mercoledì 28 aprile 2010

Non servono analisi sofisticate !

Non servono analisi sofisticate !
di Cesare Serrini

Non servono analisi sofisticate (che peraltro non sarei in grado di fare) per comprendere ch dopo il fallimento della "Rosa nel Pugno", della Costituente socialista e del progetto di Sinistra e Libertà, le ultime elezioni regionali hanno inferto un colpo probabilmente definitivo a ciò che resta del PSI nazionale che - bisogna dirlo - non esiste più.

Le responsabilità sono chiare ed attribuibili ad un gruppo dirigente nazionale mediocre, logorato dalla marginalità cui è costretto e privo della necessaria passione politica. Ebbene, piuttosto che impegnarsi in un grande sforzo dal quale far scaturire un preciso indirizzo politico, in grado di rendere percepibile una visione, una idea di società, magari parziale, ha invece lasciato che fossero le miniburocrazie locali a scegliere soluzioni che nell'ottica esclusiva della convenienza consentisseloro di sopravvivere, magari consolidando qualche modesta rendita di posizione.

Come era ampiamente prevedibile, zero strategie, zero progettualità-mi si passi da juventino la banalità della citazione - "zeru tituli, anche in termini di credibilità.


Nelle poche realtà (le Marche tra queste) in cui sono stati ottenuti consensi, questi per la gran parte sono con evidenza apparsi estranei ( in qualche caso addirittura ostili al Partito e nella esclusiva personale disponibilità del singolo candidato, dunque non solo inidonei a contribuire alla crescita del Partito sul piano sia qualitativo che quantitativo, ma- se così si può dire - anche meno spendibili, meno utili da un punto di vista politico, come il risultato connesso alla formazione della Giunta Regionale Marche conferma.


I meno di duemila voti ottenuti dal PSI a Milano (dicasi Milano) costituiscono comunque, insieme come è ovvio ad altri dati a cui per brevità non faccio cenno, la rpova inequivocabile della inadeguatezza di quel gruppo dirigente e della inaccettabilità etica e politica del tentativo di nascondere o di strumentalizzare i risultati elettorali attraverso veri e propri escamotages, tra i quali il titolo apparso sull'Avanti di qualche giorno fa :" Il Partito Socialista terza forza del centro sinistra ", risibili e patetici al tempo stesso.

Dal fallimento della Costituente socialista è emerso con chiarezza come non vi sia più spazio per una presenza elettorale e politica del PSI ; quando si subisce una sconfitta politica è doveroso riconoscerla, cercare di capirne le ragioni e creare subito i presupposti per una nuova classe dirigente, giovane e coraggiosa, che abbia la forza e la dignità di mettere in discussione l'attuale assetto politico attraverso l'avvio di una battaglia vera, visibile, non condizionata da tentazioni di collocazioni purchè siano.

Esattamente l'opposto del "tirare a campare", degli accordi toscani, della rinuncia a giocare un ruolo politico serio, frutto di logiche di fatto preordinate alla liquidazione di una grande storia.


L'obiettivo è il ripristino in Italia di una democrazia rappresentativa, vittima da tempo del prevalere delle corporazioni sulle istituzioni, delle leggi elettorali e sul finanziamento pubblico che limitano la partecipazione di molti alla vita politica del Paese ed assicura invece a PDL e PD che insieme raccolgono il consenso di meno di un terzo della popolazione di disporre di circa due terzi degli eletti oltre che di ingentissimi finanziamenti.


E' auspicabile che per consentire l'emergere di uan nuova classe dirigente i responsabili della situazione che si è determinata si mettano a disposizione, lascino i loro incarichi e sostengano la costruzione di un Partito che non può partire da quello che c'è, anzi, meglio, che NON c'è.

Avv. Cesare Serrini
(Presidente Circolo Pertini Jesi)

7 commenti:

  1. L'analisi di Serrini mi pare impietosa ma davvero poco distante dal vero. La fragilità del consenso avuto nelle Marche è evidente. Che fare? Da dove ripartire? Questo davvero non lo so dire, ma il pessimismo prevale.

    RispondiElimina
  2. Abbiamo diffuso, nei giorni scorsi, sms e mail in cui segnalavamo la piccola "rivoluzione" grafica del nostro Blog, la sua trasformazione, di fatto, in un vero e proprio Sito e, SOPRATTUTTO, LA VOLONTA' DI APRIRLO AD INTERVENTI ED ARTICOLI (POST) NON SOLO IN PREPARAZIONE DEL CONGRESSO DEL PSI (come da finalità... "istituzionale" di questo sito) MA DI TUTTO QUEL VARIEGATO MONDO DELLA SINISTRA CHE STA TENTANDO DI RIUNIRSI, IN FORME NUOVE, RICHIAMANDOSI AGLI IDEALI LAICI, SOCIALISTI, ECOLOGISTI E RADICALI.

