domenica 27 gennaio 2008

La leadership del futuro

Voglio iniziare l'avventura di questo Blog, strumento di oggi e soprattutto di domani, con una riflessione sulla leadership che i socialisti vogliono per il loro partito. Il pensiero non può che andare a Zapatero, vero simbolo di una nuova classe dirigente politica coraggiosamente aperta all'innovazione. Il giovane premier spagnolo (47 anni) affronta il nuovo appuntamento elettorale forte dei risultati raggiunti col primo mandato, grazie alla formula del "socialismo ciudadiano": alta produttività, 3milioni di posti di lavoro, più equa redistribuzione delle risorse, leggi contro la discriminazione e la violenza sulle donne, introduzione del congedo di paternità, matrimoni gay, divorzio rapido, sostituzione dell'ora di religione con quella di educazione civica. Il salario minimo è passato dai 600 agli 800 euro.
Le promesse mantenute gli conferiscono un alto tasso di credibilità. Ora è la volta di altri obiettivi: la creazione di altri 2 milioni di posti di lavoro, taglio della pressione fiscale e misure sociali nei diritti civili, nell'educazione, nella sanità.
Questo, a mio parere, è il modello a cui il Partito Socialista deve guardare, selezionando una classe dirigente di innovatori che porti al centro del dibattito le tematiche essenziali, oggi lasciate colpevolmente ai margini: lavoro e produttività, diritti individuali, sistemi di protezione e promozione sociale.

2 commenti:

  1. Grazie Riccardo per il lavoro che stai facendo. Spero proprio che questa occasione di confronto che hai aperto diventi la base per costruire qualcosa di veramente importante anche in provincia di Macerata.
    Un Zapatero anche in Italia? non ne vedo proprio all'orizzonte, quindi il problema sarà proprio quello di avere un Partito impegnato a costruirsi un gruppo dirigente assolutamente rinnovato e credibile. Per adesso mi accontenterei....Sarà possibile? Ceerto non sarà un percorso facile ma bisogna che tutti noi si sappia che si tratta della condizione minima indispensabile per sopravvivere, quindi tutti al lavoro e facciamo sentire la nostra voce; anche con questo blog! Claudio Simonetti

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  2. Caro riccardo, ottimal'iniziativa e
    l'entusiasmo che ci metti.Ma perchè
    la preoccupazione del gruppo dirigente è così importante?
    Mi sa tanto di vaticanismo; o meglio
    di berlusconismo!!!
    Credi che credibilità di un partito
    si fondi sul gruppo dirigente??
    Magari sarà così, per un socialista......

    L'amico marxista Brunowskj

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