domenica 24 ottobre 2010

IL SOCIALISMO DI NICHI - Firenze, 22/10/2010

Il Socialismo non è solo una nobile storia del passato....
Ma la bussola di orientamento per il futuro !

di Mario Francese

Così disse Nichi ad alta voce in quel di Firenze riscoprendo un termine, Socialismo, diventato, specie a sinistra, ma in Italia e solo in Italia, una sorta di malefico tabù da condannare alla "damnatio memoriae".

Credo che Vendola si sia fatto interprete convinto e sincero di questo comune e diffuso sentire che individua nella sinistra odierna un luogo disastrato, decrepito e per giunta inaffidabile; un luogo perciò da ricostruire dalle fondamenta e rilanciare sui territori natii da tempo abbandonati. A costo di stupire ed angustiare la sua stessa platea nel dichiarare preventivamente transitorio, ma non effimero ed instabile, il nascente progetto di -Sinistra Ecologia e Libertà-, il partito che lo ha voluto portavoce nazionale e che è attualmente lo strumento della sua ascesa.

Personalmente ho sempre fissa nella mia mente una affermazione paradigmatica e "fotografica" di Nichi: "Per sconfiggere la destra in Puglia ho dovuto prima sconfiggere la sinistra".

Si, in Nichi rivedo il Socialismo Etico ed al tempo stesso pragmatico ed evolutivo che mi è stato insegnato coi comportamenti, più che con le risoluzioni dei direttivi sezionali, dai vecchi compagni contadini ed operai delle mie parti: un socialismo non fatto di adesioni rigide ad una "linea" o ad una sigla, ma improntato quotidianamente a quella sete di giustizia sociale, a quella laicità, tolleranza, curiosità ed apertura al mondo ultroneo ed anche "avversario" tipica della fratellanza cristiana primitiva che è parente strettissima della filantropia cosmopolita ed illuminista settecentesca e dell'umanitarismo romantico ed anarco-socialista dell'Ottocento.

Non la riproposizione, dunque, del "vecchio" temporalmente contestualizzato, ma la riattualizzazione e rilancio "in progress" dell' "antico originario": insomma, il ritorno alla sorgente per seguire il percorso del fiume fino alla foce ed ancor più in là, oltre l'orizzonte.

Mi si dirà che son troppo evocativo ed ereticamente sognatore.....troppo "vendoliano", insomma!

Può darsi!

Ma è un fatto che la disastrata, inaffidabile ed obsoleta sinistra di oggi, italiana in particolare ma universale in genere, ha perso la capacità di analisi, lettura ed interpretazione della società e dell'Uomo contemporaneo nel momento stesso in cui ha smesso di evocare sogni ed utopie per un mondo migliore, rifugiandosi infine nelle giurassiche e rissose micro-nicchie pseudo-identitarie dei calcoletti politicistici ed elettoralistici da "un tanto al chilo" e nelle ancor più patetiche ed innaturali scimmiottature del carrierismo di stampo individual-neoliberista e, in Italia, personalistico-berlusconiano.

Riuscirà Nichi Vendola a continuare ad incarnare un sogno possibile, un modo diverso eppur "antico" ed "originario" di far politica a sinistra e non solo nell'Italia del terzo millennio?

Non posso onestamente assicurarlo, nè, del resto, si sognerebbe di fare lui stesso (come noialtri anche lui sa bene che gli uomini, oltre che sicuramente transeunti, per loro natura possono essere fallaci, specie se esposti alla malìa del potere) e tuttavia voglio e spero vogliamo che assicuri molti proseliti, ovviamente non alla sua persona, ma alle idee ed ai sogni che proclama e che spesso sta realizzando nella sua Puglia; idee e sogni di cui Nichi non è e non si sente autore e proprietario originale ed originario ma solo valido testimone e messaggero.

E tanto dovrebbe bastare per tentare di risollevare concretamente questa disgraziata sinistra e soprattutto questa disgraziata Italia.



Mario Francese




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