mercoledì 14 ottobre 2009

*POI...* - di Tonino Bettanini

Poi, prima di questi ultimi anni che hanno bisogno di sedimentare,
quel mio "dentro di me" ha allevato ambizioni assieme a un " dentro di
noi " che comincia ad esser parte di un'archeologia. Te ne accorgi
quando i giornali ne ripercorrono " malamente " i passaggi, e non solo
perché ubbidienti alla "damnatio memoriae": perché il tempo ci mette
del suo.

Parlo dei socialisti e di quella nuova, grande stagione
dell'intelligenza politica: animati dalla voglia di battersi contro il
conformismo assassino e colpevole della sinistra e di trovare - fin
all'inizio - in una parola orrenda (in Italia), socialdemocrazia, più
che il rifugio la voglia di ricostruire un'appartenenza nazionale ed
una prospettiva.

Nata nella temperie del rilancio dei Club, sul modello del "Turati" a
Milano (con Carlo Ripa dapprima e ora con Bruno Pellegrino), la mia
esperienza era inizialmente laterale rispetto alla vita di partito.
Presto avevo trovato in don Gianni Baget Bozzo un prezioso aiuto.

"Dentro di me" e "di noi" è insomma diventato per me una comunità
politica dove trasformare il senso di "spaesamento" degli anni del
relativismo accademico in una nuova casa, in un mondo di opere: con
tutti i limiti e le torsioni di una fuga verso la modernizzazione, da
un lato, e la zavorra di uno scontro e di uno spirito di fazione che
spesso vestiva i panni anche mediatici del confronto tra "perbenismo"
e "rampantismo".

Ma il motore delle idee e la macchina della politica socialista hanno
trasformato oltre un decennio di azione politica in politica italiana.
E tutti quei moltissimi di voi che non possono dire "c'ero anch' io"
non sapranno mai misurare la distanza tra quella comunità politica -
purtroppo irripetibile - ed il nostro dopo nazionale.

Come sicuramente direbbe il campione di tutte le discese in campo ( e
non solo ora che si è privato di Kakà ): "Era come il Real Madrid".


tratto dall'articolo autobiografico

UNA VITA FUORICAMPO

di Tonino Bettanini


pubblicato su Il Foglio

di sabato 10 ottobre 2009

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Ivo Costamagna
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www.partitosocialista-mc.org
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1 commento:

  1. Che senso ha vivere di nostalgici ricordi.

    Scrivo a caldo e senza riflettere troppo su questa mail che mi arriva dal compagno ed amico Ivo Costamagna.

    "UNA VITA FUORICAMPO". NO, ADESSO BASTA. iN CAMPO IO CI VOGLIO STARE E LO VOGLIO FARE CON LA MASSIMA LUCIDITA´ATTENTO A CIO´ CHE INTORNO A ME E´CAMBIATO IN MANIERA IRREVOCABILE. VOGLIO PER ME UN PROGETTO DI VITA E POLITICO CHE SAPPIA GUARDARE AL PRESENTE PROIETTANDOSI AD UN GIUSTO FUTURO. PARTE DEL SUCCESSO POLITICO DI BERLUSCONI LO SI DEVE PROPRIO AD UNA CLASSE POLITICA CHE NON HA SAPUTO CAPIRE IL CAMBIAMENTO E SI E´ARROCCATA SULLA NOSTALGIA DEL BEL TEMPO ANDATO.

    SVEGLIAMOCI

    ROBERTO VEZZOSO

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