lunedì 26 ottobre 2009

*I Socialisti e SEL: che fare dopo l'assemblea regionale di sabato 24 Ottobre*

I Socialisti, I Comunisti e SeL
di Peppe Iacopini*

COMPAGNI, ANCORA IN TUTTE LE DISCUSSIONI NEI VARI BLOG SPARSI NEL WEB, ESCE LA DIATRIBA, ORMAI COTTA E RICOTTA, TRA COMUNISTI E SOCIALISTI...

SONO ORMAI PASSATI 90 ANNI DALLA SCISSIONE DEL 1921 E ANCORA NON CI RENDIAMO CONTO CHE QUELLA VOLTA (A DIRE IL VERO PER COLPA DI MOSCA) I NOSTRI DIRIGENTI SCELSERO SCELLERATAMENTE LA DIVISIONE DEI LAVORATORI ITALIANI. E QUANTI COMPAGNI SI SONO IN SEGUITO MORSI LE MANI ? RICORDATE IL COMPAGNO SINDACALISTA GIUSEPPE DI VITTORIO? MOLTO AMICO DI BRUNO BUOZZI CHE RIMASE NEL PSI.....

ALLORA BASTA !!!

SINISTRA E LIBERTA' O DIVENTA UN GRANDE PARTITO SOCIALISTA, ADEGUATO AI TEMPI E LEGATO ALLE ORGANIZZAZIONI MONDIALI DEL SOCIALISMO OPPURE NON DECOLLERA' MAI!!

QUESTO ANCHE PERCHE' I COMUNISTI CHE NON CONOSCONO LA STORIA O NON SI SONO ACCORTI CHE IL MURO DI BERLINO E' CADUTO, RIMARRANNO SEMPRE COMUNISTI, IL PD NON HA MAI SCELTO E NON SCEGLIERA' MAI ANZI E' LO SPONSOR UFFICIALE DI DI PIETRO CHE CON LA SINISTRA NON HA NULLA A CHE FARE.

QUINDI CARI COMPAGNI, L'UNICA STRADA PERCORRIBILE E SPAZIO DA OCCUPARE E' QUELLO DI UNA SINISTRA VERA MODERNA E SOCIALISTA PERCHE' NON C'E' SINISTRA SENZA SOCIALISMO !!!

BASTA UN'ATTIMO SEGUIRE CON INTELLIGENZA LA PROPOSTA DI BERTINOTTI DI CIRCA UN MESE FA'...

DIMENTICAVO...NON SAREBBE SBAGLIATO DARGLI COME NOME PROPRIO "PARTITO SOCIALISTA ITALIANO" INSERENDO COME DIDASCALIA NEL SIMBOLO......SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'!!!

C'E QUALCUNO CHE SI VERGOGNA ?

IL CASO VUOLE CHE NESSUN SOCIALISTA SI VERGOGNI DI AVERE NELLE PROPRIE FILE GLI EX COMUNISTI PROVENIENTI DA UNA REALTA' E UN CREDO IN ASSOLUTO BOCCIATI DALLA STORIA!!!

*PSI/SeL

2 commenti:

  1. A Peppe Iacopini mi lega una profonda amicizia che nasce dalla condivisione dei valori cardine dell'umanesimo socialista. A lui devo molte cose, soprattutto la passione, la militanza, il senso dell'appartenenza ad una comunità di donne e uomini animati da un ideale. Perciò mi permetto di dissentire dalla opinione espressa nel commento che precede, certo che comprenderà le mie ragioni.

    Livorno 1921 è una pagina lontana nella storia del movimento operaio italiano, e cercare di trarre da quell'esperienza conclusioni politiche valide per il giorno d'oggi è prima di tutto antistorico.

    Noi non abbiamo l'autorità per processare la storia e stabilire chi ha avuto torto o ragione. Ciascuno di noi ha fatto un percorso, in buona fede, lottando perché si affermassero gli ideali dell'uguaglianza, della libertà e della fratellanza. Qualcuno ha probabilmente in cuor suo vissuto il profondo dissidio fra la giustezza dell'ideale proclamato e la barbarie della forma con cui si pretendeva di realizzarlo; un altro si rimprovererà di aver ceduto, per eccesso di realismo, alle lusinghe del sistema che affermava di combattere. Il punto non è questo, come ho sentito dire il compagno Vendola. Il punto è superare tutto questo, riconoscersi nell'altro e costruire una casa comune, dove sia abolita l'assurda abitudine di imporre un'etichetta per affermare il proprio dominio sugli uomini e sulle cose. Il punto è riconoscere che quel complesso di valori è patrimonio comune di moltitudini di donne e uomini, cui non interessa la qualifica di socialista, comunista, ecologista, ma un reale, materiale mutamento nella realtà dei rapporti economici e sociali. Ecco perché all'amico Peppe ed a tutti gli altri mi permetto di dire che l'ostinazione identitaria rischia di cancellare quanto di buono il movimento operaio italiano ha costruito nella sua lunga storia. Si tratta di portare a compimento un percorso di unificazione di sensibilità affini ma comunque diverse, di cui occorre realizzare la sintesi con processi democratici e partecipati e non già con operazioni che possono avere il sapore dell'annessione.
    Sinistra e Libertà Ecologia può essere questo, se avremo l'intelligenza di comprendere la ricchezza che abbiamo tra le mani.

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  2. Riccardo, e' un onore per me sentirti dissentire in maniera chiara come da tuo stile.... Proprio perche'condividiamo giornalmente i valori eterni del Socialismo!!!

    Se almeno una volta non condividi le mie affermazini, significa che veramente hai identificato in me,la passione,la militanza e il senso di appartenenza ad una comunita di donne e di uomini animati da un grande ideale, dove il dissenso e'parte integrante!!!

    Proprio perche' siamo lontani dal quel 1921, non riesco mentalmente,
    in questa fase, a sentire ancora i battibecchi antistorici che ancora dividono Comunisti e Socialisti, considerando che le strade si sono divise a suo tempo, solo ed esclusivamente NEL METODO, per arrivare comunque AL SOCIALISMO!

    Quindi senza girarci intorno, il SOCIALISMO E'LA SINISTRA ITALIANA !

    Allora perche' non ripartire proprio dal SOCIALISMO IN SeL ?
    Anziche' traccheggiare per paura di calpestare la sensibilita' dell'uno o dell'altro ? Oltretutto la nuova formazione sara'in maggioranza composta da nuove generazioni, che sicuramente non hanno vissuto le divisioni del passato recente e tanto meno quello remoto !!

    Forse nel mio intervento, parlando della simbologia ho esagerato, lasciando magari interpretare
    velleita' di annessione....
    Assolutamente NO !!!
    Ma di Ricomposizione SI !!!

    Non permetteremo a nessuno questa volta di dividere il mondo del lavoro!!! Nessun dirigente potra',per qualsiasi motivo cercare di dividere Compagne e Compagne che la storia vuole uniti!

    Ric, Questa non e' ostinazione identitaria, ma un appello, una volta per tutte a chiudere le divisioni assurde del passato !!

    Con Grande affetto e Stima,

    Peppe

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