    Bene, a volte, il... "caso fa bene le cose".

    Mi ritrovo così un Post di Cesare Serrini ed un Commento di Carlo Magnani.

    Si tratta, lo dico senza retorica alcuna, di due tra le persone che stimo di più.
    Prima ancora che due compagni li considero degli amici fraterni.
    Di più: mi sono quasi sempre, spontaneamente, ritrovato in sintonia con le posizioni politiche che hanno assunto e loro con le mie.

    Eppure, in questo caso, non concordo ne con l'analisi... "sofisticata", e relativo "de profundis" del PSI, di Cesare e neppure con il "pessimismo cosmico" di Carlo pur non negando l'oggettività di alcune loro considerazioni di partenza.

    Tornerò su questo con un mio apposito intervento così come la rilevanza delle questioni ed il livello con cui, come sempre, Cesare le ha poste, merita.

    Qui mi interessava rilevare la... "novità".
    Parafrasando "qualcuno" mi viene da dire:
    ....."E' IL SITO *APERTO*, BELLEZZA !*

    Va bene così, continuiamo...!

    Un abbraccio a Cesare e Carlo.
    Ivo

    P.S.:
    per evitare "malintesi" futuri:
    MASSIMA APERTURA DEL SITO ALLE POSIZIONI POLITICHE, ANCHE LE PIU'... "ERETICHE", DI TUTTI COLORO CHE SI RICHIAMANO ALL'AREA LIBERALSOCIALISTA (QUELLA DI... GIUSTIZIA E LIBERTA', PER CAPIRCI... LAICI, SOCIALISTI, ECOLOGISTI E RADICALI) MA, ALTRETTANTA, CHIUSURA NEI CONFRONTI DEGLI INSULTI E DELLE PROVOCAZIONI SPECIE SE RIVOLTE AL PSI ED AI SUOI DIRIGENTI (DI IERI, OGGI E... DOMANI) PERCHE' QUESTO, COMUNQUE, E' E RESTA IL SITO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE PSI MACERATA.

    RispondiElimina
  3. Effettivamente, l'intervento del Compagno Serrini, in casa Socialista ( Considerando gli assordanti silenzi del passato) puo' sembrare brusco e diretto....ma e'molto chiaro... e finalmente un militante che ha il coraggio di dissentire...
    aprendo un dibattito politico interno di cui avevamo veramente Bisogno !!! Ma ora Cesare ci dovra' anche dare lumi in merito ad una eventuale ricetta per il futuro !!!

    RispondiElimina
  4. E' proprio vero, non servono analisi sofisticate, a volte la semplicità è a dir poco sufficiente.

    RispondiElimina
  5. E' vero, caro Gianluca, le cose semplici, spesso, sono le migliori.

    Cesare Serrini è, infatti, SEMPLICEMENTE uno di quelli che, NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE, è stato e rimane un SOCIALISTA "senza se e senza ma". Quando parla e scrive tutti sanno, a prescindere dal concordare totalmente, in parte o per nulla con lui, che non lo fa CONTRO qualcuno ma PER costruire qualcosa.

    Aggiungici COERENZA, LEALTA' ed ONESTA INTELLETTUALE e...

    BUON PRIMO MAGGIO !

    RispondiElimina
  6. Non basta rimanere dentro un Partito affinchè le cose funzionino, a volte non funzionano proprio per la presenza di certe di persone e starci per starci è semmai un'aggravante non una nota di merito.
    Domani è la festa dei lavoratori non altro. Magari potremmo pure dire che è la festa di chi il lavoro l'ha perso, di chi il lavoro lo cerca, ma di sicuro possiamo concordare che sia la festa di chi ha qualcosa a che fare col lavoro non di chi non sa nemmeno cosa sia !

    RispondiElimina
  7. Caro Gianluca,
    riguardo alla, ennesima, spiegazione di che cos'è e come, NORMALMENTE, funziona una Comunità Politica e, cioè, un Partito, ci rinuncio.

    Quanto, invece, alla tua definizione della festa dei lavoratori... SONO TOTALMENTE D'ACCORDO CON TE.

    Ivo

    RispondiElimina