giovedì 9 aprile 2009


E' il Partito Socialista l'unica casa dei Socialisti
della Provinciadi Macerata


"Anche di quelli di Camerino"

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L'articolo, pubblicato da il Resto del Carlino, dal titolo "Silenzi e PD piu' soli. I socialisti se ne vanno", necessita di alcune, doverose, precisazioni da parte di questa segreteria provinciale a cui gli stessi autori dell'articolo si rivolgono. Credo non possa sfuggirea nessuno, militanti e dirigenti, la difficolta' della situazione che stiamo attraversando nella nostra provincia e sarebbe sbagliato tentare di nasconderla o consolarci affermando che c'e' chi sta anche peggio. Questo e' il caso, ad esempio, degli ex socialisti maceratesi che sono, da tempo, confluiti nel PD. Negare la realta' mi costringerebbe ad un artificio dialettico come quello, seppur espressoin modo brillante, che ha compiuto, nei giorni scorsi, Bruno Mandrelli. La sonora bocciatura di 2/3 dei candidati di provenienza socialista alle Primarie del PD di Macerata citta' non è un... "innesto fecondo" ma un "rigetto" quasi totale. La stessa condizione di assolutadifficolta' vale per coloro, nella Sinistra, che continuano a condurre crociate anti socialiste in nome di un rinnovamento di cui non possono essere portatori perche' sconfitti da una Storia che ha gia', da tempo, assegnato, nel 1989, torti e ragioni ma dalla quale rifuggono,quasi negandola, rifugiandosi nel passato o... "andando oltre", pur di non fare i conti con l'unica Sinistra che in Europa c'e' e vince: quella Socialista, Laica e Riformista. Tutto questo, ed altro ancora,non puo', pero', consolare i socialisti in una sorta di disfattistico"mal comune, mezzo gaudio". Ad un mese esatto dalla presentazione delle liste per le elezioni provinciali e' arrivato il momento in cui i socialisti maceratesi sono chiamati a scelte definitive e, soprattutto, a testimoniare la loro volonta' di non disperdere un patrimonio straordinario che e' statocostruito, in piu' di un secolo di lotte, con l’impegno, il sacrificioe, spesso, a prezzo della liberta' e della stessa vita di tante generazioni dimilitanti appassionati.In una situazione cosi' difficile ognuno puo' avvertire forte ildesiderio dell’abbandono e del disimpegno, della rinuncia ad unamilitanza attiva perché ritenuta, magari, senza "prospettive". Qualcuno puo' anche essere tentato di abbandonare il campo e continuare l’impegno politico sotto altre bandiere e punti di riferimento.Vengo, allora, al comunicato dei socialisti di Camerino per rispondere loro tre cose:*

1) Ognuno e' libero (o comunque si prende tale liberta') diautodefinirsi socialista e molti, purtroppo, lo fanno, addirittura, dacollocazioni politiche che vanno contro la storia e l'attualita' delMovimento Socialista. In tale contesto nessuno puo' impedire didichiararsi socialisti a compagni che si ritrovano intorno ad unafigura importante dell'intero movimento socialista marchigiano comequella di Dario Conti. Altro sono, pero', le decisioni del PartitoSocialista e dei suoi Organismi. Non risulta, dai tabulati ufficialidel Tesseramento per il 2008, l'esistenza di un nucleo di iscritti al PS nel Comune di Camerino, ne di un "Coordinamento Camerte" del PS. Oltre la "forma", resta la sostanza di un disimpegno, sancito all'ultimo Congresso Provinciale, da ogni attivita' di e nel Partito. Da oltre un anno nessun socialista di Camerino ha piu' partecipato alle tante riunioni provinciali del PS ed al suo dibattito interno. Nonostante questo, per la stima sincera, personale e politica, che ho per il compagno Conti, mi permetto di rivolgere a lui ed ai compagnidi Camerino l'invito a riflettere su di un insegnamento di PietroNenni che, tra l'altro, Conti sa, conoscendo la mia vicenda personale,che io per primo, ogni mattina, ricordo a me stesso: "LA POLITICA NONSI FA CON I RISENTIMENTI PERCHE' ALTRIMENTI NON SI COMBINA NULLA DI BUONO".

2) Premesso questo, per rispondere nel merito alla proposta politicadi Conti, non posso che ripetere quanto gia' deciso dagli OrganismiProvinciali del PS e, cioe', di ritrovarsi uniti dietro la bandiera del Partito Socialista, "l'unica casa dei veri socialisti", per sostenere la lista ed il progetto politico di Sinistra e Liberta' alle Europee, per promuoverne la sua presentazione e, comunque, il suo allargamento, per le Elezioni Provinciali, ai compagni Radicali, al Movimento dei Repubblicani Europei ed a quello Liberal-Sgarbi, cosi' come auspicato,tra l'altro, a livello nazionale. Tutto questo, pur conservando la nostra autonomia e richiedendo effettiva pari dignita', nell'ambitodella collocazione naturale per i socialisti e cioe' all'interno dellacoalizione del Centro-Sinistra Provinciale. Per raggiungere taleobiettivo i socialisti, i laici, i riformisti, debbono riaffermare laloro volonta' di non smobilitare, di non voler sgombrare il campo, dinon vestire altre casacche.*

3) L'ipotesi avanzata di ricercare convergenze con altre forze disinistra e di centro, aldila' di ogni altra nostra considerazione, non ha, ad avviso degli organismi provinciali del PS, consistenza politicainnanzitutto per le scelte diverse compiute da gran parte di coloroche potevano essere i (potenziali) protagonisti di un "Terzo Polo".* Concludo con un appello a Dario Conti ed a tutti i compagni di quella zona e di tutta la provincia: cogliamo insieme l'ultima occasione che,forse, abbiamo a disposizione per ribadire a tutti, all’interno edall’esterno del Partito, che i socialisti, sulla base di una ritrovata unita', che non significa unanimismo o mancanza di dialettica interna,vogliono tornare protagonisti sulla scena politica, per costruire una Sinistra diversa da quella attuale, credibile e di governo, nella consapevolezza che dei socialisti e di una Sinistra Liberale e'l’intera societa' che continua ad avere un grande bisogno.


*Macerata, li 8 Aprile 2009

Ivo Costamagna

(SegretarioProvinciale Partito Socialista)
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