mercoledì 15 aprile 2009

CONTRATTI: SI FIRMA PER NUOVO MODELLO MA CGIL NON CI STA
da www.ansa.it del 15.4.2009
Alta tensione nel mondo sindacale per la firma definitiva della riforma del modello contrattuale. Il tavolo di oggi vedrà seduti da un lato Confindustria, Cisl, Uil e Ugl che sigleranno l'intesa e dall'altro la Cgil, che parteciperà all'incontro ma non firmerà, confermando il copione già visto a Palazzo Chigi lo scorso 22 gennaio in occasione dell'accordo quadro raggiunto anche con il governo.

Ma la disputa, che vede protagoniste Cgil da una parte e Cisl dall'altra, non riguarda solo il modello contrattuale. Ad innescarla sono state le dichiarazioni del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che, con parole più dure del solito, ha accusato il sindacato di Guglielmo Epifani di una posizione "pericolosamente ambigua e opportunista" di fronte ai recenti casi di attacco ai manager da parte dei lavoratori. Non solo. Bonanni è tornato indirettamente ad addebitare alla Cgil tentazioni politiche che nulla hanno a che fare con il ruolo di sindacato: "non riesco a capire - ha sottolineato - come Epifani possa subire ancora il fascino culturale della sinistra radicale". Alle accuse questa volta la Cgil ha deciso di replicare nero su bianco con una nota ufficiale. E lo fatto con gli stessi toni forti. "Bonanni - afferma il sindacato di Corso d'Italia - ha passato il segno. Nulla giustifica, se non un intento inaccettabilmente strumentale, le considerazioni sulla Cgil espresse dal segretario della Cisl. Chiaramente sta prendendo lucciole per lanterne: o non è in grado di interpretare quello che legge oppure comincia a manifestare una volontà manipolatoria delle affermazioni altrui un po' allarmante. E' inquietante questa continua verve polemica, pretestuosa, infondata". Le successive parole di Bonanni, pronunciate dopo la replica della Cgil, sembrano un po' ammorbidite: "mi auguro che le diatribe si sanino e ci si torni a confrontare sui problemi reali del paese. La confusione e lo scontro - ha detto - non giovano a nessuno".

Dalla polemica resta invece più defilata la Uil che però interviene sulla mancata firma di Epifani alla riforma contrattuale: "Ci dispiace per la Cgil ma non possiamo fermare il mondo", evidenzia il segretario generale Luigi Angeletti. Ed effettivamente, nell'incontro fissato per le 19.00 alla foresteria romana di Confindustria, il vecchio mondo sancito dagli accordi del luglio '93 andra' in pensione per lasciare spazio al nuovo modello che impone la durata triennale dei contratti, il decentramento verso la contrattazione di secondo livello e la sostituzione dell'inflazione programmata con un'inflazione "previsionale" come parametro per l'adeguamento salariale.

A firmare saranno la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, Bonanni per la Cisl, Angeletti per la Uil e la segretaria generale dell'Ugl, Renata Polverini. Epifani parteciperà all'incontro, accompagnato dai segretari confederali, Fabrizio Solari e Susanna Camusso. Una presenza - spiegano in Cgil - che vuole "confermare le ragioni del no". "Un accordo - osserva Camusso - è un fatto impegnativo, non si può firmare se non si condividono certe scelte".

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