giovedì 15 ottobre 2009

*SINISTRA E LIBERTA': "NO ALLE FUGHE IN AVANTI"*

FUGHE IN AVANTI
di Ferdinando Pastore*

giovedi 15 ottobre 2009

Sinistra e Libertà è nata per caso e per necessità.
Per caso perchè alle ultime elezioni politiche tutte le forze
politiche a sinistra del Partito Democratico non riuscirono a superare
lo sbarramento elettorale imposto dallo scellerato patto Veltroni -
Berlusconi, vera causa dell'abbattimento del Governo Prodi. Per
necessità poichè, di nuovo, in vista delle ultime elezioni europee fu
introdotta la soglia del 4% per accedere al Parlamento Europeo che
costrinse sia le forze provenienti dalla Sinistra Arcobaleno e sia il
Partito Socialista, proveniente dall'esperienza della costituente a
fare i conti con i rispettivi pesi elettorali, consapevoli che la
chiusura dell'informazione italiana sarebbe stata totale.
Ma da questa base di necessità le forze politiche che hanno dato vita
a Sinistra e Libertà fecero qualcosa di più.
Hanno per esempio costruito una base programmatica seria e credibile
in vista delle elezioni europee, e diedero l'impressione di poter
creare le condizioni per costruire una vera e propria "nuova sinistra
italiana", nuova sia rispetto a quella ideologica appartenente oramai
ad un'altra epoca e nuova anche rispetto a quella dell'ultimo
quindicennio, quella che ha per prima sconvolto il mondo del lavoro
"riforma Treu", quella che ha assecondato la cd "finanziarizzazione
dei mercati" o quella che ha , per prima, modificato a colpi di
maggioranza la costituzione italiana.
La forza del progetto fu completata dalla sensazione di essere di
fronte ad uno spazio realmente libero, nel quale i simpatizzanti e gli
elettori potessero ritrovare stimoli e partecipare a confronti
dibattiti ed iniziative che affrontassero temi ora nascosti dalla
dialettica politica.
Inoltre diede la possibilità a militanti di diverse e da troppo tempo
divise formazioni politiche di dare vita a quella contaminazione fatta
di discussioni, confronti e di rapporti umani che è necessaria per
sentirsi partecipi di un progetto serio e credibile, quella
contaminazione che permetterebbe di fortificare realmente Sinistra e
Libertà.
Il momento più alto di quanto detto fu raggiunto, nella città di Roma,
con la festa da noi organizzata in Piazza Mastai a Trastevere e con
gli incontri organizzati in tutti i municipi.

Il risultato alle elezioni europee fu del tutto incoraggiante. Non si
raggiunse il quorum ma in soli due mesi di tempo e quasi senza
copertura mediatica circa 1.000.000 di elettori ci diedero fiducia e
di questo circa 250.000 voti non provennero dalle vecchie formazioni
politiche.
Ma come spesso avviene ciò che intuiscono gli elettori non è ben
compreso dai quadri di partito. Dal voto europeo in poi la sensazione
di libertà di spazio, di costruzione programmatica, di volontà di
ridisegnare una nuova sinistra ha lasciato spazio a discussioni
interminabili sulla forma organizzativa che avremmo dovuto assumere,
sulla presunta partecipazione dal basso e a tutte quelle tematiche
care a quadri di partito che guardano e vedono solo quadri di partito
e che inchiodano i loro pensieri solo a come formare organi, sotto
organi, mini organi.

A questo l'assemblea di Bagnoli ha dato una risposta a mio modo di
vedere credibile, ha modellato un'organizzazione di Sinistra e
Libertà, ha previsto tempi e modi per la costruzione di un soggetto
unitario.
Personalmente, però, il dibattito sviluppatosi in quella sede mi ha
deluso profondamente.
Non un accenno a cosa avremmo dovuto essere, non un accenno al perchè
noi saremmo dovuti essere diversi dalla sinistra che negli ultimi 15
anni è stata progressivamente punita alle elezioni e che dimostra di
non intercettare più i reali bisogni del Paese.
Fatto sta che oggi Sinistra e Libertà non è stata in grado di avviare
una seria riflessione sull'azione del governo Berlusconi e dei danni
che sta producendo giorno per giorno ed a Roma non è riuscita a
sfruttare l'enorme spazio politico lasciato libero dal Partito
Democratico per una seria opposizione alla Giunta Alemanno.

Oggi leggo delle dichiarazioni di Vendola, Fava e Guidoni i qualii
sembrano voler porre un'improvvisa accellerazione con la previsione di
un congresso fondativo di sinistra e libertà entro la fine di
dicembre.
Le motivazioni per cui trovo questa loro decisione sconcertante le ho
già descritte ma aggiungo che andare ad un processo per il quale si
debba produrre una nuova fusione a freddo tra partiti della sinistra
senza che sia chiara prima la funzione che si andrà a svolgere la
trovo una forzatura che spero sia riconsiderata e che finalmente noi
tutti ci dessimo gli strumenti ed i tempi per la costruzione di un
soggetto realmente solido, che abbia chiari i propri principi e che
abbia il modo di confrontarsi nella società e che ritrovi un minimo di
corpo sociale di riferimento che ad oggi ancora non ha.
Sinistra e Libertà ha ancora una enorme possibilità e buttarla al
vento sarebbe delittuoso.

Servono:
1) Ripresa di una forte iniziativa politica;
2) Coinvolgere cittadini su problemi e prospettare insieme a loro le
soluzioni senza che siano inchiodati e soffocati da tessere,
dscussioni su organi e vita interna di un partito;
3) Conferenze programmatiche territoriali che portino ad una vera
conferenza programmatica nazionale.

Le fughe in avanti le fanno in genere i ciclisti che al traguardo
spesso arrivano soli.

*Vicesegretario Federazione romana PSI


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www.partitosocialista-mc.org
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