mercoledì 19 ottobre 2011

*IL PSI CONTRO L'INIQUO BALZELLO DEL CONSORZIO DI BONIFICA MUSONE CHIENTI ASOLA ED ALTO TENNA*
















GRUPPO CONSILIARE PSI



Al Presidente Assemblea Legislativa delle Marche



INTERROGAZIONE a risposta orale urgente


Oggetto: Tributo richiesto dal “Consorzio di Bonifica del Musone, Potenza, Chienti, Asola ed Alto Nera”.



PREMESSO


che a seguito degli avvisi di pagamento emessi da Equitalia Marche Spa per conto del "Consorzio di Bonifica Musone Potenza Chienti Asola Alto Nera",pervenuti in questi giorni a migliaia di famiglie, dopo circa dieci anni, si è ripristinato un tributo che ha suscitato, tra i cittadini interessati, sorpresa, dubbi e malcontento.
Un tributo "sospetto" perché in passato i Consorzi hanno spesso erogato servizi poco efficienti tanto che la Giunta Regionale nel 2001, a seguito di una petizione, con D.G.R.n. 2994 del 11/12/2001 e successivamente con D.G.R.1226/2002 ha definitivamente sottratto agli stessi la possibilità di emettere ruoli ridefinendo i criteri di contribuenza.



VISTO



che sulla base di un articolato e controverso percorso giuridico-amministrativo il "Consorzio di Bonifica del Musone Potenza Chienti Asola ed Alto Nera", unico tra tutti quelli della Regione, ha ripristinato un tributo con la finalità della tutela ambientale del territorio e delle sue risorse.


CONSIDERATO



che tale tributo, attivato attraverso gli Atti della Provincia di Macerata ( DGP n.237/2010 e Deliberazione Commissario Prefettizio n, 89/2011)ed il Decreto del Commissario Straordinario del Consorzio stesso n. 27 del 20/06/2011, va ad aggravare una pressione fiscale già altissima, per molti versi ingiusta ed inaccettabile nonostante il periodo di crisi che stiamo attraversando, ed ha provocato una vera indignazione da nei cittadini interessati dovuta anche al fatto che in passato i Consorzi non hanno quasi mai erogato servizi di qualità almeno sufficienti e comunque complessivamente erano poco efficienti.





TUTTO CI0' PREMESSO E CONSIDERATO SI INTERROGA


il Presidente, la Giunta Regionale e, per essi, l'Assessore competente per materia, per sapere:


- attraverso quale meccanismo, è stato possibile estendere il pagamento di tale tributo a tante famiglie che hanno i loro terreni lontani dai corsi dei fiumi e che, quindi, non possono essere coinvolti neanche nella presunta attività di mitigazione del rischio idraulico e di regimazione dei corsi d'acqua naturali che il Consorzio pone alla base di una sua presunta attività;


- come il Consorzio intende utilizzare, nello specifico, gli 850.000 euro che lo stesso ricaverà da tale tributo così come risulta dal Decreto del Commissario Straordinario n. 27 del 20/06/2011;


- quali iniziative, amministrative e legislative, la Giunta Regionale intende adottare nei confronti della Provincia e del Consorzio affinché tale tributo che, comunque, non può che essere considerato iniquo, venga soppresso.


Ancona,lì 13 ottobre 2011


Moreno Pieroni - Presidente Gruppo Psi Regione Marche

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