lunedì 9 giugno 2008

Al tramonto la società solidaristica

Il "Rapporto sui diritti globali 2008" segnala il pericolo di involuzione del Paese
a causa delle sempre maggiori difficoltà economiche e del crescere della paura

Precariato, povertà e insicurezza
Al tramonto la società solidaristica

L'indebitamento totale delle famiglie ammonta a 490 miliardi, in forte difficoltà 1 su 5
Il lavoro è sempre più precario e rischioso: i morti sul lavoro superiori a quelli delle guerre
di ROSARIA AMATO


ROMA - Un lavoratore sempre più marginale, con un salario sempre più striminzito e lontano dalle medie europee e dai picchi straordinari raggiunti dai compensi dei manager. Un sistema ingiusto, all'interno del quale le famiglie s'impoveriscono, s'indebitano senza che s'intravveda "un vero disegno riformatore" nelle politiche di welfare. E' l'Italia che emerge dal "Rapporto sui diritti globali 2008", il rapporto annuale sulla globalizzazione e sui diritti nel mondo redatto dall'associazione SocietàINformazione e promosso da Cgil, Arci, ActionAid, Antigone, CNCA, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente.

"Cresce sempre di più il senso di insicurezza della popolazione, la precarietà del lavoro, la sfiducia nel futuro e la paura di perdere il benessere e la qualità delle proprie condizioni di vita", osserva nel presentare il rapporto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, denunciando "il rischio di processi involutivi che, oltre a danneggiare il mondo del lavoro in generale, finirebbero per devastare il tessuto connettivo sui cui si è sviluppata la nostra società, impostato su valori solidaristici e universali".  [...]



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