sabato 26 febbraio 2011

CI HA LASCIATO IMPROVVISAMENTE, IL COMPAGNO "ANTONIO LANDOLFI"



E mancato oggi un Grande Socialista, un Grande Intellettuale, un Compagno. Con lui si e' discusso, ragionato, soprattutto negli ultimi anni, di come ricostruire una forza Socialista, Laica e Libertaria, come avrebbe detto Antonio. Landolfi e' stato capace di trasmettere le idee del Socialismo, anche fino all'ultimo, girando l'Italia nei tanti incontri e convegni promossi dai compagni di tutte le razze. Quasi mai dicendo di no. Raccomandiamo a tanti giovani un suo libro, scritto qualche anno fa. Un libro coraggioso....."Global si, global no". Antonio ci rimarra' nel cuore. Ricorderemo le sue battaglie di liberta', combattute dentro e fuori dal parlamento. Purtroppo non lo troveremo piu' a mangiare alla tipica trattoria vicino a fontana di Trevi. Ci mancheranno la sua passione, la sua coerenza e il suo essere Socialista Libertario tutto d'un pezzo. Antonio e' stato il piu' appassionato interprete della politica e delle idee di Giacomo Mancini.

I Socialisti Marchigiani ricordano il Compagno "Antonio Landolfi" con grande affetto !!!


3 commenti:

  1. FONDAZIONE "GIACOMO MANCINI"26 febbraio 2011 alle ore 21:29

    ROMA - E' morto oggi a Roma, all'età di 80 anni, l'ex senatore del Psi Antonio Landolfi, presidente della Fondazione Giacomo Mancini di cui Landolfi fu per molti anni il più stretto collaboratore.

    «Antonio Landolfi - si legge in una nota della fondazione Mancini- è stata una figura di primo piano della storia politica e culturale del nostro Paese che ha servito con passione e competenza e a cui ha dedicato tutta la sua vita di parlamentare e professore universitario. E' stato il più stretto collaboratore di Giacomo Mancini, con il quale ha condiviso le battaglie garantiste, per i diritti civili e per lo sviluppo del Mezzogiorno. Socialista autonomista non è mai venuto meno ai suoi principi ed è rimasto al fianco del leader socialista calabrese non solo nei momenti di successo ma anche quando molti altri, dopo esserne stati beneficiati, lo hanno abbandonato attratti da altre sirene. Ha perciò voluto fortemente la nascita della Fondazione Mancini che ha diretto fin dal principio con enorme passione, facendone un Istituto di primaria importanza nel panorama culturale del nostro Paese».

    Aveva da poco pubblicato per la casa editrice Rubbettino una biografia di Giacomo Mancini di grande valore storico, che rappresenta una pietra miliare per i molti giovani e per gli studiosi che vogliono conoscere il pensiero dell'ex segretario del Partito Socialista Italiano. La Fondazione Giacomo Mancini, con in testa i soci fondatori Giacomo e Pietro Mancini, l'intero Consiglio d'amministrazione e tutti i collaboratori -si conclude-, partecipa sentitamente al dolore della moglie Adriana e delle figlie Laura e Flavia per la scomparsa del caro Antonio che non sarà mai dimenticato».

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  2. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con commozione e profondo rammarico la triste notizia della scomparsa di Antonio Landolfi, in un messaggio in cui esprime vicinanza alla famiglia, ricorda di aver avuto con lui per lunghi anni occasioni di intenso scambio e di sincera collaborazione, apprezzandone la passione e linearità politica.

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  3. “E’ difficile ricostruire in poche parole la vicenda politica e umana di Antonio Landolfi, non è facile affrontarla nella sua complessità”. Un breve scambio di battute con Rino Formica, commosso dalla scomparsa di un compagno di tante lotte politiche, che ricorda “eravamo della stessa generazione. Antonio ha attraversato la vicenda politica socialista per intero: scissioni, lacerazioni, lotte interne, unificazioni”. Poi Formica passa a delineare il profilo politico di Antonio Landolfi: “uno slancio autonomistico generoso, di natura libertaria. Senza paura di essere anche su linee di confine, di prendere posizioni coraggiose”. Formica ci racconta di un Landolfi autonomista, prima con Mancini, poi con Craxi. “Un autonomismo inteso come ricerca, come elaborazione politica, come condizione soggettiva di valutazione dell’oggettività”. Un esempio? “Gli anni del terrorismo. Landolfi lo combatté, ma avversando sempre ipotesi di governi emergenziali”. “E poi- conclude Formica – non sposava mai cause personali. Sempre politiche”. Forse è anche per questo che la morte di Landolfi lascia un vuoto molto profondo.

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