturare una coscienza ai giovani simile ai tuoi auspici.Sono convinto che c'è bisogno di un confronto aperto a tutto campo su determinate questioni sensibili agli argomenti da te sollevati .cmq complimenti e avanti tutta.SANSCIPIO

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  4. Caro Dario, come non essere d'accordo con te. E' così lapalissiano che è come accendere la luce in pieno giorno. E' inutile. Però, e c'è sempre un però, la tua accorata presa di posizione è lacunosa in quanto manca di autocritica o meglio di critica ai dirigenti nazionali. Questo partito è guidato dalla stessa persona ormai da più di dieci anni e lo stesso dirigente si appresta ad essere il candidato premier del futuro PS. Se il partito è messo come è messo qualche responsabilità chi lo guida dovrà pur averla. Lui e i dirigenti a lui vicini sono responsabili anche di non aver saputo dare la dovuta visibilità al partito. Tu, caro Dario, sei un vecchio dirigente e ti dovresti prendere il carico della responsabilità di portare in sede nazionale questa mia (nostra?) posizione. Adesso non ci resta che piangere come dicevano Benigni e Troisi e rischiamo di appartenere ad un partito extraparlamentare. Ti immagini? I socialisti extraparlamentari. Te li immagini certi nostri compagni degli...extraparlamentari? Noi Radicali avremmo saputo farli, gli extraparlamentari, ma i socialisti, francamente, NO.
    E' per questo che, come ho fatto qualche giorno fà, plaudo alla iniziativa politica dei dirigenti nazionali Radicali, che avranno sì, subito l'accordo, ma hanno ottenuto il massimo dalla situazione politica che gli si andava prospettando. Boselli è andato al loft, gli hanno detto di no. E' tornato a casa, punto. Chi critica Pannella e, nei socialisti ce ne sono tanti, si tenessero pure i loro big leaders che io mi tengo Pannella e la Bonino. Con la schiettezza di sempre, Gianluca.

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  5. ...dimenticavo, e come sempre il sale è nella coda. Chi è stato l'artefice e il promotore, a livello nazionale, nell'ostacolare il progetto della Rosa nel Pugno, adesso è servito. Il simbolo della RNP poteva allearsi col PD e se non fosse stato possibile stringere un'alleanza, era un simbolo talmente forte e conosciuto che poteva correre da solo, arrivando facilmente al risultato minimo del 4%. Adesso qualche illuminato dice che i Radicali vanno al loft col cappello in mano. Non stanno esattamente così le cose. Gianluca Capogruppo RNP S.Severino Marche

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  6. Le osservazioni del compagno Dario mi sembrano giustissime.
    Ecco perchè chiedo che almeno a livello locale si faccia il possibile
    per recuperare un po' di visibilità.
    Siamo in campagna elettorale - i cui toni credo diverranno sempre più
    accesi - ed è doveroso che ognuno di noi sia disponibile nei confronti
    del partito. Occorre quindi pensare ed organizzare attività
    promozionali sul territorio sperando che intanto a Roma le cose
    cambino in po'- mi riferisco a Boselli e soci che vorrei un
    po' più agguerriti - per evitare che la volontà di oscurare il
    nostro partito non finisca per trovare nei nostri atteggiamenti e
    malumori terreno favorevole.
    Vezzoso

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