venerdì 3 febbraio 2012

Monti battuto su responsabilità civile dei giudici



È passato alla Camera, con 264 voti a favore a 211 contrari, l’emendamento alla legge comunitaria presentato dal leghista Gianluca Pini, che prevede sostanziali modifiche relative alla responsabilità civile dei magistrati. La votazione si è tenuta a scrutinio segreto, come chiesto dalla Lega e infine concesso dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Sulla norma il governo aveva precedentemente espresso un parere negativo.
IL TESTO – La norma prevede che «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale. Costituisce dolo il carattere intenzionale della violazione del diritto». Se l’emendamento diventerà legge, chiunque ritenga di essere stato danneggiato da una sentenza potrà fare causa sia allo Stato che al giudice che ha emesso quella sentenza.
NENCINI (PSI), SEMPRE TIFATO PER ‘GIUSTIZIA GIUSTÁ’ – «Abbiamo sempre tifato per la ‘giustizia giusta’». A dirlo è Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi. «Nel 1986, a seguito del ‘Caso Tortora’ fummo tra i promotori di 3 referendum sulla giustizia per favorire l’istituzione della responsabilità civile del magistrato – aggiunge Nencini- in presenza di dolo o di grave negligenza nella conduzione di indagini giudiziarie. Da allora non abbiamo cambiato idea». «Sussistendo errori gravi – continua il Segretario – e con buona pace di Di Pietro, è chiaro che se il magistrato inquirente ha sbagliato dovrebbe risponderne personalmente’: cito testuali parole di Violante nell’intervista all’Unità di ieri – conclude Nencini».
SEVERINO, SBAGLIATI INTERVENTI SPOT SENATO CORREGGA – Sulla responsabilità civile dei magistrati sarebbe stato più efficace un provvedimento organico. Il ministro della Giustizia, Paola Severino, prende atto del voto con il quale la Camera ha approvato l’emendamento della Lega Nord ma spera che il Senato possa intervenire in seconda lettura. «Ho condiviso tutti i passaggi della legge -dichiara il Guardasigilli a Montecitorio- insieme al ministro delle Politiche Europee, con il quale ci siamo a lungo confrontati sull’opportunità di intervenire su questa materia». «Ritengo che tutto quel che ha fatto il governo sia stato corretto e condivisibile. Se si fosse trattato di un provvedimento puntuale -aggiunge riferendosi ancora al nodo della responsabilità civile dei magistrati- si sarebbe potuto tranquillamente intervenire con un emendamento. Però, poichè il tema si à allargato ad altri aspetti, abbiamo ritenuto che sarebbe stato più corretto trattare in sede più organica un aspetto così delicato» del sistema giuridico. «La Camera ha votato. Dunque prendo atto, come sempre, della volontà del Parlamento. Confido però che in seconda lettura si possa discutere di come migliorarlo perchè, interventi-spot su questa materia, possono rendere poco armonioso il quadro generale. Lo ripeto -conclude il ministro della Giustizia- un provvedimento compessivo sarebbe stato preferibile».
COSTA (PDL), VOTO TRASVERSALE – «È una battaglia di civiltà, è stato un voto trasversale». Così Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, commentando l’esito delle votazioni in aula sulla responsabilità civile dei giudici. «Lo Stato deve garantire i diritti dei cittadini», ha spiegato l’esponente del Pdl.
BERSANI (PD), VOTIAMO CONTRO – «Noi votiamo contro sicuramente. È fuori discussione. Se poi chiedono il voto segreto non saranno certo i parlamentari del Pd a sfilarsi». Lo ha spiegato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a proposito dell’emendamento della Lega alla legge comunitaria sulla responsabilità civile dei giudici.
DI PIETRO (IDV), VENDETTA DELLA CASTA, POPOLO ALZERA’ I FORCONI – Alla Camera si è commesso «l’ennesimo delitto», una «vendetta e un ammonimento» contro i magistrati. Lo dice Antonio Di Pietro in merito all’approvazione della norma sulla responsabilità civile dei magistrati. «Ho paura – avverte il leader Idv – che questa volta, dopo vent’anni, non ci sarà solo una Mani Pulite giudiziaria, ma una nuova Mani Pulite del popolo che alzerà i forconi».
CASINI (UDC), COSA GIUSTA IN SEDE SBAGLIATA – «È una cosa giusta messa nel posto sbagliato. Non era questa la sede» per affrontare questo argomento. Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando il voto dell’aula di Montecitorio, che ha approvato un emendamento della Lega alla legge comunitaria per la responsabilità civile dei giudici. Secondo Casini, inoltre, «la norma andava formulata in modo migliore».
MOAVERO, GOVERNO PENSA A RESPONSABILITÀ GIUDICI - «Ribadisco l’impegno del governo ad affrontare il tema della responsabilità dei magistrati, ma nel quadro di una discussione organica ed in tempi rapidi: in una logica di insieme nella debita sede e in maniera organica». Lo ha detto nell’Aula della Camera il ministro per le Politiche comunitarie Enzo Moavero dando parere contrario all’emendamento Pini alla legge comunitaria sulla responsabilità civile dei magistrati.
ODG IMPEGNA GOVERNO SU RESPONSABILITÀ TOGHE – Un ordine del giorno sottoscritto dal Terzo Polo, Pdl e Pd, prima firma Rocco Buttiglione, ha impegnato il governo a dare esecuzione alla sentenza della Corte Ue che introduce la responsabilità civile dei magistrati. In questo modo, spiegano alcuni firmatari, è stato chiesto di spostare un argomento così delicato come la responsabilità dei magistrati in un provvedimento “ad hoc”, anziché trattarla nel “calderone” della Comunitaria. Con questo odg si è tentato scongiurare quello che poi è accaduto, ovvero il sì alla norma con il voto segreto.
Raffaele d’Ettorre

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