giovedì 29 aprile 2010

Dibattito su Ignazio Silone, personaggio misterioso ed enigmatico.

Dibattito su "Ignazio Silone"
Personaggio misterioso ed enigmatico

Per gli studenti è soprattutto l’autore di “Fontamara”, ma per gli studiosi e gli storici in particolare, Ignazio Silone (1900-1978) è stato anche un politico con una travagliata e complessa vicenda umana.

Proprio di questo aspetto del letterato italiano si è parlato al teatro “Marchetti” di Camerino nel corso del convegno “Ignazio Silone, l’uomo, lo scrittore” organizzato dalla Provincia di Macerata in collaborazione con il Comune e l’Ateneo camerte e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del programma di iniziative storico-culturali per la celebrazione del 25 aprile, “Dalla Liberazione alla Repubblica”.

Introdotto dal presidente del Consiglio provinciale, Umberto Marcucci e dal sindaco di Camerino, Dario Conti, il convegno ha visto confrontarsi tesi e studi di due docenti di diversa formazione, Mauro Canali, che insegna storia contemporanea a Camerino e Andrea Paganini, docente svizzero di letteratura italiana. Nel corso del dibattito, moderato da Serena Sileoni, dell’Università di Firenze, il prof. Canali ha illustrato al folto e attento pubblico di giovani studenti degli istituti camerti di scuola superiore la tesi secondo la quale Silone, dal 1920 circa fino al 1930, sarebbe stato una spia al servizio della polizia politica fascista. Il docente dell’Università di Camerino ha riferito i risultati delle sue indagini, frutto di anni di analisi dei documenti di prima mano raccolti insieme al prof. Biocca.

Silone, personaggio illustre della politica italiana, padre costituente, mito della storia repubblicana, fervente antifascista ma soprattutto antitotalitarista, militante comunista prima e socialista poi, resta pertanto una delle figure più enigmatiche e umane al tempo stesso della cultura italiana. La ricerca di Canali contribuisce a fare luce su un personaggio misterioso e enigmatico, la cui produzione letteraria è stata definita, non a caso, dalla critica come una “scrittura lunare”.

Nelle sue opere – è stato fatto osservare – costante è il richiamo all’inganno, all’enigma, alla doppiezza e alla necessità dell’uomo di riscattarsi dalle sue azioni meno nobili. Della produzione letteraria come esigenza liberatoria di confessione ha parlato il Andrea Paganini, il quale ha aiutato gli studenti a comprendere le vicende personali di Silone leggendo tra le righe delle sue opere, in particolare della pièce teatrale “Ed egli si nascose”. Proprio questa pièce è stata scelta dalla Provincia per essere allestita dall’Istituto Tecnico commerciale di Macerata, per la regia di Sauro Savelli il 31 maggio a Macerata (aula magna Istituto “Gentili”) e il 4 giugno a Civitanova Marche (Teatro Cecchetti).
dalla Provincia di Macerata
www.provincia.macerata.it

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