sabato 19 marzo 2011

LETTERA APERTA DI SOCIALIST A BERLUSCONI : PRESIDENTE LASCI BETTINO IN PACE!

LETTERA APERTA DI SOCIALIST A BERLUSCONI:
PRESIDENTE LASCI BETTINO IN PACE !

di Biagio Marzo

Caro Presidente Berlusconi,

è la seconda volta che ci riprova, ma non ha fatto in entrambi i casi una bella figura, tirando in ballo “pour son animation nocturne” l’amico Bettino che è morto da tempo e riposa in pace, in un bianco cimitero cattolico vicino al mare. Che Lei, nelle sue visite di Stato in Tunisia, non si è mai degnato di recarsi sulla sua tomba a deporre un fiore. Non dico un garofano rosso, ma pure un fiore di campo, recitando, nel contempo, da buon cattolico come Lei, in effetti, è la breve preghiera de L’eterno riposo, in cui si invoca il Signore per donare ai morti la “luce perpetua” e il “riposo in pace”. Peraltro, chiamando in causa il “de cuius”, è stato scomodato, per scaricargli addosso storie di femme fatale, in serate frivole per studenti di Liceo. Per questo, avendo odiato la vita fatta di formalismi, divieti e pruderie, ma anche di rispetto delle istituzioni, avrà riso pienamente di cuore.

Tuttavia, deve ammettere che non è stato un beu gest; anzi, è stato un affronto, perché Bettino morì combattendo, “e in armi è un bel morir”, contro quelli che La vorrebbero processare e farLa fuori dalla vita politica, definitivamente.

Laddove sta Bettino, si dice che dorme, ma non è vero. Ha gli occhi aperti ed è triste vedendo l’Italia, dantescamente parlando, come “ una nave senza nocchiero in gran tempesta. Non donna di provincia, ma bordello!”.

Nella realtà italiana, quella che secondo la vulgata sarebbe la Seconda repubblica in cui Lei ricopre per la terza volta la carica di Presidente del consiglio, “la nave non va, al contrario di quella craxiana che, invece, andava a gonfie vele.

Che senso ha mettere in campo il nome di Bettino Craxi in questioni che non hanno nulla a che fare con la politica, quella con la P maiuscola. La prima volta fu coinvolto nel caso Noemi e, ultimamente, nella vicenda Ruby.

Il padre della signorina di Casoria non è stato mai l’autista napoletano di Bettino, come qualcuno del suo staff si permise il lusso di dire. E non finisce qui. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Sul caso Ruby,viceversa, ha preso a pretesto l’affaire Sigonella per giustificare il suo comportamento con la signorina marocchina. Non si dispiaccia, ma tutto questo è quanto mai disdicevole. Non è proprio degno di Lei che si è sempre contraddistinto per essere un gentlemen, un bien élevé, oltre per essere un gran viveur.

Presidente! Scherzi con i fanti e lasci stare i santi. E Bettino Craxi è un santo, avendo pagato con la vita per quasi tutti i politici italiani di ieri e di oggi. Dico per quasi tutti, dall’a alla z.


Nessun commento:

Posta un commento