sabato 4 dicembre 2010

Eletta la consulta degli amministratori socialisti. Rocco Vita nominato presidente CONFERENZA DEGLI AMMINISTRATORI. CAMBIARE IL PATTO DI STABILITÀ


“Il patto di stabilità è autolesionismo allo stato puro, va cambiato perché non consente ai comuni che possono farlo di investire di più, li costringe a congelare inutilmente risorse che potrebbero invece dare un contributo essenziale per uscire dalla crisi”.

Lo ha detto il segretario del Psi, Riccardo Nencini, intervenendo questa mattina a Rimini, alla Conferenza nazionale degli amministratori socialisti, affollata da esponenti socialisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Nencini ha lanciato alcune proposte per incidere a fondo nel sistema istituzionale come la riduzione del numero degli enti istituzionali che operano sul territorio, “perché 14 sono davvero troppi” e una riforma costituzionale che istituisca la seconda Camera federale in sostituzione del Senato. Quanto al tema politico più generale in vista delle prossime elezioni amministrative ha suggerito alla platea di rappresentanti socialisti “un’alleanza tra la sinistra riformista e le forze liberaldemocratiche” e la modifica della legge per rendere compatibile l’elezione diretta del Sindaco, com’è attualmente, con una crescita dei poteri dei consigli comunali.

“Va aperta una riflessione sull’elezione diretta dei sindaci – gli ha fatto eco Mauro Del Bue assessore allo sport comune di Reggio Emilia - che ha indebolito fortemente il potere degli organi collegiali, di giunte e consigli, fino all’assurdo che se un sindaco si dimette per ragioni non legate alla politica trascina con se l’intero consiglio comunale”.
Giovanni Crema, membro dell’ufficio di presidenza della Lega delle Autonomie, ha toccato un altro tema caldissimo, quello delle primarie perché, ha detto, “ci sono seri dubbi sulle virtù salvifiche di questo strumento di democrazia che allo stato dei fatti è fuori controllo. Le primarie all’italiana difatti – secondo Crema - non sono adeguatamente regolamentate e rischiano di fare solo danni e confusione non solo a livello nazionale, ma anche nelle elezioni comunali. Dove c’è il doppio turno per legge – ha detto - le primarie già esistono ed è inutile duplicarle. La verità è che oggi le primarie si fanno ‘à-la-carte’ secondo le esigenze di questa o quella forza politica”.

“Siamo all’involuzione del sistema delle autonomie locali” - ha aggiunto attaccando duramente la politica del governo che a suo dire pratica “un neocentralismo di fatto, un federalismo fiscale dei ‘forti’, dove chi ha soldi la vince sempre”. “Anche dal punto di vista delle entrate, il federalismo è sempre più condizionato dalle politiche del governo centrale. Per noi socialisti, a questo punto, - ha sottolineato - nell’interesse del Paese, dobbiamo lasciare questa strada perché non conduce a un vero federalismo”.

In conclusione i socialisti “non mettono in discussione il federalismo, ma la strada che è stata intrapresa e che mette in crisi – spiega Roberto Biscardini, già assessore regionale della Lombardia - proprio le autonomie locali. D’altra parte alla Lega non interessa un vero rafforzamento delle autonomie, perché è accecata dall’obiettivo impossibile della secessione, un risultato che nessuno gli darà mai”.

I lavori sono stati aperti dal giovane segretario della federazione Psi di Rimini Btagagni, da Simonetta Saliera V. Presidente della regione E. romagna e dal Presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali.

Dopo la relazione di Labellarte sono intervenuti i compagni: Cinti Luciani, Mignogna, Arcudi, Del Bue, Crema, Villa, Miroddi, Giovanelli, Nordi, Rometti, Moriconi, Annola, Palillo, Biscardini e Pastorelli.

Marco Di Lello ha concluso il dibattito della prima giornata.

Al termine è stata eletta la Consulta nazionale degli amministratori socialisti. A presiederla è stato designato all'unanimità Rocco Vita, consigliere regionale Psi della Basilicata.

L'assemblea ha eletto all'unanimità anche i componenti dell'ufficio di presidenza: Raimondo Perra, Luigi Giordani, Roberto Bertini, Angelo Benvenuto, Loretta Villa.

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