lunedì 1 febbraio 2010

*DICHIARAZIONE CONGIUNTA DELLA DELEGAZIONE SOCIALISTA (D'Isidoro, Costamagna) e RADICALE (Sen.Perduca e Granata) AL TERMINE DELLA VISITA ISPETTIVA AL CARCERE DI ASCOLI PICENO*

CARCERI; ASCOLI PICENO.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI PERDUCA, GRANATA (Radicali) e di D'ISIDORO,
COSTAMAGNA (PSI):

SOLO L'UMANITÀ ED IL SENSO DI RESPONSABILITÀ DEI DETENUTI E DELLA
POLIZIA PENITENZIARIA IMPEDISCE IL VERIFICARSI DI EVENTI DRAMMATICI.
Preoccupanti i risultati del trasferimento di competenze dal Ministero
di Grazia e Giustizia all'Asur della sanità penitenziaria.

31 gennaio 2010


Dichiarazione congiunta del Senatore Radicale Marco Perduca, di Andrea
Granata tesoriere dell'Associazione Radicali Marche, del Capogruppo
PSI in Consiglio Regionale Antonio D'Isidoro e di Ivo Costamagna
Responsabile Gruppo PSI Regione Marche, al termine della visita
ispettiva al carcere di Ascoli Piceno:

"Con una popolazione di 117 contro i 63 regolamentari, anche la casa
circondariale di Ascoli è nella media italiana in quanto ad
affollamento.
In celle per tre sono ammassati sei detenuti - in estate la situazione
ha raggiunto picchi di letti a castello di quattro piani - senza acqua
calda ne' attivita' formative o di svago.

Tenendo presente che, a parte la sezione dei 43 detenuti in regime di
41 bis che non siamo riusciti a visitare, solo la meta' degli altri
carcerati ha una sentenza definitiva, solo la qualita' dei rapporti
umani tra polizia penitenziaria, sotto organico del 30%, e popolazione
carceraria riesce a mantener sotto controllo una situazione altrimenti
potenzialmente esplosiva.

Molto preoccupante la qualita' del servizio sanitario offerto. A
seguito del passaggo all'ASUR non son piu' presenti medici specialisti
il che impone il sistematico ricorso alle stutture esterne allungando,
così, i tempi di risposta e aumentando i costi della scorta.

In questo contesto è urgente che la Regione affronti l problema del
diritto alla salute delle persone carcerate e che dia immediato
seguito alla decisione di potenziare l'assistenza psicologica, l'unica
in grado di poter gestire in modo professionale i disagi della vita in
carcere altrimenti blanditi dalla somministrazione di psicofarmaci.

Ci appelliamo quindi all'Amministrazione Regionale perche', oltre a
quanto sopra esposto ed a ciò che è contenuto nell'Interrogazione
n.1439/10 già presentata in data 20 Gennaio 2010 ad iniziativa del
Consigliere Antonio D'Isidoro, prenda in considerazione la
possibilita' di avviare corsi di formazione per chi oggi è privato di
libertà in tutti gli istituti di pena delle Marche e, laddove
possibile, creare altre occasioni di lavoro per i "semi-liberi" ed
all'interno delle strutture.


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www.partitosocialista-mc.org
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