giovedì 30 dicembre 2010

*I RADICALI sulla "Parentoli" civitanovese e sull'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati (APE)*


Riguardo la correttezza sia delle dichiarazioni di Ivo Costamagna sulla presunta "parentoli" civitanovese e sia delle repliche che sono seguite, vi sono, per chi lo vorrà, le sedi opportune. Prima di allora è, o dovrebbe essere, la politica a svolgere il proprio ruolo che è altro rispetto a quello, necessariamente "diverso" e più limitato, che la magistratura può assumere.

Il punto della questione sollevata da Costamagna sta nell'opacità che
caratterizza i rapporti tra cittadini ed istituzioni, opacità e
discredito che rappresentano un costo occulto ed insostenibile che la
partitocrazia scarica sull'intera collettività. Contrariamente a
quanto sostenuto da uno personaggi citati da Costamagna la legge sulla
trasparenza degli atti della pubblica amministrazione non fornisce un
apprezzabile contributo di trasparenza trattandosi di un diritto di
accesso agli atti subordinato ad un "interesse qualificato" del
cittadino, tra l'altro sempre più restrittivamente inteso.
Mettere in sicurezza le istituzioni dalle crescenti istanze
demagogiche dell'antipolitica è una priorità che, da anni, ispira
l'azione politica dei radicali, obiettivo perseguito attraverso
l'anagrafe degli eletti e nominati ovvero mediante un'iniezione di
trasparenza nella pubblica amministrazione con la quale realizzare
l'enaudiano "conoscere per deliberare".

Si tratta di una riforma a costo zero, che mira a rendere trasparente
l'operato della classe dirigente pubblicizzando, mettendo on line,
retribuzioni e interessi finanziari di consiglieri e assessori, del
management di tutti gli enti, aziende, società, agenzie, consorzi e
organismi controllati o partecipati dall'ente locale.
Insieme alla pubblicità dei dati relativi alla consistenza
patrimoniale degli eletti ed i nominati, l'anagrafe degli eletti
prevede che siano rese pubbliche informazioni relative al lavoro da
essi svolto all'interno delle istituzioni. (presenze, proposte voti
espressi, atti assunti).
L'adozione di questo strumento mediante delibera comunale anche a
Civitanova Marche potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per
ricostruire un rapporto di fiducia tra amministratori e cittadini ed
al contempo un formidabile presidio di legalità rispetto a presunte o
reali condotte illecite o poco trasparenti.

Non resta che augurarsi che la principale conseguenza alle
dichiarazioni di Costamagna sia l'adozione dell'anagrafe degli eletti
e nominati anche a Civitanova. Facciamo per questo appello a tutte
forze presenti in Consiglio Comunale affinché la politica e per essa i
partiti finalmente dimostri la capacità di riformarsi.

ANDREA GRANATA
(Segretario dell'Associazione Radicali Marche)

per info 3470790694


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www.partitosocialista-mc.org
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