mercoledì 1 aprile 2009

PARZIALE ILLEGITTIMITÀ della LEGGE 40



Procreazione, la Corte Costituzionale boccia il limite dei tre embrioni L'Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 della legge in questione

(Ansa)

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell' art. 14 comma 2, della legge 18 febbraio 2004, n. 40, (la legge sulla fecondazione) dice una nota della Consulta, «limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" embrioni».

INCOSTITUZIONALE - La Corte ha anche dichiarato incostituzionale il comma 3 dello stesso articolo «nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna». La Consulta ha infine dichiarato inammissibili difetto di rilevanza nei giudizi principali le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4 : il primo comma vieta la crioconservazione di embrioni al di fuori di ipotesi limitate, mentre il comma 4 vieta la riduzione embrionaria di gravidanze plurime salvo nei casi previsti dalla legge sull'interruzione volontaria della gravidanza. A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa. Ora si attendono gli effetti nei centri italiani che da cinque anni si sono attenuti alle norme, con gli occhi sempre rivolti ai tribunali dove a colpi di ricorsi si è consumata una guerra legale voluta da associazioni e coppie.

da www.corriere.it del 1 aprile 2009



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